lunedì 25 agosto 2025

Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN GIUSEPPE CALASANZIO

25 Agosto


Si deve a Giuseppe Calasanzio la prima scuola popolare gratuita e aperta a tutti, a Roma. Calasanzio era il vicario generale della diocesi di Urgel, in Spagna (dove era nato nel 1557). A Roma era approdato al seguito del cardinale Marc'Antonio Colonna in qualità di consulente teologo. Ma a Giuseppe quel ruolo di quasi cavalier servente, sia pure per motivi teologici, andava un po' stretto, tanto più che l'eminentissimo cardinale era abbastanza cresciuto per badare da solo alla propria formazione culturale.


E così Giuseppe trascorreva il suo tempo romano a visitare basiliche, assorto in lunghe e intense meditazioni, sfoghi di una voglia di vita eremitica che non aveva mai potuto soddisfare; e poi a visitare malati negli ospedali e prigionieri nelle carceri, alla ricerca di una precisa missione nella quale far convogliare tutto il suo impegno.


In quest'inquieto ricercare si imbatté spesso, soprattutto nel quartiere di Trastevere, in torme di bambini e ragazzetti senza istruzione, senza dignità, malconci e abbandonati a se stessi, che tiravano a campare ricorrendo a mille sotterfugi, primi passi verso le vie della delinquenza e del vizio. Quei ragazzetti riuscivano a scucire a qualche anima pia e generosa un tozzo di pane, una minestra, un vecchio vestito, ma non trovavano nessuno che offrisse loro, con la scuola e l'istruzione, la possibilità di togliersi definitivamente dalla brutta strada. Alle scuole romane, tutte private, poteva accedere solo chi aveva un genitore con la borsa stipata di baiocchi, così come solo i figli di benestanti potevano sostenere le spese di frequenza nelle scuole comunali, che molte libere città del nord avevano istituito.


In Giuseppe, alla ricerca di un qualcosa di forte e importante da fare, quella dolente realtà apri spiragli luminosissimi: se voleva che le cose cambiassero doveva fare qualcosa. Cominciò interessando alla causa sacerdoti e laici disposti a condividere la sua passione; assieme a loro si mise poi a dare lezioni gratuite a quei poveri ragazzi. Alla fine, riuscì a raggruppare un bel numero di signori che trovarono straordinario poter impegnare in quel versante nuovo della carità cristiana la propria vita. E così, insieme alla prima scuola popolare, ponevano la prima pietra di una nuova congregazione, i Fratelli delle scuole pie, detti anche scolopi, i quali ai tre classici voti di povertà, obbedienza e castità, ne aggiunsero un quarto che li impegnava all'istruzione dei ragazzi.


Quella del Calasanzio fu un'idea vincente e le sue scuole in brevissimo tempo si diffusero in tutta Italia e poi anche in Germania, in Boemia, in Polonia e altrove. Ma il successo fu per lui fonte di innumerevoli guai e dolori. «Se il grano non muore...», diceva Gesù nel Vangelo. E così l'opera dell'ex vicario di Urgel doveva morire per mettere solide radici. Alcuni discepoli e confratelli, intriganti e pieni di ambizioni e di malanimo, lo accusarono di incapacità, lo diffamarono, lo calunniarono sperando di toglierselo di torno. E ci riuscirono.


La Santa Sede inviò a dirimere la questione un «visitatore» prevenuto e poco intelligente: Calasanzio finì arrestato e sottoposto a sfibranti interrogatori. Alla conclusione dell'inchiesta Innocenzo X degradava l'Ordine delle scuole pie a semplice e ininfluente confraternita. Il Calasanzio vide nella persecuzione un disegno provvidenziale di Dio: «Sarebbe follia � diceva �preoccuparsi delle cause seconde, che sono gli uomini, e non vedere la causa prima, cioè Dio, che invia questi uomini per il nostro maggior bene».


