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MATER DEI FRIULI messa oggi ---AVVISO AI LETTORI DELLA PAGINA--- Noi siamo un sito religioso amatoriale, non lo facciamo di professione e non siamo dunque dei professionisti, inoltre assolutamente non pensiamo di sostiuirci o prevalere alla chiesa ufficiale... siamo appassionati che mettono semplicemente a conoscenza degli eventi religiosi ed utilizzano la loro passione per fare e dare le informazioni e celebrazioni dal Friuli V.G. senza esagerazioni o la ricerca del "sensazionalismo
Vergine di Kibeho –
Africa
È la prima apparizione della
Vergine Maria in Africa
approvata dalla Chiesa.
La Vergine Maria è apparsa il 28
novembre 1981 nella zona più
povera del Ruanda, a Kibeho, a
tre veggenti e ha avvertito della
mattanza che sarebbe avvenuta
pochi anni dopo in Ruanda.
Ha esortato alla preghiera
instancabile, al digiuno, al
pentimento e alla conversione, è
stata una chiamata non solo per l'Africa, ma per il mondo intero.
🕊️Novena alla Regina della Pace 🕊️
...👇🔴👇
🌐Click video in Foto / picture🔷
Novena Regina della Pace III° GIORNO
La meraviglia del Santo Rosario sulla collina delle apparizioni a Medjugorje. 🇪🇦🇮🇹🇩🇪🇦🇩 I misteri recitati dai pellegrini in tutte le lingue del mondo ❤️ andateci andateci ,❤️
🇪🇦Novena Reina de la Paz DÍA III
La maravilla del Santo Rosario en la colina de las apariciones en Medjugorje. 🇪🇦🇮🇹🇩🇪🇦🇩 Los misterios recitados por los peregrinos en todos los idiomas del mundo ❤️ vayan allí, vayan allí, ❤️
🇬🇧Novena Queen of Peace III° DAY
The wonder of the Holy Rosary on the hill of the apparitions in Medjugorje. 🇪🇦🇮🇹🇩🇪🇦🇩 The mysteries recited by pilgrims in all the languages of the world ❤️ go there go there,❤️
🇧🇷Novena Rainha da Paz III° DIA
A maravilha do Santo Rosário na colina das aparições em Medjugorje. 🇪🇦🇮🇹🇩🇪🇦🇩 Os mistérios recitados pelos peregrinos em todas as línguas do mundo ❤️ vá lá, vá lá,❤️
🇵🇱Nowenna do Królowej Pokoju III° DZIEŃ
Cud Różańca Świętego na wzgórzu objawień w Medjugorju. 🇪🇦🇮🇹🇩🇪🇦🇩 Tajemnice odmawiane przez pielgrzymów we wszystkich językach świata ❤️ idź tam idź tam,❤️
Molte persone mi chiamano e mi chiedono cosa sta succedendo a Medjugorje!?
E’ la prima volta in 43 anni che la Madonna ci chiama con tanta urgenza a salire sul Podbrdo per 9 giorni per pregare per la pace e che la Madonna sarà con noi attraverso un’apparizione straordinaria che la veggente Marja avrà ogni sera durante questi 9 giorni.
Non conosco naturalmente le motivazioni della Madonna, ma credo sia un invito alla preghiera che non possiamo e non dobbiamo disattendere.
Forse ci siamo addormentati un po’ ed abbiamo bisogno di essere svegliati, forse le apparizioni finiranno,. forse possiamo evitare una nuova guerra con la preghiera... non lo sappiamo ora, ma chi può vada sul Podbrdo e chi non può venire a Medjugorje si unisca in preghiera nelle proprie case in questi 9 giorni dalle ore 22 alle ore 23,30 .
...sempre uniti in preghiera…
🔷Il video di oggi clicca qui 🎯
🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨
SANTI QUIRICO E GIULITTA
16 Giugno
Quirico e Giulitta, furono martiri del IV secolo. Quirico era un piccolo bambino, di circa tre anni, e sua madre, una matrona di stirpe regale, di Iconio (Konya) in Licaonia, regione centrale dell'attuale Turchia.
Allo scoppio violento della persecuzione di Diocleziano si diffondeva la caccia ai cristiani, voluta dal governatore Domiziano. Giulitta, rimasta vedova e pensando verosimilmente alla salvezza del suo bambino più che a se stessa, lasciò la sua città e i suoi averi, per scendere insieme con due ancelle verso Seleucia, nell'Isauria.
Anche qui, il governatore romano, Alessandro, mostrava di eseguire con ferocia gli ordini di persecuzione degli editti imperiali. Giulitta ritenne quindi prudente proseguire per Tarso, nella Cilicia. Ma subito la condotta e gli atteggiamenti di Giulitta furono notati e venne così denunciata come cristiana.
Proprio in quegli stessi giorni il governatore dell'Isauria, Alessandro, aveva ricevuto l'incarico speciale di recarsi a Tarso, per fare eseguire anche colà gli editti imperiali per cause sconosciute.
Giulitta, la cui reputazione era già nota ad Alessandro, venne per suo ordine raggiunta e tratta in arresto. Ella, non volendo separarsi dal suo bambino, si lasciò condurre davanti all'implacabile governatore, tenendosi in braccio il piccolo Quirico. Alla vista dei gendarmi le ancelle se ne fuggirono spaventate osservando da lontano la sorte della povera Giuditta.
Alessandro interrogò a lungo la donna ma ne ottiene una sola risposta: 'Io sono cristiana'. Le venne così imposto di fare un sacrificio agli dèi ma Giulitta si rifiuta. Alessandro ne fu talmente irritato, che, le fece strappar dalle braccia il figliuolo e la mise alla tortura.
