☀️🌙Sole e Luna
MATER DEI FRIULI messa oggi ---AVVISO AI LETTORI DELLA PAGINA--- Noi siamo un sito religioso amatoriale, non lo facciamo di professione e non siamo dunque dei professionisti, inoltre assolutamente non pensiamo di sostiuirci o prevalere alla chiesa ufficiale... siamo appassionati che mettono semplicemente a conoscenza degli eventi religiosi ed utilizzano la loro passione per fare e dare le informazioni e celebrazioni dal Friuli V.G. senza esagerazioni o la ricerca del "sensazionalismo
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mercoledì 7 maggio 2025
Almanacco Friuli oggi
☀️🌙Sole e Luna
Vangelo e Santo del giorno
Vangelo
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore.
martedì 6 maggio 2025
Almanacco Friuli
☀️🌙Sole e Luna
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:42 e tramonta alle ore 20:23
la Luna sorge alle ore 15:18 e tramonta alle ore 03:42
⚪ 12-05-2025
⚫ 27-05-2025
Vangelo e santo del giorno
lunedì 5 maggio 2025
Almanacco Friuli meteo proverbi semi- friulani
☀️🌙 Sole e Luna
il Sole sorge alle ore 05:44 e tramonta alle ore 20:22
la Luna sorge alle ore 14:12 e tramonta alle ore 03:26
⚪ 12-05-2025
⚫ 27-05-2025
Santo del giorno
06 APRILE
SAN PIETRO DA VERONA
Verona, XII sec.
CENNO BIOGRAFICO. Nato a Verona nel 1205 da genitori eretici, San Pietro martire fu mandato alla Scuola di un maestro dal quale, con le lettere, imparò la verità cattolica, e non solo l'abbracciò malgrado l'opposizione dei genitori, ma entrò nell'Ordine di San Domenico. Compiuti con lode gli studi teologici, ed ordinato Sacerdote, divenne apostolo delle Fede, applicandosi a combattere l'eresia. Gli eretici, per vendicarsi delle conversioni da lui operate, lo fecero assassinare presso Barlassina, sulla strada da Como a Milano, nell'anno 1252. Caduto agonizzante, volle scrivere con il suo sangue il Credo. Il suo corpo si venera nella basilica di Sant'Eustorgio in Milano.
domenica 4 maggio 2025
Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani
☀️🌙Sole e Luna
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:45 e tramonta alle ore 20:20
la Luna sorge alle ore 13:03 e tramonta alle ore 03:06
⚪ 12-05-2025
⚫ 27-05-2025
Santo del giorno
05 MAGGIO
BEATA CATERINA CITTADINI
Villa d'Almè 28 settembre 1801 - Somasca (Bg) il 5 maggio 1857
Nasce a Bergamo il 28 settembre 1801 da genitori da poco giunti in città da Villa d'Almè. A sette anni è già orfana e rimane sola con la sorellina Giuditta di cinque anni. Vengono così accolte nell'orfanotrofio del Conventino. In quell'Istituto Caterina Cittadini si diploma maestra nel 1823. Viene invitata da due cugini sacerdoti, Giovanni ed Antonio Cittadini, a trasferirsi a Calolziocorte e nello stesso anno inizia ad insegnare nella scuola elementare del vicino paese di Somasca di Vercurago, dove apre una scuola gratuita per fanciulle povere, una scuola festiva gratuita, seguita da un educandato e da un orfanotrofio. Alcune delle sue ex allieve rimangono con lei per diventare loro stesse educatrici. Da questo nucleo sorge il nuovo Istituto delle Orsoline di Somasca. A 37 anni, nel 1840, muore la sorella Giuditta, suo più valido sostegno. Caterina scrive le Costituzioni del nuovo Istituto e le presenta al vescovo di Bergamo, Luigi Speranza negli anni 1854-55. Verranno approvate sette mesi dopo la morte di madre Cittadini, il 5 maggio 1857. È beata dal 2001. (Avvenire)
05 MAGGIO
SAN NUNZIO SULPRIZIO
Pescosansonesco, Pescara, 13 aprile 1817 - Napoli, 5 maggio 1836
Nunzio Sulprizio nacque a Pescosansonesco, in provincia di Pescara, il 13 aprile 1817. Fin dalla prima infanzia perse entrambi i genitori; a nove anni, poi, morì anche la nonna materna, Anna Rosaria Del Rosso, che lo aveva cresciuto. A quel punto uno zio lo prese con sé nella sua officina di fabbro ferraio. Ma il lavoro troppo pesante per l'età minò il suo fisico: colpito nel 1831 da una grave malattia ossea, fu ricoverato in ospedale prima a L’Aquila e poi a Napoli. Qui il colonnello Felice Wochinger si prese cura di lui e iniziò a trattarlo come un figlio. Nonostante i dolori terribili, Nunzio affrontò la malattia: la sua capacità di offrire il proprio dolore colpiva chi gli stava vicino. Morì il 5 maggio 1836, a diciannove anni. È stato beatificato da san Paolo VI il 1° dicembre 1963, durante il Concilio Vaticano II. La sua canonizzazione è stata fissata al 14 ottobre 2018. La maggior parte dei suoi resti mortali è venerata nella chiesa di san Domenico Soriano a Napoli, in un’urna sotto l’altare maggiore, ma altre reliquie sono custodite nel santuario a lui dedicato, a Pescosansonesco.
