domenica 3 agosto 2025

Antonello Iapicca


 "Aspirate ad essere santi, niente di meno".


Papa Leone arriva al cuore di ogni giovane, di ogni uomo, creato ad immagine e somiglianza del Santo, felice e realizzato solo se santo. Niente di meno, niente.

Il Santo del giorno 3 agosto


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’ASPRENO DI NAPOLI

3 Agosto


Aspreno nacque nel primo secolo a Napoli, della sua vita si hanno poche notizie. Si narra che San Pietro dopo aver fondato la Chiesa d’Antiochia si mise in viaggio per Roma e nel mezzo incontrò una vecchietta di nome Santa Candida La Vecchia, la quale promise di adorare il Signore se fosse guarita dal suo male.


Pietro invocando la forza del Signore Dio pregò per la donna che guarì in breve tempo, ella grazie alla prodigiosa guarigione, decise di presentare a San Pietro Aspreno un suo amico malato per poter ricevere la medesima grazia. Così Pietro riuscì a guarire anche Asperno decidendo poi di battezzarlo.


A guarigione avvenuta Aspreno si convertì e quando Pietro dovette lasciare Napoli per Roma consacrò l'uomo vescovo poiché nel frattempo la comunità cristiana era divenuta ampia e necessitava di un pastore. Aspreno fece costruire un edificio di culto, Santa Maria del Principio, dove poi sarebbe sorta la Basilica di Santa Restituta e quindi il Duomo di Napoli.


Aspreno fu il primo vescovo di Napoli e secondo il Calendario Marmoreo di Napoli, un'antica stele in cui ci sono i nomi dei vescovi di Napoli sino al IX secolo, la sua guida pastorale durò circa 23 anni. La sua vita si svolse sotto gli imperatori Traiano e Adriano. Fu particolarmente ricolmo d'amore verso i poveri e si dimostrò sempre disponibile verso qualsiasi persona al di là del ceto e della condizione sociale, il suo speciale carisma fece accrescere la comunità cristiana napoletana.


Secondo la tradizione Sant’Aspreno guariva in modo miracoloso le persone dal mal di testa e per questo è invocato contro l’emicrania.


Fu il primo patrono di Napoli, dal 1673 è venerato come secondo patrono della città.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, sant’Asprenato, primo vescovo della città.



venerdì 1 agosto 2025

Santo del giorno


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’EUSEBIO DI VERCELLI

2 Agosto


Nacque a Cagliari da famiglia benestante e cristiana. Il padre, di cui non si sa il nome, morì martire. La madre, di nome Restituta, fu una santa donna, e l'unica sorella, Eusebia, coronò la vita col martirio.


La sua educazione, più che a Cagliari, la ricevette in Roma, dove si recò all'età di quindici anni in compagnia della sorella. Qui venne istruito nella religione cristiana, specialmente nelle Sacre Scritture. Spessissimo si portava presso le tombe dei martiri per venerarne le reliquie e pregare. Questo influì non poco sul suo animo, che, infiammato dallo spirito del Signore, decise di dedicarsi totalmente all'apostolato tra i pagani. Si preparò quindi convenientemente con lo studio, e, nell'anno 335, venne ordinato sacerdote.


Ma la pietà e la erudizione del Santo non potevano sfuggire al Papa Giulio, che lo ordinò vescovo e lo mandò a reggere la diocesi di Vercelli.


Intanto in Oriente l'eresia di Ario si estendeva, e non tardò a penetrare anche in Italia e persino a Roma, nel centro del Cristianesimo. Quivi gli ariani, protetti dall'imperatore Costanzo, si impossessarono delle chiese. In tale frangente Eusebio, richiamato dal Papa, si portò sollecitamente a Roma, dove, trovando la chiesa di Santa Maria Maggiore già invasa dagli ariani, si presentò alle porte per prenderne possesso, ma essi gliele chiusero in faccia. Il santo Vescovo però non si sgomentò. Radunati i fedeli, li invitò a pregare ed a confidare nel Signore. Pochi giorni dopo andò processionalmente verso la chiesa con grande seguito di popolo, e, percossa leggermente la porta con il pastorale, subito si spezzarono i catenacci ed i battenti si aprirono. Atterriti da questo fatto gli ariani fuggirono, lasciando libero ingresso al santo Vescovo.


