Video Player is loading.
Current Time 0:00
Duration 0:00
Loaded: 0%
Stream Type LIVE
Remaining Time 0:00
 
1x
    • Chapters
    • descriptions off, selected
    • subtitles off, selected

      venerdì 23 maggio 2025

      giovedì 22 maggio 2025

      Santo del giorno


       

      Durante le invasioni barbariche (355-357) fu decapitato nel dai Vandali per salvare il suo popolo; Dopo l'esecuzione i suoi fedeli raccolsero la testa del santo e la trasportarono a Langres. Desiderio è il protettore di insegnanti, puntatori e contadini. Inoltre è il patrono di Castelnuovo Scrivia e Brignano-Frascata.

      Vangelo del giorno


       Vangelo

      Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

      Dal Vangelo secondo Giovanni

      Gv 15,12-17

      In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

      «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

      Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.

      Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

      Parola del Signore.

      Almanacco Friuli meteo proverbi

      Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      ☀️🌙🌿il Sole sorge alle ore 05:24 e tramonta alle ore 20:42

      la Luna sorge alle ore 03:11 e tramonta alle ore 16:15
       11-06-2025
       27-05-2025





       

      mercoledì 21 maggio 2025

      Vangelo del giorno 22/05



       

      Vangelo

      Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.

      Dal Vangelo secondo Giovanni

      Gv 15,9-11

      In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

      «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.

      Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.

      Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

      Parola del Signore.

      Santo del giorno


       Mater Dei Cristian TV Friuli 


      🌹SANTA RITA DA CASCIA


       


       


      Vita di Santa Rita


       


       


      PREGHIERA PER I CASI IMPOSSIBILI E DISPERATI 


       


      O cara Santa Rita, nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati, fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione......., e allontani l'ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore. Per l'angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni, abbiate compassione della mia persona a voi devota, che confidentemente domanda il vostro intervento presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso. O cara Santa Rita, guidate le mie intenzioni in queste mie umili preghiere e ferventi desideri. Emendando la mia passata vita peccatrice e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati, ho la dolce speranza di godere un giorno Dio in paradiso insieme con voi per tutta l'eternità. Così sia.


       


      Santa Rita, Patrona dei casi disperati, pregate per noi.


       


      Santa Rita, Avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.


       


      3 Pater, Ave e Gloria.


       


       


      Sotto il peso e tra le angosce dei dolore, a Voi che tutti chiamano la Santa degli impossibili, io ricorro nella fiducia di presto aver ne soccorsi. Liberate Vi prego il mio povero cuore, dalle angustie che da ogni parte l’opprimono, e ridonare la calma a questo spirito che geme, sempre pieni di affanni. E giacché riesce inutile ogni mezzo a procurarmi sollievo, totalmente confido in Voi che foste da Dio prescelta per avvocata dei casi più disperati. Se sono di ostacolo al compimento dei miei desideri, i peccati miei, ottenetemi da Dio ravvedimento e perdono. Non permettete, no, che più a lungo sparga lacrime di amarezza, premiate la mia ferma speranza, ed io darò a conoscere dovunque le grandi vostre misericordie verso gli animi afflitti. O ammirabile sposa del Crocefisso, intercedete ora e sempre per i miei bisogni.


       


      3 Pater, Ave e Gloria

      Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani


       🔴ALLERTA METEO FRIULI 22 MAGGIO 

      ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:25 e tramonta alle ore 20:41


      la Luna sorge alle ore 02:52 e tramonta alle ore 14:55

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025


      🔵👇SITUAZIONE PREOCCUPANTE 


      𝐂𝐑𝐎𝐋𝐋𝐎 𝐓𝐄𝐑𝐌𝐈𝐂𝐎 

      𝟐𝟐-𝟐𝟓 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 

      𝐀𝐥𝐝𝐨 𝐌𝐞𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢


      Un breve aggiornamento.


      Oggi la saccatura artica, ancora spalleggiata dal blocco nordatlantico, farà irruzione sul Mediterraneo centrale. L’aria fredda entrerà solo domani, ma già oggi avremo fenomeni temporaleschi. Temporali molto forti colpiranno l’area alpina e prealpina, e in genere il Centro-Nord.


      L’elemento su cui vogliamo soffermarci stamattina è il calo termico, un vero e proprio crollo di 6/8°C in 24/48 ore. Lo vediamo bene nella GFS a 850 hPa del 23 maggio. La neve sulle Alpi cadrà anche sotto i 2000 metri nei rovesci più intensi. L’aria fresca raggiungerà progressivamente tutto il paese, compreso il Meridione.

