mercoledì 12 febbraio 2025

Meteo e Almanacco Friuli



 Meteo 

giovedì 13 febbraio

emissione: 12-02-2025 13:04 CET

Cielo in prevalenza coperto. Nella notte e fino al mattino non si escludono piogge deboli sulla costa e sull'Isontino. Verso sera possibili deboli precipitazioni sparse su tutta la regione, con quota neve a 1200-1400 metri. Saranno possibili foschie o nebbie sulla pianura e nubi basse sul Carso.

Sole ☀️ luna 🌙 

Palmanova (UD)


il Sole sorge alle ore 07:10 e tramonta alle ore 17:31


la Luna sorge alle ore 18:34 e tramonta alle ore 07:49

⚪ 14-03-2025

⚫ 28-02-2025

Santo del giorno 



13 FEBBRAIO

 

BEATA EUSTOCHIO (LUCREZIA BELLINI) 

Padova 1444 - 1469

 

Nacque con il nome di Lucrezia Bellini a Padova nel 1444 da un rapporto adulterino tra Maddalena Cavalcabò, monaca, e Bartolomeo Bellini. Al compimento del settimo anno di età il padre la affidò al monastero dove visse la madre, quello di San Prosdocimo. Poco dopo il suo ingresso in convento iniziò a manifestare i segni di una possessione demoniaca che l’aveva colpita fin dalla tenera età. Il 14 gennaio 1461 Lucrezia Bellini ricevette l’abito benedettino con il nome di “Eustochio” e fu dopo questo momento che il demonio prese il sopravvento su di lei facendole compiere atti inconsulti e violenti nei confronti delle consorelle e a violare la Regola. Fu addirittura legata ad una colonna per molti giorni e successivamente dovette sopportare sofferenze delle spirito e della carne, si ammalò di una malattia strana, fu incolpata di essere una strega e finì rinchiusa in carcere per 3 mesi a pane ed acqua. Eustochio continuò a lottare contro il maligno a forza di digiuni e preghiere e riuscì a dimostrare le proprie virtù alle monache del convento fin quando il 25 marzo 1465 fu ammessa alla professione solenne e dopo due anni ricevette il velo nero delle benedettine. La sofferenza l’aveva segnata e ne aveva debilitato il fisico, colpita anche da piaghe che ne avevano deturpato il volto da renderla irriconoscibile fino alla morte, morì il 13 febbraio 1469 alla giovane età di 25 anni: appena il demonio abbandonò il suo corpo le restituì sorriso e bellezza.

È invocata contro ogni sorta di diaboliche tentazioni, contro le possessioni, le infestazioni, le calunnie, le ingiustizie e le prepotenze: per ben conoscere le insidie del maligno e ottenere forza per superarle. Il suo corpo si trova nel Duomo di Santa Maria Assunta, via Dietro Duomo 5-15, Padova.





martedì 11 febbraio 2025

Almanacco e meteo di oggi In Friuli


 Sole e Luna

Palmanova (UD)

☀️il Sole sorge alle ore 07:11 e tramonta alle ore 17:30

🌙la Luna sorge alle ore 17:24 e tramonta alle ore 07:29
 12-02-2025
 28-02-2025
🌦️☀️🏄
mercoledì 12 febbraio
emissione: 11-02-2025 12:57 CET
Cielo coperto su tutta la regione. Nella notte e fino al mattino saranno probabili precipitazioni diffuse in prevalenza deboli, moderate su Isontino, Carso e Trieste. Quota neve in genere a 1000-1200 metri; 700-800 metri sul Tarvisiano, dove però le precipitazioni saranno piuttosto scarse. Nel pomeriggio-sera saranno possibili residue deboli piogge sparse su Isontino, Carso e Trieste. Saranno possibili foschie o nebbie sulla pianura e sul Carso.

Santi e feste


 12 FEBBRAIO

 

MADONNA DEL PILERIO

Protettrice della città di Cosenza e dell'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano

 