Almacco del giorno friulano
☀️🌙Sole e Luna
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:47 e tramonta alle ore 20:19
la Luna sorge alle ore 11:50 e tramonta alle ore 02:41
⚪ 12-05-2025
⚫ 27-05-2025
🔴 Domenica inizieranno ad affluire sulla regione correnti sud-occidentali progressivamente più umide che anticiperanno un 🔵marcato peggioramento del tempo per la giornata di lunedì. 🔵Nei giorni seguenti il tempo resterà instabile a causa della persistenza di aria fredda in quota.
Proverbio Friulano
🔴Gialine viere fās bon brūt.[25]🔴
🇮🇹Gallina vecchia fa buon brodo.
Vangelo del giorno
Buongiorno e buona Domenica ❤️ Terza di Pasqua 🔥
Mi ami tu più di costoro?
Il Signore è risorto, alleluia!
Si è veramente risorto, alleluia!
Preghiamo per il Conclave:
Vieni Santo Spirito.
Vieni per Maria.
Diretta facebook
Ore 11,00 Santo Rosario
Ore 11,30 Santa Messa
Venerdì 25 aprile 2025
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-14)
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
COMMENTO
Dal Vescovo Vito 💛
Gesù si manifesta ancora sulle rive del lago di Tiberiade, in mezzo ad una comunità "spatriata". Continua a prendersi cura di loro. Si rende presente nei loro fallimenti e nelle loro reti vuote. Con Lui arriva l'alba. Sempre. Con Lui la notte diviene giorno. Una parola nuova invita all'obbedienza. E il miracolo non sono tanto le reti colme di pesci, ma il cuore disposto a ricominciare, la vita pronta a fidarsi di nuovo. Quella fiducia è vincente. Li invita a mangiare, non solo per aiutarli a constatare che lui non è un fantasma ma perché Egli continua nel tempo l'opera di cura e di premura nei confronti dei Suoi. E poi si avvicina a Pietro e gli fa l'interrogazione dell'amore. Non chiede al primo Papa le sue capacità manageriali-organizzative. Deve affidare le pecore e gli agnelli. Appartengono a Lui. Lui solo è il buon pastore. E lo interroga sull'amore per evitare che nessuno sia mai un mestierante con le Sue pecore. "Mi ami più di tutti?"
E il primo dei discepoli ama, ma il suo amore conosce anche il tradimento e il rinnegamento. Non è forte, totale, pieno. "Ti voglio bene", gli risponde trepidante. Pietro riconosce di non avere a disposizione un amore folle, come magari avrebbe voluto.
Il Cristo non se ne meraviglia. Sembra dirgli: ok, ora prendi questo amore per me e fallo crescere. E gli ridice, in quel momento, la prima parola detta anni prima: "Seguimi".
Imbarazzante, ma vero. Meglio la verità.
Seguimi! Non smettere di venirmi dietro. Potrai stare davanti solo rimanendo dietro (a me). Lasciati ancora attrarre. E per Pietro pascere le pecore di Cristo equivarrà a soffrire per esse, fino al dono totale di sé. Non sono i grandi compiti a darci un cuore grande. Occorre un cuore grande per ripartire, per superare la notte e per prendersi cura di chi ci viene affidato. Senza potenza o prepotenza ma con l'umile riconoscimento della propria pochezza che, messa nelle mani di Dio, può fare miracoli per sé e per gli altri.
Mentre ci prepariamo all'elezione del nuovo Successore di Pietro aumenti la preghiera per quest'uomo di Dio che sarà chiamato ad amare...come Cristo.
+ don Vito Vescovo di Rieti
Santo del giorno
04 MAGGIO
SANTA SINDONE
L'Arcidiocesi di Torino celebra ogni anno in data 4 maggio la memoria liturgica della Santa Sindone.
La Sindone è un lenzuolo di lino, tessuto a spina di pesce, delle dimensioni di circa m 4,42 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocifissione. L'immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all'incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo e la probabilità che la Sindone sia autentica è altissima. Certamente la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del Vangelo".
DIRETTA MATER DEI WEB TV
Mondo d'amore Il Santo del giorno
SAN BONAVENTURA vescovo dottore della Chiesa San Bonaventura si chiamava Giovanni di Fidanza e nacque a Bagnoregio, ...

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