       

      Un abbraccio

      Almanacco Friuli meteo proverbi



       

      ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:26 e tramonta alle ore 20:40


      la Luna sorge alle ore 02:34 e tramonta alle ore 13:38

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025

      martedì 20 maggio 2025

      Il Santo del giorno


       21 MAGGIO


       


      SAN CARLO EUGENIO DE MAZENOD


       


      Aix in Provenza, Francia, 1 agosto 1782 - Marsiglia, Francia, 21 maggio 1861


       


      Nato ad Aix in Provenza il 1° agosto 1782, Carlo Giuseppe Eugenio de Mazenod trascorse la sua gioventù in Italia, esule della rivoluzione francese. Tornò in patria dove viene ordinato sacerdote nel 1811. Nel 1816, fondò la Società dei missionari di Provenza che più tardi si chiameranno Oblati di Maria Immacolata. Fu nominato vicario della diocesi di Marsiglia e poi, nel 1837, vescovo. Morì il 21 maggio 1861, lasciando in testamento agli Oblati che lo circondava queste parole: «Praticate tra voi la carità, la carità, la carità e a al di fuori lo zelo per la salvezza delle anime». E' stato proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1995


       


       


      PREGHIERA


       


      Signore Gesù, che vi degnaste eleggere il vostro servo Carlo Eugenio De Mozenod a Fondatore di una congregazione di Missionari destinati ad annunziare il Vangelo alle anime più abbandonate, accordatemi, ve ne prego, mercé la sua intercessione, la grazia che istantemente vi chiedo.


       


      5 Pater, Ave. Gloria.

      Vangelo del giorno


       Vangelo

      Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.

      Gv 15,1-8

      Dal Vangelo secondo Giovanni

      Gv 15,1-8


      In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.

      Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

      Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».


      Parola del Signore.

      Il Santo del giorno

       



      Io Santo del giorno ❤️❤️

      SAN BERNARDINO DA SIENA sacerdote                    

      Rimase presto orfano e fu allevato dagli zii a Siena. Qui si dedicò allo studio della Sacra Scrittura e della teologia. Nel 1402 entrò nel convento di San Francesco in Siena. Proseguì i suoi studi, curando i grandi dottori della Chiesa, i teologi, gli asceti, soprattutto francescani. Più tardi, iniziò una predicazione strepitosa, percorrendo tutta l’Italia, componendo odi, delineando pace fra fazioni, suscitando vocazioni con un parlare rigoroso, ma semplice. A tutti propose un unico emblema: il trigramma del nome di Gesù. L’IHS in un sole raggiante acrostico di Iesus Hominum Salvator. Dovette sopportare tre processi dai quali emerse sempre la sua perfetta ortodossia. Eletto Ministro Generale dell’Ordine Francescano, si diede a rinnovare lo spirito della Regola Francescana, preoccupandosi della formazione dei frati e predisponendo corsi di teologia e diritto. Morì a L’Aquila dove, davanti al corpo grondante prodigiosamente sangue, i rissosi cittadini si pacificarono.

      Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani



       

      🌐martedì 20 maggio

      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:27 e tramonta alle ore 20:39


      la Luna sorge alle ore 02:13 e tramonta alle ore 12:20

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025

      emissione: 19-05-2025 13:12 CEST

      Cielo coperto sulla zona montana, nuvoloso in pianura e variabile sulla costa. In mattinata su tutta la regione saranno possibili piogge da deboli a moderate, poi dal tardo pomeriggio in montagna si potranno sviluppare rovesci o temporali, che potrebbero coinvolgere anche l'alta pianura specie quella pordenonese. Venti a regime di brezza.

