mercoledì 12 novembre 2025

✝️🌈Il Santo del giorno 13/11


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’ABBONE DI FLEURY

13 Novembre


I dettagli sulla vita di S. Abbone di Fleury sono stati riferiti da un suo contemporaneo, lo storico benedettino Aimoino (960-1010). Nato a Orléans tra il 945 e il 950, fu uno degli studiosi più eminenti del suo tempo, e da bambino studiò grammatica, dialettica e aritmetica nell'abbazia benedettina di Fleury-sur-Loire, dove diventò insegnante mentre era ancora molto giovane. Successivamente studiò astronomia a Parigi e a Reims, e musica a Orléans, prima di far ritorno a Fleury, dove diventò monaco. Nel 985, il vescovo di Worcester, S. Osvaldo (28 feb.), che era stato benedettino a Fleury, gli propose di diventare direttore della scuola della nuova abbazia di Ramsey (nell'attuale Cambridgeshire), dove trascorse solo due anni, tuttavia sufficienti a incoraggiare i monaci allo studio, e più in generale, ad aderire al movimento di riforma monastica.


Al suo ritorno a Fleury nel 987, Abbone continuò gli studi, in particolare filosofia, matematica e astronomia, tuttavia questa pace non durò molto, dato che nel 988, alla morte dell'abate, divenne suo successore. L'elezione fu contestata, con ripercussioni che oltrepassarono i confini del monastero, ma alla fine la situazione si risolse, grazie all'intervento di Gerberto di Aurillac, che successivamente diventò papa Silvestro II (999-1003). Abbone svolse con grande energia il suo ruolo di abate, occupandosi senza sosta delle necessità del momento; entrò in conflitto con il re sulla questione dei diritti dei vescovi e con il vescovo di Orléans sui diritti dei monasteri, e fu uno dei primi a tentare di affrancare i monasteri dal controllo episcopale. Svolse un ruolo molto importante nei sinodi cui partecipò, discutendo con il papa la questione del secondo matrimonio illegale del re francese Roberto II (996-1031) con la cugina Berthe.


Le lettere di Abbone evidenziano il fatto che era molto richiesto come mediatore di pace nelle congregazioni monastiche che avevano dei problemi; fu proprio durante una di queste missioni che morì di morte violenta, motivo per cui fu poi venerato come martire. Durante il soggiorno nel monastero di La Réole in Guascogna, scoppiò una furiosa lite tra alcuni dei suoi seguaci e la servitù Ilei monastero, e nel tentativo di riportare la calma, fu pugnalato; pur riuscendo a raggiungere la propria cella barcollando, poco dopo morì tra le braccia di uno dei suoi monaci. Nonostante tutte le attività e le drammatiche circostanze della sua morte, Abbone è famoso per le sue opere (tra cui, la prima Vita di S. Edmondo, re e martire (20 nov.), basata sulle testimonianze di alcuni alfieri del re, e dedicata a S. Dunstan (19 mag.); e l' Apologeticus, nel quale sostiene la causa dei diritti dei singoli individui e dei gruppi contro quelli delle autorità governanti). Nel periodo in cui fu abate a Fleury, i monaci copiarono e studiarono le Categorie e gli Analitici di Aristotele.


MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di La Réole nella Guascogna in Francia, transito di sant’Abbone, abate di Fleury, uomo mirabilmente versato nella Sacra Scrittura e nelle lettere, che, difensore della disciplina monastica e coraggioso promotore di pace, morì trafitto da una lancia.