Il culto cattolico della Madonna del Pilerio risale all'anno 1576, quando una devastante epidemia di peste si accanì sulla città di Cosenza facendo numerose vittime. Si narra che un devoto che pregava dinanzi all'antica icona della Vergine Maria posta all'interno del Duomo cittadino, si accorse che sul viso della Madonna si era formato un bubbone di peste. Allertato il Vicario generale dell'epoca, si sparse immediatamente la notizia, e una grande folla si recò ad ammirare coi propri occhi lo strano evento che venne interpretato come volontà della Vergine di accollarsi la malattia per liberare la popolazione. La regressione della peste nella città, che avvenne nei mesi successivi, venne interpretata dalla città come vero e proprio miracolo. A seguito dell'evento, la Madonna del Pilerio venne eletta a Patrona Protettrice di Cosenza. Nel 1783 un violento terremoto si abbatté su Cosenza. In quell'occasione si constatò un altro segno sul viso dell'immagine della Madonna. Furono da tutti notate delle screpolature che poi scomparvero ma non del tutto, una volta passato il pericolo. In seguito al terribile terremoto del 12 febbraio 1854 i cosentini chiesero e ottennero dall'autorità ecclesiastica l'istituzione di una festa, detta "del patrocinio", in onore della Vergine da celebrarsi ogni anno, il 12 febbraio.

 

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DEL PILERIO

 

Vergine del Pilerio, Madre della Chiesa, Tu sei per noi Sostegno, Aiuto e Speranza. Noi Ti ringraziamo e Ti benediciamo, ma soprattutto noi Ti amiamo. Tu sei la nostra Madre tenerissima, donataci da Cristo sulla Croce. Ascolta la preghiera dei tuoi figli. Non permettere che ci allontaniamo mai da Te. Rafforza in noi la Fede, sostieni la Speranza, ravviva la Carità. Per Te sia lode al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Madonna del Pilerio, nostra gloriosa Patrona, prega per noi.



lunedì 10 febbraio 2025

Santi e Solennità


 11 FEBBRAIO

 

IMMACOLATA DI LOURDES

 

 

PREGHIERA a LOURDES

 

O bella Immacolata Concezione, io prostrato qui innanzi alla benedetta vostra Immagine e riunito in ispirito agli innumerevoli pellegrini, che nella grotta e nel tempio di Lourdes sempre Vi  lodano e benedicono. Vi prometto perpetua fedeltà, e Vi consacro i sentimenti del mio cuore, i pensieri della mia mente, i sensi del mio corpo, e tutta la mia volontà. Deh! o Vergine Immacolata, procuratemi innanzi tutto un posto nella Patria Celeste, e concedetemi la grazia... e fate che venga presto il sospirato giorno, in cui arrivi a contemplarvi gloriosa in Paradiso, e quivi per sempre lodarvi e  ringraziarvi del tenero vostro patrocinio e benedire la SS, Trinità che vi fece si potente e misericordiosa. Amen.

Almanacco FVG del giorno


 Meteo di oggi Friuli 

🌦️

martedì 11 febbraio

emissione: 10-02-2025 12:38 CET

Cielo in prevalenza coperto. Nella notte e fino al mattino non si escludono foschie o banchi di nebbia, specie sulla pianura pordenonese al confine con il Veneto. Dalla sera saranno possibili delle deboli piogge sulla fascia orientale.


☀️🌙 Sole e Luna

Palmanova (UD)


il Sole sorge alle ore 07:13 e tramonta alle ore 17:28


la Luna sorge alle ore 16:11 e tramonta alle ore 07:04

⚪ 12-02-2025

⚫ 28-02-2025


domenica 9 febbraio 2025

Almanacco del giorno Friuli


 

il Sole sorge alle ore 07:14 e tramonta alle ore 17:27


la Luna sorge alle ore 14:56 e tramonta alle ore 06:32

⚪ 12-02-2025

⚫ 28-02-2025




Santo del giorno 10 febbraio


 

10 FEBBRAIO

 

SANTA SCOLASTICA

 

Norcia, Perugia, ca. 480 - Montecassino, Frosinone, ca. 547

 

Scolastica ci è nota dai “Dialoghi” di san Gregorio Magno. Vergine Saggia, antepose la carità e la pura contemplazione alle semplici regole e istituzioni umane, come manifestò nell’ultimo colloquio con il suo fratello s. Benedetto, quando con la forza della preghiera “poté di più, perché amò di più”. (Messale Romano)

 

 

PREGHIERA A SANTA SCOLASTICA

 

Oh Santa Vergine Scolastica, nel lasciare questa terra non dimenticarci! Le anime nostre sono destinate a seguirti, sebbene sian prive del medesimo incanto agli occhi del Signore. Meno fortunate della tua, esse dovranno purificarsi per lungo tempo prima d'essere ammesse nel soggiorno ove contempleranno la tua beatitudine. La tua preghiera obbligò le nubi del cielo a piovere sulla terra: ch'essa ci ottenga le lacrime della penitenza. Le tue delizie consistevano nella conversazione intorno alle cose eterne: rimuovi le nostri futili e nocive: facci gustare quelle nelle quali le anime nostre aspirano ad unirsi a Dio. Tu trovasti il segreto di quella fraterna carità, il cui sentimento è un profumo di virtù che allieta il cuore di Dio: apri i nostri cuori all'amore verso i fratelli; elimina la loro freddezza e indifferenza, onde possiamo scambievolmente amarci come Dio vuole che ci amiamo