Scacciati dal centro dell'Italia, i nemici della fede non si rassegnarono, ma presero a spargere le loro false dottrine nell'Italia settentrionale; per questo il Papa Liberio dovette radunare a Milano un concilio e invitò Eusebio a parteciparvi. Saputo il Santo che si trattava di deporre e condannare Ario, acceso da divino zelo, non esitò: la sola sua presenza bastò a gettare la confusione tra gli eretici, e così la Chiesa d'Italia venne salvata.


Ma gli ariani giurarono vendetta contro il vescovo Eusebio e protetti dall'imperatore lo fecero relegare a Scitopoli nella Tebaide, coll'intento di farlo morire di fame. Ebbe invece abbondanti soccorsi dall'Italia, specialmente dai suoi fedeli di Vercelli, per cui scampò dalla morte. Infuriati maggiormente per questa protezione, i nemici, caricandolo di ingiurie, lo trascinarono in una oscura prigione. Eusebio non volle ricevere nessun cibo dalle mani di questi sacrileghi, e scrisse una protesta in questi termini: Io Eusebio, servo di Dio, lascio il mio corpo nelle mani dei miei persecutori, ma riserbo l'anima mia al mio Dio, Padre e Figliuolo e Spirito Santo.


La sua morte avvenne in esilio nell'anno 371, ed il suo corpo è ancora venerato nella cattedrale di Vercelli.


PRATICA. Siamo pronti a difendere la nostra fede anche in pubblico.


PREGHIERA. Aiutaci, o Signore, per i suoi meriti, onde possiamo a lui unirci nella lotta contro il male su questa terra e nella gloria in cielo.



Il Santo del giorno


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’ALFONSO MARIA DE’ LIGUORI

1 Agosto


Nacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De' Liguori. Ricevette dai suoi buoni genitori un'educazione santa ed energica, a cui il piccolo Alfonso non mancò di corrispondere, conservando per tutta la vita una predilezione speciale e un vivo sentimento di riconoscenza verso sua madre.


Con uno studio accurato ed indefesso ottenne la laurea di avvocato a soli sedici anni. Dopo avere esercitato con brillante successo la sua professione per parecchi anni, per un errore commesso involontariamente nel trattare mia causa in tribunale rimase talmente scosso, che decise di abbandonare il mondo per seguire la voce di Dio che lo chiamava al sacerdozio. Tale cambiamento non era facile; numerose difficoltà gli si paravano innanzi: era nobile, di ottime qualità, abile nella professione, amava con grande affetto la sua famiglia ed era da loro riamato; ma egli rimase immobile nel suo proposito.


Divenuto sacerdote, si esercitò nella predicazione popolare e nell'insegnamento del catechismo. A tutti rivolgeva la sua parola semplice, caritatevole, senza ricercatezza, e per predicare il Vangelo ai poveri, fondò la congregazione religiosa dei Redentoristi.


Fu autore di molteplici opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima "Tu scendi dalle stelle", derivato come versione in italiano dall'originale "Quanno nascette Ninno"


Nel 1762, a 66 anni, fu eletto vescovo di S. Agata dei Goti. Esercitò l'episcopato con grande zelo, facendo di tutto per estirpare il male e salvare le anime. Dopo tredici anni, colpito da gravi malattie, domandò ed ottenne di essere esonerato dall'episcopato e ritornare nel suo istituto. Ebbe a sopportare terribili prove anche nella vecchiaia. Morì il 1° agosto del 1787 alla veneranda età di 91 anni.


Illustre per virtù e miracoli, il Sommo Pontefice Gregorio XVI lo annoverò nel catalogo dei Santi; e Pio IX lo dichiarò Dottore della Chiesa universale.


Fra le continue occupazioni della sua vita sacerdotale ed episcopale, trovò modo di scrivere numerosissime ed importanti opere, fra le quali è celebre la Teologia Morale in diversi volumi. Altre opere meno importanti sono: Verità della fede, Vittoria dei Martiri, Trionfi della Chiesa. In quasi tutti gli scritti si prefisse lo scopo di difendere l'infallibilità pontificia e la Verginità di Maria, onde ebbe il merito d'aver preparato la definizione e la propagazione di questi due dogmi, che avvenne circa un secolo dopo per opera di Pio IX. Molto popolari e utili alle anime sono: Il gran mezzo della preghiera, Le visite al SS. Sacramento, Le glorie di Maria, L'apparecchio alla morte, La via della salute.