Ma anziché arrendersi all'apparente fallimento, si rimboccò le maniche e ricostruì l'intera opera sotto forma di congregazione religiosa e con le medesime finalità della precedente e cioè l'istruzione dei ragazzi. Giuseppe Calasanzio non fece in tempo a vedere la sua opera affermata e consolidata, moriva infatti nel 1648, a novantuno anni, con il cuore ancora ferito dalle tristi vicende che lo avevano coinvolto, ma mormorando parole di perdono e di fiducia. La sua santità venne ufficialmente riconosciuta nel 1767.


domenica 24 agosto 2025

SANTO del giorno


 

Santo del giorno

San Bartolomeo Apostolo

24 agosto 


Bartolomeo fu uno dei primi discepoli di Gesù ed è l’evangelista Giovanni che ci racconta la sua adesione a Cristo, non così immediata come quelle degli altri. Filippo, suo compaesano di Betsaida, gli dice con entusiasmo: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i profeti, Gesù figlio di Giuseppe di Nazareth». E lui: «Può mai venire qualcosa di buono da Nazareth?». Poi però va a vedere e si sente dire dal Maestro: «Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità». E allora chiede come fa Gesù a conoscerlo e si sente dire: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Troviamo poi Bartolomeo scelto con gli altri undici apostoli, mentre gli Atti lo dicono a Gerusalemme insieme ai discepoli «assidui e concordi nella preghiera». Dopo questa citazione, su di lui cala il silenzio dei testi canonici; ne parlano leggende storicamente inattendibili, che lo dicono missionario in India e in Armenia dove avrebbe convertito anche il re, subendo però un martirio tremendo: scuoiato vivo e decapitato. Nel Giudizio Universale della Cappella Sistina in Vaticano, Michelangelo ce lo ha immortalato mentre mostra la pelle che gli è stata tolta. Ma altre fonti lo dicono in regioni vicine all’Eriopia o allo Yemen, oppure in Mesopotamia, sulle rive del Mar Nero, dove lo avrebbe accompagnato sant’Andrea o, secondo altri, san Matteo; ma non mancano testimonianze che indicano le oasi dell’Egitto come luogo della sua attività apostolica. Non meno sicure sono le notizie relative alle sue reliquie: dopo varie traslazioni in Oriente, nel secolo VII giunsero nell’isola di Lipari, nel secolo IX a Benevento e alla fine del secolo X a Roma, dove furono collocate in una chiesa dedicata al santo, nell’isola Tiberina. Il cranio dell’apostolo giunse invece a Francoforte sul Meno nel 1238. Considerato il genere di martirio da lui subito, è comprensibile come egli sia uno dei patroni dei conciatori e dei rilegatori.

venerdì 22 agosto 2025

Santi del giorno


 Santa Rosa da Lima, vergine

Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l’abito delle Suore del Terz’Ordine regolare dei Predicatori.

Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere loro la salvezza della fede in Cristo.

La sua morte avvenne il giorno seguente a questo.

giovedì 21 agosto 2025

Solennità


 

Ci uniamo a lei Santità per onorare con le sue intenzioni a Maria S.S Regina del cielo e della terra.

Ricorrenze speciali


 OGGI LA CHIESA FESTEGGIA SAN PIO X IL PAPA DELLE GRANDI RIFORME...


È autore di riforme che rimarranno indelebili nella storia del suo Pontificato e per tutta la Chiesa. Ricordiamo la riforma della Musica Sacra, la proclamazione del Dogma dell'Immacolata Concezione e la riforma sul Catechismo. Quest'ultima fu senza dubbio la più importante poiché permise di portare l'eta della Prima Comunione a 7 anni mentre in precedenza si faceva in età molto più avanzata. Un Papa molto sensibile ai problemi del tempo su tutto l'avanzare del Socialismo e l'avvicinarsi della 1°Guerra Mondiale che cerco di scongiurare implorando la Pace, ma invano. Mentre era agonizzante implorava: "Poveri figli miei, poveri figli miei, offro la mia vita... Milioni di uomini che muoiono". Nel maggio del 1954 fu elevato alla gloria degli altari da Pio XII.