      domenica 18 maggio 2025

      Santo del giorno



       SAN CRISPINO DA VITERBO cappuccino                          

      Pietro Fioretti nacque a Viterbo nel 1668. Lavora fino a 25 anni nella bottega dello zio calzolaio, poi entra con i Cappuccini prendendo il nome di fra’ Crispino da Viterbo. Per 40 anni esercitò l’ufficio di cercatore a Orvieto. Godeva di una popolarità incredibile, anche tra personalità eminenti, non solo per la sua amabilità nel conversare, o nel recitare ottave del Tasso, ma anche per i miracoli, che lui attribuiva sempre alla Madonna. Dopo aver guarito il cameriere personale del Papa Clemente XI, si sentì dire dal medico dello stesso Papa: «Così la vostra triàca ha più virtù di quella di noi medici?». E fra Crispino: «Caro Monsignore, voi siete dotto, e lo sa tutta Roma; ma la mia Madonna ne sa più di tutti voi medici messi insieme». La maggior parte del tempo la passava tra la gente. Questuava soltanto il necessario per il convento. A chi lo forzava a prendere il di più, diceva: «E che, volete essere soltanto voi ad andare in Paradiso?». Questu

      Almanacco Friuli Meteo proverbi



       lunedì 19 maggio

      emissione: 19-05-2025 06:56 CEST

      AGGIORNAMENTO: Cielo poco nuvoloso su pianura e costa, con venti di brezza, e in prevalenza variabile sulla zona montana, dove non si esclude qualche breve rovescio pomeridiano. In serata aumento della nuvolosità a partire da ovest.


      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:28 e tramonta alle ore 20:37


      la Luna sorge alle ore 02:00 e tramonta alle ore 11:05

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025

      sabato 17 maggio 2025

      Santo del giorno

      SAN FELICE DA CANTALICE cappuccino                          

      Felice Porri emise la professione religiosa tra i Cappuccini nel 1545 e esercitò quasi esclusivamente, per 40 anni a Roma, l’ufficio di questuante. Un frate con la bisaccia sulle spalle, scalzo, i calcagni solcati da grossi spacchi che si cuciva da sé con ago e spago da calzolaio, sempre gioioso e pronto alla battuta sapiente e arguta. Quando passava per le strade e le borgate di Roma, i bambini gli correvano incontro per fargli festa e spizzicare qualcosa dalla sua bisaccia; e quando si diffuse la notizia della sua morte la gente prese a scavalcare anche le mura del convento, per venerarne la salma. Numerosi gli episodi che si raccontano di lui e che emanano il profumo dei fioretti. Come quando i ragazzi del Collegio Romano gli infilarono un giulio (moneta dell’epoca) nella bisaccia. Fra’ Felice, che non voleva sapere niente di denaro, cominciò a sentire la bisaccia che si faceva sempre più pesante. Corse alla chiesa più vicina, rovesciò tutto a terra e trovò la moneta, responsabile di tutto quell’incomodo. Un giorno, si trovava in casa dell’avvocato Bernardino Biscia quando fu portata una giovenca. Sentendola muggire, fra’ Felice disse all’avvocato: «Messer Bernardino, intendi il linguaggio di quella vitella? Ti chiede di dar ragione a chi te la manda. Stai attento che non si converta a tua dannazione il giorno del Giudizio». Egli non aveva paura di nessuno. Al terribile Sisto V predisse il papato dicendo: «Quando sarete Papa, fate da Papa per la gloria di Dio e il bene della Chiesa. Altrimenti è meglio che restiate semplice frate». E quando il Papa lo incontrava, voleva una delle sue pagnotte questuate in città e la mangiava con devozione alla mensa papale. Un giorno, fra’ Felice gliene diede una nera nera: «Scusate, Santo Padre, ma pure voi siete frate». Sono passate alla storia le scenette tra lui e san Filippo Neri quando si incontravano. Fra’ Felice offrì da bere a san Filippo nella sua zucca: «Bevi, e vedremo se sei veramente mortificato». E Pippo buono cominciò a bere sul serio. Poi restituì lo scherzo a fra’ Felice infilandogli in testa il suo cappello. «Se me lo rubano o me lo fan volare», diceva Felice, «il danno sarà tutto tuo». E la gente sorrideva ammirata: «Un Santo dà da bere a un altro Santo!».





       

      Almanacco Friuli meteo proverbi


      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:29 e tramonta alle ore 20:36


      la Luna sorge alle ore 01:50 e tramonta alle ore 09:51

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025



       

      giovedì 15 maggio 2025

      Almanacco Friuli meteo proverbi semi- friulani


       venerdì 16 maggio

      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:31 e tramonta alle ore 20:34


      la Luna sorge alle ore 00:42 e tramonta alle ore 07:37

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025

      🔵

      Al mattino cielo in genere sereno, poi cielo variabile con aumento delle nubi a partire dalla zona montana. Sulla fascia prealpina e sulla pianura nel pomeriggio non sono escluse deboli piogge o locali rovesci. Sulla costa e sulle zone orientali nella notte e fino al primo pomeriggio soffierà Bora moderata, localmente sostenuta a Trieste. Vento sostenuto da nord-est anche in quota sulla zona montana.