🌈☁️🌞Meteo Friuli Carnico ecosostenibile 13 novembre 🦅

13  novembre Meteo de Legno ecosostenibile⭕⚠️🟨 meteo in peggioramento lento e inesorabile variabile Nebbioso 

 🔴Dal 20 al 22 novembre irruzione artica moderata 

🎯LIS PREVISIONS DAL TIMP PAR FURLÂN 
joibe 13 di Novembar

Su planure e coste cîl par prevalance variabil, cun plui nûl a est; no son esclududis piovigninis sul Cjars e a Triest.
Su la zone montane cîl in gjener pôc nûl, ma cun plui nûl basse sui fondivals prealpins, soredut des Juliis.
Su planure, coste e Cjars possiblis foschies o nebbies locâls, soredut tes ores noturnis.


martedì 11 novembre 2025

🌈🕊️☀️il Santo del giorno 12 novembre


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN GIOSAFAT KUNCEWYCZ

12 Novembre 2025 


Il divin Maestro disse che il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle: e noi oggi ne vediamo un'illustre conferma in S. Giosafatte, vescovo di Polvez e martire.


Nato a Vladimir in Polonia dalla nobile e cattolica famiglia Kuncewizio, mentre fanciullo ascoltava la madre parlare della passione di Cristo, un dardo partì dal costato del Crocifisso e andò a ferirgli il cuore. Infiammato di amor di Dio e desideroso di perfezione, entrò nell'ordine di S. Basilio, di cui a venti anni professò la regola. Andava a piedi nudi nonostante l'eccessivo rigore dell'inverno in Polonia, non mangiava mai carne, non prendeva mai vino se non per ubbidienza; mortificò le sue membra con un asprissimo cilicio fino alla morte. Per questo meritò di custodire illibato il giglio della purezza che ancor fanciullo aveva consacrato alla Vergine delle Vergini: Maria SS.


In pochi anni di vita religiosa la fama della sua virtù e della sua dottrina crebbe talmente, che, sebbene giovane, fu eletto abate del monastero di Vilna, e poscia fu designato dal popolo come degno di reggere la sede arcivescovile di Polvez.


Innalzato a questa onerosa dignità, senza cambiare nulla del tenore della vita precedente, non pensò che al culto divino e alla salvezza delle pecorelle affidategli. Energico difensore della unità e verità cattolica, si adoperò con tutte le forze per ricondurre alla sede di Pietro eretici e scismatici. Non cessò mai di difendere il Papa e la pienezza della sua autorità dalle ingiurie impudentissime e dagli errori degli empi. Fu il più zelante promotore dell'unione della Chiesa Greca con la Latina. Erogò tutte le sue rendite nella costruzione di templi, conventi ed altre opere pie: e fu tanta la sua liberalità verso i poveri, che non avendo un giorno più nulla per soccorrere una vedova, impegnò il suo pallio episcopale.


I Progressi della fede cattolica eccitarono l'odio di certi scismatici ostinati, i quali ordirono una congiura per assassinare l'atleta di Cristo.


Recatosi il Santo a Vitebsk per la visita pastorale, i cospiratori invasero il palazzo vescovile, ferendo e massacrando quanti incontrarono.


Allora il pastore mitissimo si fece spontaneamente incontro a quei lupi, e rivolgendo loro la parola: «Figliuoli, disse, perché maltrattate i miei familiari? Se avete qualcosa contro di me, eccomi». E quelli, precipitandosi su di lui, lo colpirono con bastonate ed uccisolo, lo gettarono nel fiume. Era il 12 novembre 1623: contava 43 anni. Il suo corpo segnalato da una luce meravigliosa fu tratto dal fondo del fiume ed esposto alla venerazione dei fedeli.


I primi a sperimentarne l'efficacia protettiva furono i suoi stessi assassini che, condannati quasi tutti alla decapitazione, abiurarono lo scisma e si pentirono del loro misfatto.


Pio IX il 29 giugno 1877 l'ascrisse solennemente nell'albo dei Santi, e Leone XIII ne estese il culto a tutta la Chiesa cattolica.


PRATICA. Oggi compiamo bene le pratiche di pietà.