Almanacco di oggi/ meteo GO 2025


 ☀️ Sole 

🌙Luna

Go 2025

il Sole sorge alle ore 07:15 e tramonta alle ore 17:25


la Luna sorge alle ore 13:43 e tramonta alle ore 05:48

⚪ 12-02-2025

⚫ 28-02-2025





Santo del giorno 9 febbraio

 



Sant' Apollonia Vergine e martire


Festa: 9 febbraio


Alessandria d’Egitto, † 249 ca.



La sua morte è narrata nella "Historia ecclesiastica" di Eusebio di Cesarea, che riporta una lettera di san Dionigi di Alessandria, testimone dei fatti inerenti la cattura e l'uccisione di Apollonia. Ad Alessandria nell'anno 248 scoppiò una persecuzione popolare contro i cristiani: in uno degli attacchi venne presa anche Apollonia, anziana vergine, impegnata nell'opera di diffusione del Vangelo nella sua città. Le strapparono i denti e accesero un fuoco minacciandola di gettarla tra le fiamme se non avesse rinnegato la fede cristiana, ma Apollonia preferì gettarsi da sola nel rogo e morire.


Patronato: Dentisti, Malattie dei denti

venerdì 7 febbraio 2025

8 febbraio SANTA GIUSEPPINA BAKHITA ❤️


 

GIUSEPPINA BAKHITA (1869-1947) 

vergine dell'Istituto delle Figlie della carità Canossiane


foto


  


Giuseppina M. Bakhita nacque nel Sudan nel 1869 e morì a Schio (Vicenza) nel 1947.


Fiore africano, che conobbe le angosce del rapimento e della schiavitù, si aprì mirabilmente alla grazia in Italia, accanto alle Figlie di S. Maddalena di Canossa.


La Madre Moretta


A Schio (Vicenza), dove visse per molti anni, tutti la chiamano ancora «la nostra Madre Moretta».


Il processo per la causa di Canonizzazione iniziò dodici anni dopo la sua morte e il 1 dicembre 1978 la Chiesa emanò il decreto sull'eroicità delle sue virtù.


La divina Provvidenza che «ha cura dei fiori del campo e degli uccelli dell'aria», ha guidato questa schiava sudanese, attraverso innumerevoli e indicibili sofferenze, alla libertà umana e a quella della fede, fino alla consacrazione di tutta la propria vita a Dio per l'avvento del regno.


In schiavitù


Bakhita non è il nome ricevuto dai genitori alla sua nascita. La terribile esperienza le aveva fatto dimenticare anche il suo nome.


Bakhita, che significa «fortunata», è il nome datole dai suoi rapitori.


Venduta e rivenduta più volte sui mercati di El Obeid e di Khartoum conobbe le umiliazioni, le sofferenze fisiche e morali della schiavitù.


Verso la libertà


Nella capitale del Sudan, Bakhita venne comperata da un Console italiano, il signor Callisto Legnani. Per la prima volta dal giorno del suo rapimento si accorse, con piacevole sorpresa, che nessuno, nel darle comandi, usava più lo staffile; anzi la si trattava con maniere affabili e cordiali. Nella casa del Console, Bakhita conobbe la serenità, l'affetto e momenti di gioia, anche se sempre velati dalla nostalgia di una famiglia propria, perduta forse, per sempre.


Situazioni politiche costrinsero il Console a partire per l'Italia. Bakhita chiese ed ottenne di partire con lui e con un suo amico, un certo signor Augusto Michieli.


In Italia


Giunti a Genova, il Signor Legnani, su insistente richiesta della moglie del Michieli, accettò che Bakhita rimanesse con loro. Ella seguì la nuova «famiglia» nell'abitazione di Zianigo (frazione di Mirano Veneto) e, quando nacque la figlia Mimmina, Bakhita ne divenne la bambinaia e l'amica.


L'acquisto e la gestione di un grande hotel a Suakin, sul Mar Rosso, costrinsero la signora Michieli a trasferirsi in quella località per aiutare il marito. Nel frattempo, dietro avviso del loro amministratore, Illuminato Checchini, Mimmina e Bakhita vennero affidate alle Suore Canossiane dell'Istituto dei Catecumeni di Venezia. Ed è qui che Bakhita chiese ed ottenne di conoscere quel Dio che fin da bambina «sentiva in cuore senza sapere chi fosse».