      Frate indovino


       

      Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:31 e tramonta alle ore 20:34


      la Luna sorge alle ore 00:42 e tramonta alle ore 07:37

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025

      SANTO del giorno


       

      Un pastore al servizio del popolo 

      Non si conosce con esattezza l’anno di nascita di Ubaldo Baldassini, probabilmente, fu verso il 1085, a Gubbio. Era l’unico figlio maschio di Rovaldo Baldassini, e di Giuliana. Rimase orfano di padre da bambino e, poco dopo, perse anche la madre. Di lui si occupò suo zio Ubaldo. Ricevette l’ordinazione sacerdotale nel 1115, e tre anni dopo, divenne priore della Cattedrale di San Mariano.

      Si impegnò nel riformare la vita canonicale, vista la decadenza morale, perché la vita comune era un’eccezione, e ne risentivano la pastorale e il culto divino.


      Rifiutò il vescovado di Perugia, ma dovette accettare quello di Gubbio, nel 1129. 


      Svolse il suo ministero con umiltà e semplicità, e aiutò la popolazione di Gubbio, durante l’assedio di undici città. Riuscì anche a evitare la distruzione della città da parte dell’imperatore Federico Barbarossa che, nel 1155, incontrò personalmente. Si ammalò di una patologia che lo condusse alla morte. Celebrò la sua ultima Messa, nella solennità di Pasqua, e morì, il 16 maggio 1160. Il suo corpo riposa sul colle Ingino, nella chiesa a lui dedicata.


      Narrarono la sua vita il canonico regolare Giordano, che fu suo successore sulla Cattedra di Gubbio, e Teobaldo, monaco di Fonte Avellana. Vennero riportati molti miracoli, che si verificarono per sua intercessione, nei giorni precedenti il suo funerale. Nella Bolla di canonizzazione, Celestino III, il 5 marzo 1192, scrisse: “Ubaldo fu pio e giusto mentre visse sulla terra, e dopo la sua morte per i miracoli che Dio si è degnato di operare per i suoi meriti, egli fu stimato santo dai popoli vicini e da quelli lontani”.

      mercoledì 14 maggio 2025

      Almanacco Friuli meteo proverbi


       giovedì 15 maggio

      emissione: 14-05-2025 13:14 CEST

      Al mattino cielo poco nuvoloso. Dal pomeriggio aumento della nuvolosità a partire dalla zona montana con probabili rovesci e temporali in estensione poi alla pianura e in serata anche alla costa. Di giorno su bassa e costa soffierà Scirocco debole o moderato mentre in serata vento da nord o Bora moderata, sostenuta a Trieste di notte.


      🔵☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:32 e tramonta alle ore 20:33


      la Luna sorge alle ore 23:55 e tramonta alle ore 06:44

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025



      🦅Muss e musse prest s'intindin.[41]

      🇮🇹Asino e asina presto (subito) s'intendono.


      🔴 novità


       

      Santo del giorno


       Severino (... – 8 gennaio 545) fu vescovo di Settempeda, oggi San Severino Marche, ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

      Insieme al fratello Vittorino aveva dato via la sua grande ricchezza per i poveri ed entrambi erano diventati eremiti a Monte Nero, vicino a Septempeda, e nelle grotte vicino a Pioraco.
      Il papa Vigilio li nominò vescovi di due distinte sedi: Severino divenne vescovo di quella che allora si chiamava Septempeda, in seguito chiamata San Severino Marche, mentre il fratello Vittorino divenne vescovo di Camerino.
      Il corpo di san Severino si venera nella cripta a lui dedicata, nel Duomo vecchio della città di San Severino Marche.
      La memoria liturgica, che un tempo cadeva l'8 giugno, oggi è riportata nel nuovo Martirologio romano al 15 maggio: ..

      martedì 13 maggio 2025

      Vangelo del giorno


       

      Santi Felice e Fortunato Martiri di Aquileia


      Festa: 14 maggio


      Già in S. Cromazio, i due martiri sono ricordati come ‘ornamento’ della città di Aquileia per i loro glorioso martirio. Ai due santi era dedicata una basilica aquileiese, sorta fra il IV e V secolo, a sud della città antica, in un’area cimiteriale. In una composizione di Venanzio Fortunato (sec. VI) Felice è detto vicentino e Fortunato aquileiese. Sono ricordati anche dal Martirologio geronimiano.