PREGHIERA. Signore, suscita nella tua Chiesa lo spirito onde il tuo beato martire e vescovo Giosafatte fu ripieno fino a dare la vita per le pecorelle, affinché per sua intercessione, animati e fortificati anche noi nel medesimo spirito, non temiamo di sacrificarci peri fratelli.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della passione di san Giosafat (Giovanni) Kuncewicz, vescovo di Polotzk e martire, che spinse con costante zelo il suo gregge all’unità cattolica, coltivò con amorevole devozione il rito bizantino-slavo e, a Vitebsk in Bielorussia, a quel tempo sotto la giurisdizione polacca, crudelmente.


🌈☁️💧Meteo Friuli Carnico ecosostenibile - al Timp par furlân🦅



12 novembre Meteo de Legno ecosostenibile ⭕⚠️🟨 meteo in peggioramento lent
o e inesorabile  variabile Nebbioso 


🦅🌈 Al TIMP PAR FURLÂN 👇☁️🪐

miercus 12 di Novembar 
emision: 11-11-2025 12:05 CET 
Ciel in prevalenze pôc nûi. 
Dal dopo di miesdï  aument des nûis sule cueste e sul Isontin.
Sule plane e sul Cjars a saràn pussibilis fosciis, speci inte oris noturnis. 
Cuote dal zero termico in aument fin a 3500 metris.





precipitazioni sporadiche in ambito variabile da domani 13 


 Temperature max 17






Neve ALPI ANCORA NO ..


Ghiaccio in spritz mancante


Oggi 🔴 h 5:50.temp. +/6,9* (che c'è ne frega direte😭🥵)


Oggi max 17,2 tanto umido paio reumi


🛎️Luna vecchia 💥


 . ⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi ai nastri di partenza




Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Refosco e Rakija domacja 🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡




🎯 Buon quarto di autunno 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì meteo variabile 🌞🌦️

lunedì 10 novembre 2025

✝️🕊️ Il Vangelo di oggi 🔵


 

🔔IL VANGELO DI OGGI📖


Dal Vangelo secondo LUCA

17,7-10.


In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?

Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?

Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?

Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».


✝️🕊️Il Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN MARTINO DI TOURS

11 Novembre


Uno dei più illustri ornamenti della Chiesa nel secolo IV fu certamente S. Martino, vescovo di Tours e fondatore del monachismo in Francia.


Nato nel 316 in Sabaria, città della Pannonia, l'odierna Ungheria, da genitori nobili ma pagani, ancor bambino si trasferì a Pavia, ove conobbe la religione cristiana. A 10 anni all'insaputa dei genitori si fece catecumeno, e prese a frequentare le assemblee cristiane. Appena dodicenne deliberò di ritirarsi nel deserto; essendo però figlio d'un tribuno, dovette presto seguire il padre nella cavalleria e per tre anni militare sotto gli imperatori Costanzo e Giuliano.


Umile e caritatevole, aveva per attendente uno schiavo, al quale però egli puliva i calzari e che trattava come fratello. Un giorno nel rigore dell'inverno era in marcia per Amiens quando incontrò un povero seminudo: sprovvisto di denaro, tagliò colla spada metà del suo mantello e lo copri. La notte seguente, Gesù, in sembianza di povero, gli apparve in un sogno e mostrandogli il mantello disse: «Martino ancor catecumeno m'ha coperto con questo mantello» al risveglio ritrovò il mantello miracolosamente intatto. Allora bramoso di militare solo più sotto la bandiera di Cristo, chiese e ottenne dall'imperatore stesso l'esenzione dalle armi.


Si portò a Poitiers presso il vescovo S. Ilario da cui fu istruito, battezzato e in seguito ordinato sacerdote. Visitò ancora una volta i genitori per convertirli; poi, fatto ritorno presso il maestro, in breve divenne la gloria delle Gallie e della Chiesa.