«Vedendo il sole, la luna e le stelle, dicevo tra me: Chi è mai il Padrone di queste belle cose? E provavo una voglia grande di vederlo, di conoscerlo e di prestargli omaggio».


Figlia di Dio


Dopo alcuni mesi di catecumenato Bakhita ricevette i Sacramenti dell'Iniziazione cristiana e quindi il nome nuovo di Giuseppina. Era il 9 gennaio 1890. Quel giorno non sapeva come esprimere la sua gioia. I suoi occhi grandi ed espressivi sfavillavano, rivelando un'intensa commozione. In seguito la si vide spesso baciare il fonte battesimale e dire: «Qui sono diventata figlia di Dio!».


Ogni giorno nuovo la rendeva sempre più consapevole di come quel Dio, che ora conosceva ed amava, l'aveva condotta a sé per vie misteriose, tenendola per mano.


Quando la signora Michieli ritornò dall'Africa per riprendersi la figlia e Bakhita, quest'ultima, con decisione e coraggio insoliti, manifestò la sua volontà di rimanere con le Madri Canossiane e servire quel Dio che le aveva dato tante prove del suo amore.


La giovane africana, ormai maggiorenne, godeva della libertà di azione che la legge italiana le assicurava.


Figlia di Maddalena


Bakhita rimase nel catecumenato ove si chiarì in lei la chiamata a farsi religiosa, a donare tutta se stessa al Signore nell'Istituto di S. Maddalena di Canossa.


L'8 dicembre 1896 Giuseppina Bakhita si consacrava per sempre al suo Dio che lei chiamava, con espressione dolce, «el me Paron».


Per oltre cinquant'anni questa umile Figlia della Carità, vera testimone dell'amore di Dio, visse prestandosi in diverse occupazioni nella casa di Schio: fu infatti cuciniera, guardarobiera, ricamatrice, portinaia.


Quando si dedicò a quest'ultimo servizio, le sue mani si posavano dolci e carezzevoli sulle teste dei bambini che ogni giorno frequentavano le scuole dell'Istituto. La sua voce amabile, che aveva l'inflessione delle nenie e dei canti della sua terra, giungeva gradita ai piccoli, confortevole ai poveri e ai sofferenti, incoraggiante a quanti bussavano alla porta dell'Istituto.


Testimone dell'amore


La sua umiltà, la sua semplicità ed il suo costante sorriso conquistarono il cuore di tutti i cittadini scledensi. Le consorelle la stimavano per la sua dolcezza inalterabile, la sua squisita bontà e il suo profondo desiderio di far conoscere il Signore.


«Siate buoni, amate il Signore, pregate per quelli che non lo conoscono. Sapeste che grande grazia è conoscere Dio!».


Venne la vecchiaia, venne la malattia lunga e dolorosa, ma M. Bakhita continuò ad offrire testimonianza di fede, di bontà e di speranza cristiana. A chi la visitava e le chiedeva come stesse, rispondeva sorridendo: «Come vol el Paron».


L'ultima prova


Nell'agonia rivisse i terribili giorni della sua schiavitù e più volte supplicò l'infermiera che l'assisteva: «Mi allarghi le catene...pesano!».


Fu Maria Santissima a liberarla da ogni pena. Le sue ultime parole furono: «La Madonna! La Madonna!», mentre il suo ultimo sorriso testimoniava l'incontro con la Madre del Signore.


M. Bakhita si spense l'8 febbraio 1947 nella casa di Schio, circondata dalla comunità in pianto e in preghiera. Una folla si riversò ben presto nella casa dell'Istituto per vedere un'ultima volta la sua «Santa Madre Moretta» e chiederne la protezione dal 

cielo. La fama di santità si è ormai diffusa in tutti i continenti.


 


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Almanacco del giorno a GO2025 METEO

Sole ☀️

Luna 🌙 

Palmanova (UD)


il Sole sorge alle ore 07:17 e tramonta alle ore 17:24


la Luna sorge alle ore 12:38 e tramonta alle ore 04:51

⚪ 12-02-2025

⚫ 28-02-2025





 

DIRETTA MATER DEI WEB TV

Santo del giorno

 09 MARZO   SAN DOMENICO SAVIO   La data di culto per la Chiesa universale è il 9 Marzo, mentre la Famiglia Salesiana lo celebra il 6 maggio...