martedì 19 agosto 2025

Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE

20 Agosto


Bernardo nacque l'anno 1091 nel castello di Fontaine, presso Dijon. Suo padre Techelino era uno dei più cospicui uomini del tempo e sua madre Aletta era parente dei duchi di Borgogna; entrambi però splendevano più per pietà che per ricchezza. Appena nato Bernardo, la piissima madre, non contenta di offrirlo solamente a Dio come aveva fatto degli altri suoi figli, lo destinò in modo particolare al servizio della Chiesa. Educato santamente fu mandato a Chatillon per compiere gli studi nel collegio dei canonici di quella città. Bernardo, quantunque giovanetto, amava star ritirato; era sempre raccolto, docile, affabile e cortese con tutti, e di una modestia singolare. La prontezza e la vivacità del suo ingegno facevano stupire i suoi maestri.


Ma se egli avesse ascoltato le lezioni dei maestri, molto più sarebbe stato attratto dalla voce di Dio, che gli parlava internamente. Una notte di Natale gli comparve il Bambino Gesù, e Bernardo fu talmente invaghito della divina bellezza del Redentore, che fu poi sempre devotissimo dell'Incarnazione. A 18 anni perdette la virtuosa sua madre. Intanto, compiuti gli studi della teologia e della Sacra Scrittura, ritornò alla casa paterna.

Vedendo quanto era pericoloso il vivere nel mondo, pensò di ritirarsi a vita monastica. Tutta la famiglia e l'intero parentado dapprima gli si opposero, ma egli con la sua grazia e cortesia seppe talmente difendere la sua causa, che poco dopo molti di quelli che s'erano opposti seguirono il suo esempio. Infatti, i fratelli Guido, Gerardo, Bartolomeo, Andrea e lo zio Gondrino, signore di Tolone, lo seguirono nella vita monastica.


A questi si unirono altri, così che furono in trenta a seguire con lui la divina chiamata. Presentatisi al monastero, l'abate S. Stefano, vedendo il loro fervore e la loro risoluzione, li accettò con gioia. Fatta la professione dopo un anno di noviziato, Bernardo si diede con grandissimo fervore alla pratica della virtù. Spesso, per eccitarsi al fervore si domandava: «Bernardo, a che fine sei venuto qui?».


Devotissimo di Maria SS. non lasciava passare giorno senza offrirle qualche ossequio speciale; in tutti poi cercava di diffondere la devozione alla gran Madre di Dio. E la Madonna molto gradiva l'amore di quell'anima santa. Un giorno, passando Bernardo davanti alla statua della Vergine, le rivolse il saluto angelico: «Ave Maria», ma lo disse con tanta grazia ed affetto, che dalla statua si sentì rispondere: «Ave Bernardo ».


Morto S. Stefano, fu eletto abate con voto unanime Bernardo. Quantunque sempre malaticcio, tuttavia predicava ovunque con grande zelo, e le sue prediche erano talmente piene di grazia, che da ogni parte accorrevano a udirlo, e molti lo seguivano, chiedendo di essere accettati nel monastero.


In Bernardo si vide meravigliosamente accoppiata la santità con la sapienza: è chiamato il Dottore mellifluo. Numerosissime sono le sue opere, e per i suoi numerosi, alti e sapienti scritti sulle grandezze della Madre di Dio, venne chiamato il cantore di Maria.


Dopo una vita così santa e attiva, spirò il 20 agosto 1153 a 62 anni. La Chiesa lo onora col titolo di dottore.


PRATICA. Siamo molto devoti della SS. Vergine, e facciamole oggi un fioretto.