       


      Patronato: Vicenza, Chioggia


      Martirologio Romano: Ad Aquileia, oggi in Friuli, santi Felice e Fortunato, che onorarono questa

      Santo del giorno


       Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:33 e tramonta alle ore 20:32


      la Luna sorge alle ore 22:58 e tramonta alle ore 06:02

      ⚪ 11-06-2025

      ⚫ 27-05-2025


      Santi Felice e Fortunato Martiri di Aquileia


      Festa: 14 maggio


      Già in S. Cromazio, i due martiri sono ricordati come ‘ornamento’ della città di Aquileia per i loro glorioso martirio. Ai due santi era dedicata una basilica aquileiese, sorta fra il IV e V secolo, a sud della città antica, in un’area cimiteriale. In una composizione di Venanzio Fortunato (sec. VI) Felice è detto vicentino e Fortunato aquileiese. Sono ricordati anche dal Martirologio geronimiano.


       


      Patronato: Vicenza, Chioggia


      Martirologio Romano: Ad Aquileia, oggi in Friuli, santi Felice e Fortunato, che onorarono questa

      lunedì 12 maggio 2025

      Santo del giorno




       Santo del giorno

      Beata Maria Vergine di Fatima

      13 maggio 

      Liturgia del giorno:


      Era il 13 maggio 1917 quando tre pastorelli portoghesi, Lucia don Santos, Francesco e Giacinta Marto, mentre giocavano alla Cova da Iria, presso il villaggio di Fatima, videro una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole, dal volto indescrivibilmente bello e con le mani giunte, da una delle quali pendeva un Rosario. Ella disse ai fanciulli di tornare in quel luogo ogni 13 del mese, promettendo di portarli in cielo; inoltre chiese loro di offrirsi in riparazione delle offese fatte a Dio e per la conversione dei peccatori. I tre bambini accettarono. Nella terza apparizione, il 13 luglio, la Madonna li esortò a continuare a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra e affidò loro un segreto che constava di tre parti: la prima era la visione dell'inferno, la seconda si riferiva alla devozione al Cuore Immacolato di Maria, la terza riguardava la visione della donna inondata di sole che neutralizza le forze del male e la persecuzione della Chiesa da parte dei governi atei. "I buoni saranno martirizzati" disse la Vergine "il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un perido di pace". Il 13 ottobre, giorno dell'ultima apparizione, le circa sessantamila persone presenti videro il sole girare velocemente, come una gigantesca ruota di fuoco, e precipitare zigzagando sulla folla terrorizzata. Il tutto durò circa dieci minuti, poi il globo tornò al punto da cui era precipitato. Tale prodigio fu osservato da molti testimoni distanti fino a una quarantina di chilometri. Maria rinnovò l'invito alla penitenza e alla preghiera, raccomandando la devozione e consacrazione al suo Cuore Immacolato. Il 13 maggio 1981, il turco Alì Agca sparò a Giovanni Paolo II ma il proiettile fu deviato e il Papa, dieci anni dopo, si recherà a Fatima, facendo incastonare quel proiettile nella corona della Vergine. Francesco e Giacinta Marto, deceduti rispettivamente nel 1919 e nel 1920, sono stati beatificati il 13 maggio del 2000 e canonizzati il 13 maggio 2017.

      Vangeli del giorno 13 maggio


       Vangelo

      Io e il Padre siamo una cosa sola.

      Dal Vangelo secondo Giovanni

      Gv 10,22-30

      Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».

      Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

      Parola del Signore.