PRATICA. Crediamo all'onnipotente intercessione di Maria; chi è devoto di Maria, si salva; chi è molto devoto di Maria, si fa santo.


PREGHIERA. O Dio, che per mezzo del tuo beato confessore e vescovo Alfonso Maria, acceso dello zelo delle anime, dotasti la tua Chiesa di una nuova famiglia religiosa, ti preghiamo che ammaestrati dai suoi salutari insegnamenti e corroborati dai suoi esempi possiamo giungere felicemente a te.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà.



Vangelo del giorno


 Vangelo


Non è costui il figlio del falegname? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?


Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 13,54-58


In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.


Parola del Signore.

mercoledì 30 luglio 2025

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Il santo del giorno


 Buongiorno e buon giovedì! Oggi 31 luglio la Chiesa festeggia Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote fondatore della Compagnia di Gesù; San Giustino de Jacobis, della Congregazione della missione, vescovo in Abissinia.


Per approfondire:

https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/07/31/sant-ignazio-di-loyola--sacerdote--fondatore-della-compagnia-di-.html


martedì 29 luglio 2025

Santo del giorno. San Leopoldo Mandic


 Santo del giorno


San Leopoldo da Castelnuovo

30 luglio 


Questo apostolo della confessione nacque il 12 maggio 1866, da Pietro Mandic e Carla Zarevic a Castelnuovo, all’ingresso delle Bocche di Càttaro in Dalmazia, ultimo di 12 figli e fu battezzato col nome di Adeodato (Bogdan), che poi da religioso avrebbe cambiato in quello di Leopoldo. Fin da piccolo dimostrò un grande amore alla preghiera, praticata anche nella solitudine della sua stanzetta. Entrato a Udine fra i Cappuccini nel 1882, divenne ben presto un modello per disciplina, applicazione allo studio e mortificazione. Emessi i voti, fu mandato a studiare filosofia a Padova nel 1885 e teologia a Venezia dove, nel 1890, fu ordinato sacerdote. Sua grande aspirazione era da sempre quella di dedicarsi alla missione tra i “fratelli separati” da Roma, e pensava di potersi recare in mezzo a loro, ma quando i superiori gli fissarono definitivamente la residenza a Padova, egli comprese la natura del suo compito ed esclamò: «Da qui in avanti ogni anima che chiederà il mio ministero sarà il mio Oriente». Per ritorno di questi fratelli separati offrì comunque a Dio le fatiche del suo apostolato, le sue preghiere, le sue penitenze, le sue sofferenze atroci sia fisiche che spirituali. Per quarant’anni, dal primo mattino al tardo pomeriggio se ne stette rinchiuso nel confessionale ricevendo ogni sorta di persone: era un accorrere continuo a lui di sacerdoti, di intellettuali, di gente umile che chiedeva perdono a Dio, consiglio e conforto alle proprie pene. Numerose grazie e guarigioni prodigiose furono attribuite alla sua preghiera. Prima di morire aveva profetizzato che il suo convento sarebbe stato demolito da un bombardamento, ma non sarebbe stata distrutta la sua celletta-confessionale; e avvenne proprio così: oggi questa celletta è meta ininterrotta di pellegrinaggi dall’Italia e dall’estero. La morte lo colse a Padova il 30 luglio 1942. Beatificato da Paolo VI nel 1976, fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 15 ottobre 1983.

lunedì 28 luglio 2025

Il santo del giorno 29 luglio


 