PREGHIERA. O Signore, che hai dato al tuo popolo il beato Bernardo come ministro di eterna salute, concedici, te ne preghiamo, che meritiamo di avere come intercessore in cielo colui che abbiamo avuto come dottore in terra.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Bernardo, abate e dottore della Chiesa, che entrato insieme a trenta compagni nel nuovo monastero di Cîteaux e divenuto poi fondatore e primo abate del monastero di Chiaravalle, diresse sapientemente con la vita, la dottrina e l’esempio i monaci sulla via dei precetti di Dio; percorse l’Europa per ristabilirvi la pace e l’unità e illuminò tutta la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni, finché nel territorio di Langres in Francia riposò nel Signore.



lunedì 18 agosto 2025

Il Santo del giorno


 Oggi 19 agosto si venera:

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San Giovanni Eudes

Sacerdote


Giovanni nacque il 14 novembre 1601 da pia e modesta famiglia a Ri, un villaggio vicino ad Argentan nella Normandia. Fin da giovinetto diede prova di grande virtù e di profonda pietà, dimostrando una particolar devozione alla SS. Eucarestia ed a Maria Vergine.


Alunno dei Gesuiti nel collegio di Caen, compì brillantemente gli studi di Lettere e di Filosofia, dai Padri Gesuiti di Caen, ricevendone una solida formazione umana e spirituale. II 25 marzo 1623, entrò a far parte della Congregazione dell'Oratorio: venne ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625; fu discepolo del cardinale Pierre de Bérulle e iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alla cura degli appestati e alle missioni popolari. Ebbe fama di grande predicatore.


Fondò nel 1641 la Congregazione di Nostra Signora della Carità del Rifugio, un istituto religioso femminile destinato al recupero delle prostitute in cerca di redenzione: l'Ordine ottenne l'approvazione di papa Alessandro VII il 2 gennaio 1666.

Consacrato sacerdote a Parigi, incominciò subito a esercitare con zelo il suo apostolato, da essere definito dal celebre Padre Olier di San Sulpizio: « La rarità del suo secolo ».

Si dedicò quindi alle missioni e percorse la Normandia, una parte della Bretagna, la Borgogna, la Piccardia, la Sciampagna, la Brie, riportando ovunque grandissimi frutti.


Con l'approvazione del cardinale Richelieu, nel 1643 Giovanni Eudes abbandonò l'Oratorio e decise di dedicarsi alla formazione del clero secondo i dettami del Concilio di Trento: a tale scopo, il 25 marzo 1643 fondò a Caen la Congregazione di Gesù e Maria, una società di vita apostolica destinata particolarmente alla direzione dei seminari e alle missioni parrocchiali; nel 1674, la congregazione ottenne la particolare protezione di papa Clemente X.


Si fece promotore e diffusore della devozione ai Sacri cuori (in onore dei quali nel 1637 scrisse il libello "La vita e il regno di Gesù") e compose l'uff

domenica 17 agosto 2025

Il santo del giorno . Diretta santa Messa orari online Friuli


 18 AGOSTO

SANTA ELENA


Drepamim (Bitinia), III sec. – ? † 330 ca.


Di famiglia plebea, Elena venne ripudiata dal marito, il tribuno militare Costanzo Cloro, per ordine dell'imperatore Diocleziano. Quando il figlio Costantino, sconfiggendo il rivale Massenzio, divenne padrone assoluto dell'impero, Elena, il cui onore venne riabilitato, ebbe il titolo più alto cui una donna potesse aspirare, quello di «Augusta». Fu l'inizio di un'epoca nuova per il cristianesimo: l'imperatore Costantino, dopo la vittoria attribuita alla protezione di Cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale ebbe la madre Elena: forse è stata lei a contribuire alla conversione, poco prima di morire, del figlio. Elena testimoniò un grande fervore religioso, compiendo opere di bene e costruendo le celebri basiliche sui luoghi santi. Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco dopo la croce del Signore e quelle dei due ladroni. Il ritrovamento della croce, avvenuta nel 326 sotto gli occhi della pia Elena, produsse grande emozione in tutta la cristianità. A queste scoperte seguì la costruzione di molte basiliche. Morì probabilmente intorno al 330. Il suo corpo riposa in un altare laterale della Basilica dell'Ara Coeli in Roma. Una sua grande statua campeggia nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, in prossimità dell'altare della confessione. La Chiesa latina la ricorda il 18 agosto, data in cui è stata inserita nel Martirologio Romano ed in cui è presente la sua Messa propria nella forma extraordinaria del rito romano "per alcuni luoghi". In Oriente, invece, cattolici ed ortodossi la venerano insieme al figlio San Costantino imperatore in data 21 maggio, ed insieme sono spesso raffigurati nelle sacre icone.