      domenica 11 maggio 2025

      Santo del giorno


       SAN LEOPOLDO MANDIC’ francescano           

      Ultimo di dodici figli, nacque nel 1866 sulla costa dalmata da una famiglia nobile, ridotta in povertà per vicende politiche. A 18 anni entrò tra i Cappuccini. Sempre malaticcio e sofferente, visse con un ideale radicato nel cuore: spendersi totalmente per il ritorno del suo popolo croato e dei popoli slavi all’unità cattolica. Questo è stato per lui il sogno di una vita per il quale ha lottato, ha pianto, ha sofferto, ha “offerto”, ha supplicato. Il suo padre Provinciale un giorno ne chiarì i motivi: padre Leopoldo non avrebbe potuto predicare, aveva la parola ora lenta ora precipitosa, affaticata, quasi balbuziente; si presentava in un corpo piccolo, curvo, pallido, estremamente fragile, tormentato da non pochi malanni, quali dolore agli occhi, debolezza di stomaco, artrite deformante. Buone ragioni umane, che padre Leopoldo seppe accettare e integrare nel suo progetto: l’obbedienza gli aveva affidato di attendere alle confessioni? Allora «ogni anima che chiederà il mio ministero sarà il mio Oriente!». Così per 33 anni è rimasto chiuso nel suo confessionale, per circa 10-12 ore al giorno. Quante anime in 30 anni l’avvicinarono per scaricare i loro fardelli e trovare misericordia, e lui sempre disponibile, attento, affabile, infaticabile, senza interruzione e senza riposo. Lo rimproveravano, perché dicevano che fosse troppo di manica larga e lui rispondeva che Gesù, sulla croce, le maniche non le aveva affatto! Trovato in chiesa di notte, rispondeva che doveva fare la penitenza per i suoi penitenti. Pochi giorni prima di morire, lo incontrò il superiore lungo il corridoio che si trascinava per recarsi in confessionale. Invitato a tornare alla sua cella, rispose: «Padre, abbia pietà di me… C’è tanto bene da fare!». Morì nel 1942. In un’incursione aerea del Maggio 1944 le bombe colpirono il convento dei Cappuccini di Padova. Il confessionale di padre Leopoldo rimase intatto. Accanto alla tomba, in un reliquiario, è esposta la sua mano destra benedicente, memoria di quel perdono che ha irradiato per tutta la sua vita.

      sabato 10 maggio 2025

      Vangelo del giorno


       

      Il Vangelo della domenica (IV domenica di Pasqua - 11 maggio 2025)


      Dal Vangelo secondo Giovanni

      Gv 10,27-30


      In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

      Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.

      Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».


      "Il Vangelo della Liturgia di oggi ci parla del legame che c’è tra il Signore e ciascuno di noi (cfr Gv 10,27-30). Per farlo, Gesù utilizza un’immagine tenera, un’immagine bella, quella del pastore che sta con le pecore. E la spiega con tre verbi: «Le mie pecore – dice Gesù – ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono» (v. 27). Tre verbi: ascoltare, conoscere, seguire. Vediamo questi tre verbi.

      Anzitutto le pecore ascoltano la voce del pastore. L’iniziativa viene sempre dal Signore; tutto parte dalla sua grazia: è Lui che ci chiama alla comunione con Lui. Ma questa comunione nasce se noi ci apriamo all’ascolto; se rimaniamo sordi non ci può dare questa comunione. Aprirsi all’ascolto perché ascoltare significa disponibilità, significa docilità, significa tempo dedicato al dialogo. (…)

      Ascoltare Gesù diventa così la via per scoprire che Egli ci conosce. Ecco il secondo verbo, che riguarda il buon pastore: Egli conosce le sue pecore. Ma ciò non significa solo che sa molte cose su di noi: conoscere in senso biblico vuol dire anche amare. Vuol dire che il Signore, mentre “ci legge dentro”, ci vuole bene, non ci condanna. Se lo ascoltiamo, scopriamo questo, che il Signore ci ama. La via per scoprire l’amore del Signore è ascoltarlo. (…)

      Infine, il terzo verbo: le pecore che ascoltano e si scoprono conosciute seguono: ascoltano, si sentono conosciute dal Signore e seguono il Signore, che è il loro pastore. E chi segue Cristo, che cosa fa? Va dove va Lui, sulla stessa strada, nella stessa direzione, (…) si interessa di chi è lontano, prende a cuore la situazione di chi soffre, sa piangere con chi piange, tende la mano al prossimo, se lo carica sulle spalle. E io? Mi lascio solo amare da Gesù e dal lasciarci amare passo ad amarlo, all’imitarlo? La Vergine Santa ci aiuti ad ascoltare Cristo, a conoscerlo sempre di più e seguirlo sulla via del servizio. Ascoltare, conoscerlo e seguirlo. 

