sabato 4 ottobre 2025

🕊️✝️🌈IL SANTO DEL GIORNO 💗Preghiere del mattino diretta Friuli TV


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANTA MARIA FAUSTINA KOWALSKA

5 Ottobre


Elena Kowalska è conterranea di Giovanni Paolo II che l'ha elevata agli onori degli altari nell'anno 2000. Era nata a Giogowiec nel distretto di Turek, provincia di Lodz, il 25 agosto 1905. Le difficili condizioni economiche e sociali provocate dalla Prima guerra mondiale, che avevano messo in ginocchio molte famiglie polacche, compresa la sua, non consentirono a Elena, che pure era di intelligenza vivace, di andare oltre le prime tre classi della scuola elementare. Per contribuire a far quadrare in qualche modo il bilancio familiare, andò a lavorare come domestica in una casa di buona famiglia.


Ma mentre lavava piatti e tirava a cera i lindi pavimenti dei suoi signori, pensava ad altro. Nel suo cuore era germogliato il desiderio di abbracciare la vita religiosa, non certo per sottrarsi alla fatica del lavoro, ma per vivere in modo più profondo e radicale la vocazione cristiana. Incontrò subito l'opposizione dei genitori che con la sua entrata in convento avrebbero perso un'indispensabile fonte di guadagno. La risolutezza di Elena ebbe però la meglio sull'opposizione dei genitori e nel 1924 poteva chiedere finalmente di essere accolta nella Congregazione della beata Vergine Maria della misericordia.


Era consuetudine che ogni aspirante alla vita religiosa portasse con sé, nel momento dell'ammissione, una congrua dote, perché i conventi, essendo poveri, non erano in grado di provvedere al corredo delle aspiranti.


Ma neppure la famiglia di Elena poteva farlo, per cui la giovane dovette lavorare sodo ancora un anno per mettere insieme almeno l'indispensabile. Non le venne invece chiesta la dote vera e propria, che avrebbe richiesto ben più di un anno di lavoro. Aveva vent'anni quando venne ammessa al postulantato, e poi (1926) al noviziato come suora conversa, addetta cioè al servizio della comunità.


Come avviene in altri ordini o congregazioni religiose, con l'occasione cambiò il nome di Elena con quello di Maria Faustina: era un modo per segnare il distacco dalla vita precedente e l'inizio di un nuovo modo di stare con il Signore e con gli altri.


Due anni dopo emise i voti temporanei e nel 1933 quelli definitivi, nel suggestivo rito della professione perpetua.


Per tredici anni suor Faustina lavorò in quasi tutte le case della provincia, che erano allora dieci, occupandosi dei mestieri più umili: la cucina, il giardino e la portineria. Eseguiva sempre con molta fedeltà quanto richiestole, e con gioia, illuminando ogni atto con la luce della sua spiritualità, molto intensa, costellata da slanci mistici dei quali erano a conoscenza solo i suoi direttori spirituali e le superiore.


Nel 1934, obbedendo all'indicazione del suo direttore spirituale, cominciò a scrivere un diario personale che intitolò La divina misericordia nell'anima mia, e che è un resoconto particolareggiato di rivelazioni e di esperienze mistiche.


Nel 1935 Faustina ricette una rivelazione privata da Gesù nella quale le avrebbe richiesto una particolare forma di preghiera detta Coroncina alla Divina Misericordia. Secondo suor Faustina, particolari grazie sarebbero state concesse a chi avrebbe recitato questa preghiera:


La mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina. Per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno. I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di salvezza; anche se si trattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia della mia infinita misericordia. Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina, si placa l’ira di Dio e l’imperscrutabile misericordia avvolge l’anima.


La Coroncina della Divina Misericordia

1. Si inizia recitando, dopo il segno della croce, un Padre nostro, un Ave Maria e il Credo.

2. Sui 5 (cinque) grani del Padre Nostro, ovvero i grani maggiori del Santo Rosario si dice: «Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.»

3. Sui 50 (cinquanta) grani minori si dice: «Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.»

4. Al termine si dice per tre volte: «Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.»

5. La preghiera termina con la seguente invocazione: «O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!»; ed infine nuovamente il segno della croce.

Suor Faustina viene ricordata anche come l'apostola della devozione a Gesù misericordioso. Una pia pratica che, radicatasi in Polonia grazie al suo zelo, si estese, a partire dai primi anni Quaranta, anche fuori dai confini polacchi per abbracciare tutto il mondo. Con tale pratica si diffuse anche la conoscenza di colei che ne aveva fatto il centro della propria spiritualità.