Desideroso di vita austera e raccolta, si ritirò dapprima in una solitudine montana, poi eresse la celebre e tuttora esistente abbazia di Marmoutier (la più antica della Francia) ove fu per parecchi anni padre di oltre 80 monaci. I suoi numerosissimi miracoli, le sue eccelse virtù e profezie lo resero così famoso, che, appena vacante la sede di Tours, per unanime consenso del popolo fu eletto vescovo di quella città. La vita di San Martino fu compendiata in questo epigramma: "Soldato per forza, vescovo per dovere, monaco per scelta".


Il nuovo Pastore non cambiò appunto tenore di vita, ma raccoltosi a meditare i gravi doveri che assumeva, si diede con sollecitudine ad eseguirli. Sedò contese, stabilì la pace tra i popoli, fu il padre dei poveri e più che tutto zelantissimo nel dissipare ogni resto di idolatria dalla sua diocesi e dalle Gallie.


Formidabile lottatore, instancabile missionario, grandissimo vescovo, sempre vicino ai bisognosi, ai poveri e ai perseguitati. Disprezzato dai nobili, irriso dai fatui, malvisto anche da una parte del clero, che trovava scomodo un vescovo troppo esigente, resse la diocesi di Tours per 27 anni, in mezzo a contrasti e persecuzioni.


Tormentato con querele e false accuse da un suo prete di nome Brizio, diceva: "Se Cristo ha sopportato Giuda, perché non dovrei sopportare Brizio?" Stremato di forze, malato, pregava: "Signore, se sono ancora necessario al tuo popolo, non mi rifiuto di soffrire. Altrimenti, venga la morte".


Nell'anno 397 udì che a Candate (Candes-Saint-Martin) era sorto un grave scisma: benché ottantenne, si portò colà, convocò clero e popolo e ricompose gli animi nella pace. Ma stando per tornare alla sua sede, fu assalito da febbri mortali. Volle essere adagiato sulla nuda terra e cosparso di cenere, per morire, come sempre aveva vissuto, da penitente.


Il volto del santo rimase nella morte splendente come se fosse avvolto da una luce di gloria e da molti fu udito un coro di angeli cantare intorno alla sua salma. Si narra che alle sue esequie si riunirono gli abitanti di Poitou e di Tours e così cominciarono ad altercare. Dicevano gli uni: " È un monaco della nostra città e noi ne vogliamo il corpo". E gli altri di rimando: "Dio ve l'ha tolto per darlo a noi". La notte seguente, mentre gli abitanti di Poitou dormivano, gli abitanti di Tours si impadronirono del corpo di Martino, lo gettarono da una finestra su di un battello e lo portarono seguendo il corso della Loira fino a Tours con gran gioia e venerazione.


Fu così sepolto a Tours, ove gli fu dedicata la cattedrale e dove egli compi innumerevoli miracoli. Gli Ugonotti violarono quelle sacre spoglie, e dopo averle bruciate, ne dispersero le ceneri.


PRATICA. Facciamo qualche atto di carità verso il prossimo.


PREGHIERA. O Dio, che vedi che noi non possiamo sussistere per nostra virtù, concedi, propizio, per intercessione del tuo beato confessore e vescovo Martino, che siamo difesi contro ogni avversità.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Martino, vescovo, nel giorno della sua deposizione: nato da genitori pagani in Pannonia, nel territorio dell'odierna Ungheria, e chiamato al servizio militare in Francia, quando era ancora catecumeno coprì con il suo mantello Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero. Ricevuto il battesimo, lasciò le armi e condusse presso Ligugé vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato, sotto la guida di sant'Ilario di Poitiers. Ordinato infine sacerdote ed eletto vescovo di Tours, manifestò in sé il modello del buon pastore, fondando altri monasteri e parrocchie nei villaggi, istruendo e riconciliando il clero ed evangelizzando i contadini, finché a Candes fece ritorno al Signore.