      (Papa Francesco, Regina Caeli, 8 maggio 2022)

      Santo del giorno


       

      SANT’IGNAZIO DA LACONI religioso               

      La sua vita inizia con una gravidanza difficile e una promessa di consacrazione a san Francesco. Ma ritardando il giorno del compimento della promessa, una cavalcata pazza su un cavallo imbizzarrito, risolve il problema: Vincenzo u santixeddu entra in convento con il nome di fra Ignazio da Làconi. Il noviziato delineò in lui la tipica fisionomia del fratello cappuccino: uomo semplice, umile, nel caso di Ignazio anche analfabeta, ma di grande preghiera e profonda fede, sorridente e sereno in ogni circostanza, obbediente, vicino alla gente in mezzo alla quale lasciava come una scia di Vangelo vivente. Camminava sempre a occhi bassi e corona in mano. La gente al suo passaggio si poneva in atteggiamento di rispetto. Non accettava più del necessario. Dove passava fiorivano fatti straordinari con una “normalità” disarmante. E insieme ai miracoli scaturiva la fede. Un certo Franchino, negoziante carico di soldi, si lamentò che fra’ Ignazio non andava a questuare in casa sua. Su richiamo del superiore, fra’ Ignazio andò e ricevette una cospicua offerta in danaro, che fece mettere nella bisaccia. Andando verso il convento dalla bisaccia cominciò a gocciolare sangue. Al superiore il frate spiegò che era sangue di poveri che il commerciante estorceva con l’usura. La lezione servì, e Franchino restituì ciò che doveva. Un’altra volta, chiese dell’olio a un benefattore e, non sapendo dove metterlo, lo fece versare nella bisaccia. L’olio arrivò al convento e non se ne perse una goccia. Il benefattore donò al convento l’intera botte (che si chiamò botte di fra Ignazio). E si potrebbe continuare all’infinito. Può sicuramente interessare il fatto che a testimoniare questi prodigi c’è, tra gli altri, un pastore protestante evangelico, presente in quel periodo in Sardegna, perché cappellano al seguito di un reggimento di fanteria tedesco, un certo Joseph Fuos, che documenta questi fatti e stila anche un elenco dei miracoli più significativi nel suo libro La Sardegna nel 1773-1776, Lipsia 1780. Come si vede, un testimone non di parte.

      venerdì 9 maggio 2025

      Vangelo del giorno Friuli Tv Mater Dei Cristian TV Friuli


       

      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 6,60-69

      In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
      Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
      Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
      Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 
      Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»

      Santo del giorno


       

      Il Santo del giorno ❤️ 

      10 MAGGIO


       


      SAN GIOBBE


       


      «Visse nel paese di Hus» (Giobbe 1,1), che molti autori identificano con la regione posta tra l'Idumea e l'Arabia settentrionale. Tutto fa credere che non fosse ebreo, ma «retto, timorato di Dio» (1,1; 2,3). Era al colmo della ricchezza e della felicità quando improvvisamente fu colpito da una serie di disgrazie che lo privarono in breve tempo di ogni suo avere e perfino dei figli (1,13-19). Semplici le sue parole di rassegnazione davanti alla perdita delle cose e delle persone piú care: «Jahweh ha dato e JIahweh ha tolto: il nome di Jahweh sia benedetto» (1,21). Colpito da una malattia che lo riduce tutto una piaga, non perde la sua calma, neppure davanti allo scherno e alla derisione della moglie (2, 7-10). Cacciato di casa, è costretto a passare i suoi giorni in mezzo ad un letamaio. Qui lo trovano tre amici che, informati della sua disgrazia, sono accorsi a confortarlo. A questo punto il libro introduce un lunghissimo dialogo (3-41) che discute in forma alta mente poetica il problema dell'origine cioè del dolore nel mondo. La vita di Giobbe dopo la prova è compendiata dal libro sacro in pochissimi versetti (42, 11-17). Riebbe i suoi armenti, generò di nuovo sette figli e tre figlie, visse ancora altri 140 anni.

      giovedì 8 maggio 2025

      Almacco del Friuli e Proverbi semi- friulani


       

      ☀️🌙 IN FRIULI 

      Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:40 e tramonta alle ore 20:25


      la Luna sorge alle ore 17:27 e tramonta alle ore 04:11

      ⚪ 12-05-2025

      ⚫ 27-05-2025



      🔴Proverbi con traduzione 🔴


      Pan d'un dì | ūv d'un'ore | lat d'un minūt | e vin d'un an.[44]

      Pane di un giorno, uova di un'ora, latte di un minuto e vino di un anno.


      DIRETTA MATER DEI WEB TV

      Santi e Beati