Il 5 ottobre 1938 suor Faustina tornava alla casa del Padre. Morì nel convento di Lagiewniki nei pressi di Cracovia, offrendosi alla misericordia divina come vittima per la conversione dei peccatori...Venne sepolta nel cimitero della congregazione. Quando fu avviato il processo informativo per verificare l'eroicità delle sue virtù, le sue spoglie vennero trasferite nella cappella della congregazione, diventata subito cuore della devozione di molti fedeli che si affidano alla sua intercessione per ottenere conforto dell'anima e sollievo nelle malattie.


È stata proclamata beata il 18 aprile 1993 e santa nel 2000, anno del Giubileo, da Giovanni Paolo II.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Cracovia in Polonia, santa Maria Faustina (Elena) Kowalska, vergine delle Suore della Beata Maria Vergine della Misericordia, che si adoperò molto per manifestare il mistero della divina misericordia.


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✝️🕊️VANGELO DEL.GIORNO e diretta Live Preghiere del mattino


 Buona Domenica 5 ottobre; il #Vangelo di oggi secondo Luca 17, 5-10

letto e commentato da mons. Mario Masina parroco di Sirmione del Garda

https://www.lachiesa.it/calendario/20251005.html


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.

Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?

Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».


Parola del Signore

giovedì 2 ottobre 2025

🕊️🇮🇹🌿Santo del giorno


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN DIONIGI L’AREOPAGITA

3 Ottobre


Nacque nella città di Atene, da nobile e ricca famiglia pagana, verso l'anno ottavo dell'era volgare.


Dotato dalla natura d'un ingegno sveglio, si diede agli studi frequentando i più celebri maestri d'Atene. Ma poiché amava lo studio dell'astronomia, si recò in Egitto, trovandosi quivi i maestri più famosi in tal materia.


Secondo quel che narrano gli Evangelisti, alla morte di Nostro Signore sulla croce il sole si oscurò e le tenebre coprirono tutta la terra; Dionigi si trovava allora nella città di Eliopoli: e poiché conosceva bene il corso degli astri, conobbe che quello non era un fenomeno naturale, ma straordinario, e non sapendolo spiegare altrimenti disse: O il Padrone della natura soffre, o il mondo va in rovina.


Ritornato nella città natia, per la grande fama del suo sapere e per la sua nobiltà, fu eletto giudice, e posto tra i sapienti dell'Areopago. Da questa carica gli venne l'appellativo di Areopagita.


Un giorno alcuni di questi giudici incontrarono l'apostolo Paolo che predicava sulla pubblica piazza, ed avendo udito che annunciava un nuovo Dio, invitarono l'Apostolo a recarsi all'Areopago, ove avrebbe esposta la sua dottrina con agio e comodità. Accondiscese Paolo, ed adunati che furono i giudici, mise in opera tutta la sua eloquenza e tutti gli argomenti filosofici, per convincere quei pagani sulla vanità delle loro credenze, e per indurli a credere nell'unico vero Dio, creatore del cielo e della terra. Ma quei superbi sapienti non seppero comprendere la nuova verità e deridendo Paolo sciolsero l'adunanza.


Solo Dionigi, tocco dalla grazia divina, chiamato Paolo in disparte, si fece istruire più minutamente, e poscia battezzare, diventando uno dei discepoli più zelanti dell'Apostolo, tanto che dopo tre anni venne dallo stesso S. Paolo consacrato vescovo d'Atene.


Tutto era da fare: di cristiani non vi erano che quei pochissimi convertiti da S. Paolo. Dionigi si diede tutto alla nuova missione: preghiera, sacrifici, predicazione, opera di persuasione individuale, furono le armi con cui riuscì a stabilire una fiorente comunità di cristiani.


Dopo d'aver governata per molti anni la Chiesa di Atene e guadagnato molte anime a Cristo, lasciò la cura di quelle anime ad un suo discepolo ed egli si recò a Roma per visitare il Papa Clemente. Questi, dopo aver sperimentato il suo zelo, lo mandò ad evangelizzare le province della Gallia. Dionigi si portò a Parigi ove convertì un numero grandissimo di idolatri, abbattendo templi e statue di &i pagani.


Irritati per questo, i sacerdoti delle false divinità ricorsero al prefetto della città, Falcenzo Sifinio, che dopo varie torture lo condannò alla decapitazione.


Condotto fuori della città, attorniato da una turba piangente di fedeli, ricevette la desiderata palma del martirio.