Narra la tradizione che il tenero Quirico, sentendo la madre che in mezzo ai tormenti gridava 'Io sono cristiana', ripeteva anch'egli: 'Io sono cristiano'.
Nel frattempo, il governatore Alessandro, fatto togliere il fanciullo alla madre, lo teneva sulle sue ginocchia. Ma, per quanti sforzi facesse il governatore per distogliere gli occhi del fanciullo dal guardar la madre, il piccolo continuava a tenere gli occhi rivolti verso di lei ed a gridare 'Io sono cristiano'.
Alessandro, attratto anche dall'avvenenza del fanciullo, gli faceva carezze e se lo accostò per baciarlo; ma il fanciullo lo respingeva ripetutamente e assecondando i movimenti naturali e propri della sua età, si sforzava di sottrarglisi.
Finché il governatore, adirato e fuori di sé, per un impeto di brutalità, prese per un piede il piccolo Quirico, e, dall'alto della gradinata marmorea su cui stava il suo seggio, lo scagliò furente al suolo, dinanzi agli occhi della madre.
Urtando sui gradini del tribunale, la vittima innocente si sfracellò il capo, e tutto il pavimento all'intorno fu bagnato del suo sangue. La madre, Giulitta, pure impietrita dal dolore, davanti al frutto del suo amore sfracellato per terra sui gradini dello spietato governatore, ferma nella fede e resa per grazia divina superiore, riuscì, davanti a quello straziante e raccapricciante spettacolo, a ringraziare tra le lacrime il Signore per aver preso l'anima del figlio nella gloria del Paradiso.
Poi anch'essa, scorticata e coperta di pece bollente, fu condannata alla decapitazione e il suo corpo fu gettato fuori città con quello del suo figliolo.
L'indomani le due ancelle, rilevarono i due corpi durante la notte e li seppellirono. Quando, con l'impero di Costantino, giunse anche per i Cristiani la pace e la sicurezza, una delle ancelle, che era sopravvissuta, poté indicare ai fedeli di Tarso il luogo dove erano state raccolte le spoglie del piccolo Quirico e di Giulitta ed ebbe così inizio, con l'affermarsi della popolarità della loro storia, la tenera devozione per i due Santi Martiri.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Asia Minore, commemorazione dei santi Quirico e Giulitta, martiri.
S. ANTONIO DA PADOVA E I FRATI MINORI A GEMONA. UNA PRESENZA CHE SI PROTRAE DA OLTRE SETTE SECOLI
I frati Minori si trovano a Gemona del Friuli da prima del 1227, anno in cui è accertata la presenza anche di S. Antonio di Padova
Egli fece edificare una cappella (i cui ruderi sono ancora visibili) in onore della B. Vergine Maria. S. Antonio si fermò a Gemona per alcuni mesi, predicando e compiendo miracoli, lasciando nella popolazione una profonda convinzione della sua santità.
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S. Antonio si fermò a Gemona per alcuni mesi, predicando e compiendo miracoli, lasciando nella popolazione una profonda convinzione della sua santità.
Non è insignificante il fatto che proprio a Gemona sia sorta la prima chiesa del mondo dedicata a S. Antonio, consacrata nel 1248. Nel corso dei secoli, questa chiesa venne ampliata, ristrutturata, arricchita d’opere d’arte e…distrutta dal terremoto del 1976.
Sulla sua area è sorto l’attuale santuario, in stile moderno, adeguato alle attuali esigenze liturgiche, funzionale e gradito, sembra, pure a S. Antonio, che dalla nuova sede continua a distribuire grazie con la generosità di sempre, come attestano i tanti devoti che vi accorrono e i numerosi ex voto che ricoprono ampiamente gli ampi spazi loro riservati. Nei voluminosi vani della cripta è allestita una preziosa pinacoteca d’opere d’arte antiche. I frati – se si eccettuano i periodi delle soppressioni degli istituti religiosi – sono sempre rimasti sul luogo, attenti e dediti alle esigenze pastorali della popolazione e fedeli custodi del Santuario.
Tra i numerosi frati illustri che dimorarono in questo convento, imponendosi alla stima e alla ammirazione di tutti, ricordiamo solamente:
S. Govanni da Capestrano, abile diplomatico, valente stratega, uno dei principali artefici della vittoria delle forze cristiane contro i turchi, a Belgrado. Soggiornò a Gemona nel maggio del 1451 e vi operò alcuni miracoli.
Il servo di Dio P. Gregorio Fioravanti (1860-1894)che fece il ‘miracolo’ di fondare 8assieme alla duchessa Laura de Bauffremont) e orientare sapientemente l’istituto delle Suore Francescane Missionarie del S. Cuore, sotto a qualche centinaio di metri dal Santuario, ed ora fiorente in tutto il mondo.
Attualmente l’attività dei frati privilegia particolarmente l’accoglienza di quanti desiderano accostarsi al sacramento della riconciliazione e la proprietà e il decoro della liturgia. Con particolare solennità viene celebrata, il 13 giugno di ogni anno, la festa patronale, che si conclude con la processione con la statua di S. Antonio con gran partecipazione di popolo di Dio, le autorità per le principali vie della città. Un bollettino trimestrale, gradito ed anche apprezzato, mantiene i contatti con gli amici e devoti del Santo, in Italia e all’estero. Alla cura dei frati è affidata anche la cura e l’animazione spirituale del Cimitero Cittadino.
Vangelo
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
Mt 10,7-13
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Parola del Signore.