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      martedì 6 maggio 2025

      Almanacco Friuli


      ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:42 e tramonta alle ore 20:23


      la Luna sorge alle ore 15:18 e tramonta alle ore 03:42

      ⚪ 12-05-2025

      ⚫ 27-05-2025



       

      Vangelo e santo del giorno




       


      Vangelo
      Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
      Dal Vangelo secondo Giovanni
      Gv 6,35-40
       
      In quel tempo, disse Gesù alla folla:
      «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
      Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
      E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

      Parola del Signore.



      lunedì 5 maggio 2025

      Almanacco Friuli meteo proverbi semi- friulani

       

      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 05:44 e tramonta alle ore 20:22

      la Luna sorge alle ore 14:12 e tramonta alle ore 03:26
       12-05-2025
       27-05-2025


      Santo del giorno


       

      06 APRILE


       


      SAN PIETRO DA VERONA


       


      Verona, XII sec.


       


      CENNO BIOGRAFICO. Nato a Verona nel 1205 da genitori eretici, San Pietro martire fu mandato alla Scuola di un maestro dal quale, con le lettere, imparò la verità cattolica, e non solo l'abbracciò malgrado l'opposizione dei genitori, ma entrò nell'Ordine di San Domenico. Compiuti con lode gli studi teologici, ed ordinato Sacerdote, divenne apostolo delle Fede, applicandosi a combattere l'eresia. Gli eretici, per vendicarsi delle conversioni da lui operate, lo fecero assassinare presso Barlassina, sulla strada da Como a Milano, nell'anno 1252. Caduto agonizzante, volle scrivere con il suo sangue il Credo. Il suo corpo si venera nella basilica di Sant'Eustorgio in Milano.

      domenica 4 maggio 2025

      Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani


       ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:45 e tramonta alle ore 20:20


      la Luna sorge alle ore 13:03 e tramonta alle ore 03:06

      ⚪ 12-05-2025

      ⚫ 27-05-2025






      Santo del giorno

       



      05 MAGGIO

       

      BEATA CATERINA CITTADINI

       

      Villa d'Almè 28 settembre 1801 - Somasca (Bg) il 5 maggio 1857

       

      Nasce a Bergamo il 28 settembre 1801 da genitori da poco giunti in città da Villa d'Almè. A sette anni è già orfana e rimane sola con la sorellina Giuditta di cinque anni. Vengono così accolte nell'orfanotrofio del Conventino. In quell'Istituto Caterina Cittadini si diploma maestra nel 1823. Viene invitata da due cugini sacerdoti, Giovanni ed Antonio Cittadini, a trasferirsi a Calolziocorte e nello stesso anno inizia ad insegnare nella scuola elementare del vicino paese di Somasca di Vercurago, dove apre una scuola gratuita per fanciulle povere, una scuola festiva gratuita, seguita da un educandato e da un orfanotrofio. Alcune delle sue ex allieve rimangono con lei per diventare loro stesse educatrici. Da questo nucleo sorge il nuovo Istituto delle Orsoline di Somasca. A 37 anni, nel 1840, muore la sorella Giuditta, suo più valido sostegno. Caterina scrive le Costituzioni del nuovo Istituto e le presenta al vescovo di Bergamo, Luigi Speranza negli anni 1854-55. Verranno approvate sette mesi dopo la morte di madre Cittadini, il 5 maggio 1857. È beata dal 2001. (Avvenire)

       

      05 MAGGIO

       

      SAN NUNZIO SULPRIZIO

       

      Pescosansonesco, Pescara, 13 aprile 1817 - Napoli, 5 maggio 1836

       

      Nunzio Sulprizio nacque a Pescosansonesco, in provincia di Pescara, il 13 aprile 1817. Fin dalla prima infanzia perse entrambi i genitori; a nove anni, poi, morì anche la nonna materna, Anna Rosaria Del Rosso, che lo aveva cresciuto. A quel punto uno zio lo prese con sé nella sua officina di fabbro ferraio. Ma il lavoro troppo pesante per l'età minò il suo fisico: colpito nel 1831 da una grave malattia ossea, fu ricoverato in ospedale prima a L’Aquila e poi a Napoli. Qui il colonnello Felice Wochinger si prese cura di lui e iniziò a trattarlo come un figlio. Nonostante i dolori terribili, Nunzio affrontò la malattia: la sua capacità di offrire il proprio dolore colpiva chi gli stava vicino. Morì il 5 maggio 1836, a diciannove anni. È stato beatificato da san Paolo VI il 1° dicembre 1963, durante il Concilio Vaticano II. La sua canonizzazione è stata fissata al 14 ottobre 2018. La maggior parte dei suoi resti mortali è venerata nella chiesa di san Domenico Soriano a Napoli, in un’urna sotto l’altare maggiore, ma altre reliquie sono custodite nel santuario a lui dedicato, a Pescosansonesco.

       

       


      Almacco del giorno friulano


       


      ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 05:47 e tramonta alle ore 20:19


      la Luna sorge alle ore 11:50 e tramonta alle ore 02:41

      ⚪ 12-05-2025

      ⚫ 27-05-2025


      🔴 Domenica inizieranno ad affluire sulla regione correnti sud-occidentali progressivamente più umide che anticiperanno un 🔵marcato peggioramento del tempo per la giornata di lunedì. 🔵Nei giorni seguenti il tempo resterà instabile a causa della persistenza di aria fredda in quota.