SANTA MARTA di BETANIA amici del Signore                                 

Marta, che vuol dire “signora”, era la sorella di Maria e di Lazzaro di Betania, un villaggio vicino Gerusalemme. Gesù amava sostare nella loro casa durante la sua predicazione in Giudea. A Marta era affidata la cura delle faccende domestiche. Ella mostrava ogni impegno per servire bene Gesù, mentre la sorella Maria preferiva stare quieta in ascolto delle parole del Maestro. Marta muove a Maria che non aiuta nelle faccende, un rimprovero: “Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti” (Lc 10,40). Gesù le risponde con amabilità: “Marta, Marta, tu t'inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta” (Lc 10,41). Di lei ricordiamo, ancora, il drammatico episodio della risurrezione di Lazzaro: qui la donna domanda a Gesù, giunto per la notizia della morte dell’amico, il miracolo con una semplice e stupenda professione di fede nella onnipotenza del Salvatore, nella risurrezione dei morti e nella divinità di Cristo. Quando Gesù tornerà a trovarli sarà sempre Marta a occuparsi del banchetto e di ogni faccenda. La lezione del Maestro riguardava il suo eccessivo affanno per le cose materiali a scapito della vita interiore. Grazie a questa santa tanto impegnata nelle faccende domestiche e nel servire bene, l’incompreso mestiere delle massaie è stato riscattato.

domenica 27 luglio 2025

Meteo di legno carnico Friuli 27/07




Meteo di legno 27 luglio  

Meteo di legno 27;luglio ecosostenibile 🟡🤣

🌡️Finalmente temperature molto gradevoli 🟡 al mattino

 🎯Sembra fino al 29 luglio ,luna calante 🔴🔴🔔ATTTENZIONE 

Da domenica ancora rischio pioggia temporali Forti da pomeriggio 🎯 e fresco in friuli causa vortice nord atlantico 🆕Questa settimana lotta tra bassa pressione europea e anticiclone africano , che sparirà per almeno 10 giorni


🎯🔴 oggi zero termico a 3.000 MT. 😱

H 6:30 temp. + 16,8

Barometro in Abete/betulla : oggi pressione 1.008Hpa 🔴 umidità 51% - , temperatura da +14,8.delle h 5,30 a + 24 alle 14,30 caldo secco/,umido

Il cane 🐶 ....oggi ne ha fatta tanta 🔴, comunque gode e cacca al fresco 💩 🚂🚋 particolarmente soddisfatto 🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡

Mejo alcool giusta misura 🎯 con questo fresco aumenta di 4 birra rossa Castello e 1/2 🍻 🌞 più mezzo di Merlot

sabato 26 luglio 2025

Santo del giorno


 

✨🙏❤️ Giustamente questo papa è considerato il martello del nestorianesimo, un’eresia che sosteneva esservi in Cristo due persone. Celestino nacque in Campania nella seconda metà del secolo IV. Pare che fosse imparentato con la famiglia dell’imperatore Valentiniano III. Eletto diacono della Chiesa di Roma, fin dal 390 fu in relazione con S. Agostino di Ippona. Alla morte di papa Bonifacio I, nel 422, fu concordemente chiamato a succedergli, ed egli cominciò subito a battersi con grande zelo per la restaurazione dottrinale e disciplinare della Chiesa. Con la sua vigorosa azione riuscì a cacciare i capi pelagiani – che negavano il peccato originale e la gravità delle sue conseguenze - dall’Europa e a combatterli fino in Gran Bretagna, mandandovi in missione S. Germano vescovo di Auxerre, e in Irlanda. Non minore energia dimostrò contro l’eresia del patriarca di Costantinopoli Nestorio, il quale ammetteva in Gesù due soggetti, il divino e l’umano, uniti tra loro solo moralmente, non ipostaticamente: di conseguenza, la Madonna non sarebbe Madre di Dio. Il Papa voleva chiedere consiglio a S. Agostino, ma per la guerra vandalica non lo poté raggiungere e si rivolse a Cassiano di Marsiglia, che non tardò a dichiararsi contrario alle idee nestoriane, come pure fece successivamente il patriarca di Alessandria S.Cirillo, il quale convinse Celestino a riunire a Roma un sinodo nel 430, che condannò gli errori di Nestorio e gli impose di ritrattare formalmente per iscritto entro dieci giorni, pena la deposizione. Fu però fu necessario, per volontà dell’imperatore Teodosio II, convocare un concilio a Efeso nel 431, che confermò la condanna. Ma il concilio non mise fine alle polemiche, perché i nestoriani erano ancora pronti a soffiare sul fuoco. Celestino morì il 27 luglio del 432. Prima di spirare, per quanto sia difficile determinare questa cronologia, egli mandò S. Patrizio nell’Irlanda e nella Scozia il primo vescovo, Palladio.

Famiglia Cristiana ✨🙏❤️

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