Di lui ci rimangono parecchi scritti che rivelano l'amore e la benevolenza di questo buon padre verso i suoi figli spirituali.


PRATICA. Impariamo ed insegniamo ai nostri familiari le verità religiose.


PREGHIERA. O Dio, che corroborasti in questo giorno colla virtù della costanza il tuo martire e vescovo Dionigi, concedici di disprezzare, a sua imitazione e per tuo amore, le prosperità del mondo, e di non temere nessuna avversità.


MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Dionigi l’areopagita, che si convertì a Cristo annunciato da san Paolo Apostolo davanti all’Areopago e fu costituito primo vescovo di Atene.


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✝️🕊️Vangelo di Oggi ❤️


 

VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,13-16):


In quel tempo, dissi a Gesù: «Ay de ti, Corozaín; ay a te, Betsàida! Se a Tiro e a Sidone hanno compiuto i miracoli avvenuti nei tuoi cari, ci fu un tempo in cui si convertirono, si vestirono e sedettero nella ceniza. Per questo, il giudice sarà condotto più a Tiro e a Sidone che a te. Pensi forse, Cafárnaún, di salire in cielo? Scenderai all'inferno. Chi ascolta me, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi disprezza me, disprezza colui che egli mi ha mandato».


Parola del Signore

Ti Alabamos Signore

3 ottobre Transiti di San Francesco ❤️✝️


 

3 OTTOBRE: TRANSITO SAN FRANCESCO

Era il 3 ottobre del 1226 quando San Francesco ha reso l’anima a Dio, dopo aver condotto una vita di povertà e umiltà in piena conformazione alla vita di Gesù. Prima di morire cantò l’ultima strofa del Cantico delle creature: “Laudato sii, mi Signore, per sora nostra morte corporale, dalla quale nullu homo vivente po’ scappare”.

mercoledì 1 ottobre 2025

Frate Indovino e PROVERBIO DEL GIORNO ❤️


  Il riso abbonda sulla bocca dei cinesi. ...

Il VANGELO di oggi ✝️🕊️


 VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,1-12):


In quel tempo, il Signore stabilì altri settant'anni e li mandò, due a due, in tutti i villaggi e luoghi dove aveva pensato di andare.

E dissero: «Le mie mani sono molte e gli operai sono pochi; pregate, vi prego, che i miei genitori mandino operai alle loro famiglie. Siamo in cammino! Mirad, io comando loro come agnelli in mezzo ai lupi: niente vestiti, niente bisaccia, niente sandali; e non impedite loro di salutare Nadie lungo la strada. Quando entrate in una casa, dite prima: "Pace a questa casa". Se lì c'è gente di pace, riposerete su di loro nella vostra pace; altrimenti, tornerà da voi. Restiamo nella stessa casa, mangiando e bevendo quello che abbiamo, perché l'operaio ha diritto al suo salario. Non muovetevi da casa. Se entrate in un villaggio e li accogliete bene, mangiate ciò che fa il pongan, guarite i malati che si trovano lì e decidete: «È vicino a voi nel regno di Dio». Quando entrate in un villaggio e non li accogliete, uscite in piazza e decidete: «Fino al polpo del vostro villaggio, che ha i nostri avvocati a disposizione, ci agitavamo sopra di voi. In ogni caso, sapete che il regno di Dio è vicino». Io vi dico che quel giorno sarà più facile per Sodoma che per questa città».


Palabra del Señor

Te Alabamos Señor

❤️🕊️🌿Santi Angeli custodi 2 ottobre


 SANTO DEL GIORNO

Oggi, 2 ottobre, la Chiesa cattolica celebra la Memoria dei Santi Angeli Custodi.


Storia

• La devozione agli angeli custodi afferma che Dio affida a ogni persona un angelo per proteggerla e guidarla nel suo cammino verso la salvezza.

• Il fondamento biblico si trova in ambiti come:

• "Manderò un angelo davanti a te per custodirti nel cammino" (Esodo 23,20).

• "I suoi angeli vedono sempre il volto del Padre mio che è nei loro occhi" (Matteo 18:10).

• La festa fu istituita ufficialmente nel 1615 da Papa Paolo V e successivamente estesa a tutta la Chiesa da Clemente X nel 1670.


Preghiera ai Santi Angeli.