🌈🌞⛅Il Friuli Meteo Carnico Ecosostenibile 11/11 s.martino


Prossimi 7 giorni


 🌞🌞⛅ Tempo buono 
🌈martedì 11 novembre
emissione: 10-11-2025 12:11 CET
Cielo da sereno a poco nuvoloso per il passaggio di velature. Quota dello zero termico in risalita fino a 2800 metri circa
🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞🌞

Par Furlân 🌞 🦅

martars 11 di Novembar
emission: 10-11-2025 12:11 CET
Cîl di serene a pôc nûl par il passâ di velatures.
Cote dal zero termico in risalite fin a 2800 metris cirche.

✨🎉Oggi si assaggia il vino novello 

Anche  Ribolla e castagne in attesa dei cachi . Amraccomandi felpa e giumbotto 💥

🔴Oggi max 18 tanto freddo pai reumi 

Cachi Ribolla e castagne per un weekend scoppiettante 

🛎️Luna piena calante💥 . 

⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi e jota consigliati ai nastri di partenza Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Merlot e Rakija domacja 

🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡ PROSSIMO Week end 

Sole noioso 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì 14 meteo sereno

 









domenica 9 novembre 2025

❤️✝️🕊️ il Santo del giorno

 



🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN LEONE MAGNO

10 Novembre


S. Leone visse nella prima metà del fortunoso secolo V, che vide il dissolvimento e lo sfacelo finale dell'impero dei Cesari, e gli effetti meravigliosi del Pontificato cattolico, che trasformò ed avviò l'Europa in quei secoli di ferro alla civiltà cristiana.


Nato in Toscana, ma educato nella città eterna, rivelò fin da principio un ingegno non comune, ingegno che applicava con tutto il vigore della sua verginale giovinezza alla scienza sacra.


Per l'alta dottrina che ben presto raggiunse e per il suo zelo, fu caro al Papa S. Celestino I, che lo creò arcidiacono: fu stimato dal popolo e dai dotti, tanto che il celebre Cassiano gli dedicò i suoi libri sull'incarnazione, chiamandolo «decoro e splendore della Chiesa Romana e del sacro ministero».


Ma Iddio lo riserbava a cose più grandi. Nell'anno 440, trovandosi Leone in Francia, ove s'era recato per dirimere una contesa mori S. Sisto III. ed il clero concorde lo elesse Papa. Reduce dalle Gallie, umile e fidente in Dio, abbracciò la sublime e ardua missione, che esercitò in modo sì mirabile da meritarsi il titolo di «Grande».


Esplicò la sua attività in tutti i campi dello zelo: attese instancabilmente all'istruzione del popolo e alla santificazione del clero che formarono le sue maggiori preoccupazioni. Nel frattempo, col concorso di ricche e pie persone costruì molte chiese.


Fu il martello degli eretici: combatté i Manichei, ma soprattutto smascherò l'eresia di Eutiche, il quale, adulterando il mistero adorabile dell'Incarnazione del Verbo, scuoteva i fondamenti della religione cristiana. E nel Concilio di Calcedonia, dove per ordine suo si erano radunati ben 630 Vescovi, l'eresia di Eutiche e nuovamente quella di Nestorio furono confutate e condannate, principalmente coll'esposizione della lettera che egli aveva inviato a S. Flaviano, capolavoro e monumento dell'antichità cristiana sul dogma dell'Incarnazione.


Leone si prese pure la cura materiale dell'Italia e di Roma, e quando l'imperatore e l'esercito, impotenti a frenare le orde sitibonde del Flagello di Dio, Attila, fuggivano impauriti, il santo Pontefice, fidente nell'aiuto di Dio, si recò sulle rive del Mincio e fece retrocedere il fiero conquistatore. Poco dopo risparmiò pure Roma dalla totale distruzione minacciata dal vandalo Generico.


Questa forza morale per cui Leone s'imponeva perfino agli imperatori più crudeli, era l'effetto della sua umiltà, della sua carità e della sua dolcezza, che lo facevano amare e rispettare non solo dal popolo, ma dai principi e dagli imperatori, dai barbari e persino dagli stessi eretici.