      Proverbio Friulano 

      🔴Gialine viere fās bon brūt.[25]🔴

      🇮🇹Gallina vecchia fa buon brodo.



      Vangelo del giorno


       Buongiorno e buona Domenica ❤️ Terza di Pasqua 🔥 


      Mi ami tu più di costoro?


      Il Signore è risorto, alleluia!

      Si è veramente risorto, alleluia!


      Preghiamo per il Conclave:

      Vieni Santo Spirito.

      Vieni per Maria. 


      Diretta facebook 

      Ore 11,00 Santo Rosario 

      Ore 11,30 Santa Messa 


      Venerdì 25 aprile 2025


      Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-14)


      In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

      Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

      Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.


      COMMENTO 


      Dal Vescovo Vito 💛

      Gesù si manifesta ancora sulle rive del lago di Tiberiade, in mezzo ad una comunità "spatriata". Continua a prendersi cura di loro. Si rende presente nei loro fallimenti e nelle loro reti vuote. Con Lui arriva l'alba. Sempre. Con Lui la notte diviene giorno. Una parola nuova invita all'obbedienza. E il miracolo non sono tanto le reti colme di pesci, ma il cuore disposto a ricominciare, la vita pronta a fidarsi di nuovo. Quella fiducia è vincente. Li invita a mangiare, non solo per aiutarli a constatare che lui non è un fantasma ma perché Egli continua nel tempo l'opera di cura e di premura nei confronti dei Suoi. E poi si avvicina a Pietro e gli fa l'interrogazione dell'amore. Non chiede al primo Papa le sue capacità manageriali-organizzative. Deve affidare le pecore e gli agnelli. Appartengono a Lui. Lui solo è il buon pastore. E lo interroga sull'amore per evitare che nessuno sia mai un mestierante con le Sue pecore. "Mi ami più di tutti?" 

      E il primo dei discepoli ama, ma il suo amore conosce anche il tradimento e il rinnegamento. Non è forte, totale, pieno. "Ti voglio bene", gli risponde trepidante. Pietro riconosce di non avere a disposizione un amore folle, come magari avrebbe voluto. 

      Il Cristo non se ne meraviglia. Sembra dirgli: ok, ora prendi questo amore per me e fallo crescere. E gli ridice, in quel momento, la prima parola detta anni prima: "Seguimi". 

      Imbarazzante, ma vero. Meglio la verità. 

      Seguimi! Non smettere di venirmi dietro. Potrai stare davanti solo rimanendo dietro (a me). Lasciati ancora attrarre. E per Pietro pascere le pecore di Cristo equivarrà a soffrire per esse, fino al dono totale di sé. Non sono i grandi compiti a darci un cuore grande. Occorre un cuore grande per ripartire, per superare la notte e per prendersi cura di chi ci viene affidato. Senza potenza o prepotenza ma con l'umile riconoscimento della propria pochezza che, messa nelle mani di Dio, può fare miracoli per sé e per gli altri.

      Mentre ci prepariamo all'elezione del nuovo Successore di Pietro aumenti la preghiera per quest'uomo di Dio che sarà chiamato ad amare...come Cristo.


      + don Vito Vescovo di Rieti

      Santo del giorno


       04 MAGGIO


       


      SANTA SINDONE


       


      L'Arcidiocesi di Torino celebra ogni anno in data 4 maggio la memoria liturgica della Santa Sindone.


       


      La Sindone è un lenzuolo di lino, tessuto a spina di pesce, delle dimensioni di circa m 4,42 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocifissione. L'immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all'incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo e la probabilità che la Sindone sia autentica è altissima. Certamente la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del Vangelo".

      venerdì 25 aprile 2025

      Santi e Beati


       

      BEATA VERGINE MARIA DEL BUON CONSIGLIO                 

      Il culto rivolto alla Madonna come «madre del buon consiglio» si è diffuso largamente traendo origine dal paese di Genazzano, vicino a Roma, dove a lei è dedicato un celebre santuario. La beata Vergine è giustamente onorata sotto il titolo di “madre del buon consiglio»” ella è la madre di Cristo, che Isaia profeticamente chiamò “Consigliere mirabile” (Is 9, 5); visse tutta la sua vita sotto la guida dello “Spirito del consiglio”, che la “avvolse”; “aderì intimamente all'eterno Consiglio di ricapitolare in Cristo tutte le cose” (Ef 1,10) venne da Dio colmata dei doni dello Spirito Santo, fra i quali emerge “lo spirito della sapienza” (Sap 7.7b). Nel formulario la beata Vergine viene celebrata come madre e maestra che, arricchita del dono del consiglio, con animo colmo di gratitudine annunzia ciò che dice la Sapienza stessa: “A me appartiene il consiglio e la saggezza, mia è la prudenza, mia la fortezza” (Pro 8,14); e questi doni ella volentieri li elargi

      lunedì 21 aprile 2025

      Almanacco Friuli. Meteo Proverbi semi-friulani


      PROVERBI FRIULANI 
      Denant da l'ore no si pò nè nassi nè murī.[8]
      Prima dell'ora (fissata) non si può né nascere né morire.



       🌙☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:06 e tramonta alle ore 20:04

      la Luna sorge alle ore 03:47 e tramonta alle ore 13:19
       12-05-2025
       27-04-2025

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