Martirio di San Vincenzo di Saragozza.
22-01-0304
Secondo la più attendibile tradizione oggi ricorre il giorno del martirio di San Vincenzo, un Santo che per molti secoli fu , con Alessandro, il Patrono della nostra Città... Anche se pare essere nato da una nobile famiglia ad Huesca, città dell’ Aragona, da nobile famigli da sempre altre due città se ne contendono i natali: Valencia e Saragozza. Vincenzo, da giovane, venne affidato al Vescovo di Saragozza che lo nominò arcidiacono le fece diventare un importante e noto predicatore. Nel corso di una persecuzione, contro i cristiani, ordinata dall’Imperatore Diocleziano Vincenzo subì, prima di morire, una serie di atroci violenze. Il suo corpo venne gettato in un campo, ma la presenza misteriosa di un corvo impedì alla fiere di sbranarlo. Raccolto nuovamente, il cadavere venne insaccato e gettato in mare, ma poi tornò a riva e venne recuperato e da una coppia di cristiani.
In seguito la municipalità di Valencia costruì, in suo onore, la propria cattedrale. In epoca successiva il corpo, nel 1173, venne trasportato a Lisbona, via mare: da allora San Vincenzo è il Patrono della città. Inoltre, lo stemma di Lisbona, è una ‘ caravella che naviga nel mare e che è guidata da due corvi’! Come sia arrivato a Bergamo il culto di questo Santo è ancora un problema storico aperto, ma di certo gli venne dedicata la Cattedrale, costruita all’incirca nel V° secolo, nel pieno centro della Città tardo romana, proprio dove oggi si trova il Duomo. La convivenza tra i due Capitoli quello di Sant’ Alessandro’ fuori le Mura’ e San Vincenzo’ dentro le Mura 'non fu mai tranquilla, anzi, a tratti fu burrascosa perché era in gioco quale delle due fosse la Chiesa Madre di Bergamo, con tutte le conseguenze che ne derivavano. Quando nel 1561 i Veneziani distrussero la millenaria Basilica di Sant’Alessandro per la costruzione della Mura il suo culto venne portato in Città e cominciò la convivenza quasi fisica tra i due culti. A partire dal 1614, la nuova cattedrale, ancora non completata, venne dedicata in un primo tempo ad entrambi i santi, ma poi venne dedicata al solo Sant’Alessandro ed a San Vincenzo venne assegnata una cappella minore, a destra del presbiterio. Del Santo spagnolo, così importante per la vita della Città, la cui effige è riportata in atti ufficiali ed in numerose opere d’arte, la memoria cominciò ad attutirsi: oggi però è il ‘di natale’, il giorno che ricorda il martirio e la rinascita a nuova vita di Vincenzo di Saragozza che per secoli fu Patrono della nostra Città e della nostra Diocesi.