Dopo un pontificato glorioso di ben 21 anni, nel 461 andava a ricevere il premio da quel Dio che aveva tanto amato e glorificato. Fu scrittore profondo tanto che la Chiesa lo dichiarò Dottore. Anzi san Leone è debitore d'una gran parte della gloria che sempre godé nella Chiesa alle sue 69 omelie e 173 lettere, monumenti autentici della sua pietà e del suo ingegno.


PRATICA. Cerchiamo, nella nostra vita quotidiana, di imitare l'amabilità di questo Santo.


PREGHIERA. Deh! Signore esaudisci le nostre preghiere che t'indirizziamo nella solennità del tuo beato confessore e Pontefice Leone e per intercessione dei meriti di lui, che ti servì sì degnamente, assolvici da tutti i peccati.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Leone I, papa e dottore della Chiesa: nato in Toscana, fu dapprima a Roma solerte diacono e poi, elevato alla cattedra di Pietro, meritò a buon diritto l’appellativo di Magno sia per aver nutrito il gregge a lui affidato con la sua parola raffinata e saggia, sia per aver sostenuto strenuamente attraverso i suoi legati nel Concilio Ecumenico di Calcedonia la retta dottrina sull’incarnazione di Dio. Riposò nel Signore a Roma, dove in questo giorno fu deposto presso san Pietro.



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🌈Il Meteo Friuli Carnico ecosostenibile ☀️🇮🇹


lunis 10 di Novembar 
☀️Ciel in prevalenze seren.
🌬️ Sule cueste al soflarà Buere moderade, po in cal nel pomer. 
Duncje Ribolle e cjastagnis in spiete dai cjacis .

 Amraccomandi flanelle e giumbot 💥


 lunedì 10 novembre

emissione: 09-11-2025 12:30 CET

Cielo in prevalenza sereno. Sulla costa soffierà Bora moderata, poi in calo nel pomeriggio.

Quindi Ribolla e castagne in attesa dei cachi . Amraccomandi felpa e giumbotto 💥

🔴Oggi max 18 tanto freddo pai reumi 

Cachi Ribolla e castagne per un weekend scoppiettante 

🛎️Luna piena calante💥 . 

⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi e jota consigliati ai nastri di partenza Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Merlot e Rakija domacja 

🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡ PROSSIMO Week end 

Sole noioso 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì 14 meteo sereno

 ma Nebbioso 




sabato 8 novembre 2025

🌞🇮🇹🌈Il meteo Friuli Venezia Giulia e Carnia in friulano


🦅Friulano 

domenie  09 di Novembar emision: 

🌞 Ciel in prevalenze seren cul passagiu di cualchi veladure. 

☁️Di prime matine sule Juliis pussibil locâl nûi e sule cueste al podarès soflà Borin, po in cal.
☁️☁️ Prosime seremaneca tache le fumare 
Ta Bassa 


🇮🇹Italiano 
domenica 09 novembre
emissione: 08-11-2025 12:15 CET
Cielo in prevalenza sereno con il passaggio di qualche velatura. Di primo mattino sulle Giulie possibile locale nuvolosità e sulla costa potrebbe soffiare Borino, poi in calo


 Quindi Ribolla e castagne in attesa dei cachi . Amraccomandi felpa e giumbotto 💥


🔴Oggi max 18 tanto freddo pai reumi 

Cachi Ribolla e castagne per un weekend scoppiettante 

🛎️Luna piena calante💥 . 



⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi e jota consigliati ai nastri di partenza Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Merlot e Rakija domacja 



🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡ PROSSIMO Week end 

Sole noioso 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì 14 meteo sereno ma Nebbioso 




✝️🕊️❤️Il Vangelo del giorno


 🔔IL VANGELO DI OGGI📖


Dal Vangelo secondo GIOVANNI

2,13-22.


Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.

Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi,

e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».

I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».

Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».

Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.



DIRETTA MATER DEI WEB TV

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