“Angelo mio custode, dolce compagno, non abbandonarmi né di notte né di giorno, finché non mi metti in pace e gioia, con tutti i santi, Gesù, Giuseppe e Maria. Amen.”

martedì 30 settembre 2025

🇮🇹🌞✝️Vangelo del giorno 1/10 Di Tele Mater Dei Cristian Friuli TV


 VANGELO DI OGGI


Dal Vangelo secondo Luca (9,57-62):


Mentre Gesù e i suoi discepoli andavano lungo la strada, uno gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada».

Gesù rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».

A un altro disse: «Seguimi».

Egli rispose: «Lascia che io vada prima a seppellire mio padre».

Egli rispose: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annuncia il regno di Dio».

Un altro gli disse: «Ti seguirò, Signore; ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa mia».

Gesù rispose: «Chiunque mette mano all'aratro e poi si volta indietro, non è adatto per il regno di Dio».


Parola del Signore

Ti lodiamo, Signore

🌈🕊️🔵Il Santo del giorno 1 ottobre


 SANTO DEL GIORNO.


Oggi, 1° ottobre, celebriamo Santa Teresita del Niño Jesus, Vergine Carmelitana e Dottore della Chiesa.


Storia di Santa Teresita del Niño Jesus.


• Nome completo: Teresa di Lisieux (Teresa Martin).

• Nascita: 2 gennaio 1873 ad Alençon, Francia.

• Vita:

• Entrò nel Carmelo di Lisieux giovanissimo (15 anni), con un ardente desiderio di donarsi a Dio.

• Fu caratterizzato dal suo "cammino spirituale": un cammino di semplicità, umiltà e totale fiducia nell'amore misericordioso di Dio.

• Non compì grandi opere esteriori, ma nella sua vita quotidiana offrì tutto come un atto d'amore, dalle più piccole alle più difficili.

• La sua autobiografia, Storia di un'anima, divenne un classico spirituale letto in tutto il mondo.

• • Morte: Morì di tubercolosi all'età di 24 anni, il 30 settembre 1897.

• Canonizzazione: Fu dichiarata santa nel 1925 e proclamata Dottore della Chiesa nel 1997 da San Giovanni Paolo II.

• Patrocinio: È patrona delle missioni e una delle sante più amate dalla Chiesa cattolica.


🙏 Preghiera a Santa Teresita del Niño Gesù


“Santa Teresita del Niño Gesù,

tu che hai trovato l'amore affidato e hai seguito il cammino della santità,

insegnaci a vivere con gioia anche la più piccola parte di ogni giorno.

Intercedi per noi affinché, abbandonandoci all'amore di Dio,

possiamo crescere in umiltà, fiducia e dedizione.

Fa' che ti diamo la grazia di cui abbiamo tanto bisogno (esprimere la richiesta qui).

Amen.”

lunedì 29 settembre 2025

🔵🕊️🌿Il Santo del giorno 30/09 San Girolamo Da Stridone ❤️ Istria


 SANTO DEL GIORNO

Biografia ed eredità di San Girolamo


Ecco un riassunto della sua vita e dei suoi contributi più importanti:

• Nacque intorno al 342-347 a Stridone, una città al confine tra Dalmazia e Pannonia (oggi confine tra Croazia e Slovenia).


• Studiò letteratura, filosofia e teologia a Roma.

• Si dedicò allo studio delle Scritture, imparò l'ebraico, il greco e il latino e visse per diversi anni come eremita in Oriente (Siria e Palestina).


• La sua opera più famosa fu la traduzione della Sacra Scrittura in latino, basata sui testi originali in ebraico e greco. Questa versione latina è conosciuta come Vulgata.


• Scrisse anche ampi commentari biblici, lettere e trattati teologici.

• Sebbene fosse molto rigoroso e critico, il suo amore per la verità e le Scritture lo distinguevano. • Morì a Betlemme intorno all'anno 420.

• Fu dichiarato Dottore della Chiesa in riconoscimento del suo brillante contributo alla comprensione biblica e alla dottrina cattolica.


San Girolamo è considerato il patrono dei traduttori, dei bibliotecari e degli studiosi delle Scritture.


Preghiera


“O beato San Girolamo, nostro Patrono e guida, ti chiediamo umilmente di intercedere per noi presso Dio e di far sì che le nostre richieste trovino risposta. Benedici i poveri, i malati, i disoccupati. Concedi le tue benedizioni anche alle coppie sposate, ai giovani e agli anziani. Possano coloro che hanno sentito la chiamata a servire nella tua Chiesa ricevere una grazia speciale in questo giorno. Amen.”

DIRETTA MATER DEI WEB TV

✝️🕊️🌈 Vangelo del giorno

  SANTA TERESA VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge. Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,42-46   In...