Martirologio Romano: 

A Roma sulla via Labicana, santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, che si adoperò con singolare impegno nell’assistenza ai poveri; piamente entrava in chiesa mescolandosi alle folle e in un pellegrinaggio a Gerusalemme alla ricerca dei luoghi della Natività, della Passione e della Risurrezione di Cristo onorò il presepe e la croce del Signore costruendo venerande basiliche.


🌸PREGHIERA A SANT' ELENA🌸

 

Per la premura che voi aveste nel trarre dalle rovine in cui stava nascosta la santa Croce di Gesù Cristo, e per lo strepitoso miracolo dell'immediato e perfetto risanamento di un moribondo con cui il Cielo benedisse i vostri desideri, perchè si distinguesse da tutti gli altri il legno della comune redenzione, otteneteci, o incomparabile sant'Elena, di non gloriarci mai d'altro se non che della Croce di Gesù Cristo, e di portare con santa rassegnazione la croce dei patimenti.

 

Tre Gloria

sabato 16 agosto 2025

📝accadde oggi


 Accadde Oggi

Iniziano i lavori della Torre di Pisa

giovedì 9 agosto 1173 (852 anni fa)



Approfondimenti

Torre di Pisa

Pisa

Sito Ufficiale

Ultimo restauro

Iniziano i lavori della Torre di Pisa: Iniziano i lavori per la costruzione del campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta, poi diventato famoso in tutto il mondo per la sua pendenza come Torre di Pisa. Il monumento nel 1987 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.


Ancora incerta la paternità del progetto, ma gli studi più recenti accreditano l’architetto Diotisalvi, autore della fascia inferiore del vicino Battistero di San Giovanni. Il fenomeno del cedimento del terreno portò a una prima interruzione dei lavori a metà del terzo piano. L’opera fu ripresa nel 1275 sotto la supervisione di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, con l’aggiunta di altri 3 piani realizzati con una linea curva per controbilanciare la pendenza.


La torre fu ultimata verso il 1372 con la realizzazione della cella campanaria. Studi effettuati nel XIX secolo, accertarono la presenza nel sottosuolo di una notevole quantità di acqua che rendeva l’argilla molle e causava il lento cedimento del terreno. Negli anni la pendenza è aumentata ma in alcuni momenti si è anche ridotta, attestandosi su una media di un millimetro all'anno.


L'ultima grande opera di consolidamento e restauro è avvenuta tra il 1990 e il 2011, portando l’inclinazione sotto i 4 metri. Tali lavori garantiranno la tenuta di questo livello per i prossimi tre secoli.

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SAN ROCCO pellegrino francescano                      

Rocco nacque a Montpellier nel XIV secolo da buona famiglia. Rimasto orfano, distribuì i suoi averi ai poveri, indossò l’abito del pellegrino e partì per Roma. La preghiera e la carità furono la sua forza, Gesù Cristo la gioia per compagna. In quegli anni, la peste devastava intere città e Rocco, ovunque si fermasse, prestava assistenza: tracciava il segno di croce sui malati risanandoli e invocava la Trinità per la guarigione degli appestati. Divenne lo strumento di Dio per operare miracolose guarigioni. Quando fu contagiato, si fermò sulla riva del Po, lontano da tutti, per evitare di contagiare. Qui fu trovato da un cane che lo salvò dalla morte per fame portandogli ogni giorno un tozzo di pane, finché il ricco padrone, un certo Gottardo, lo seguì scoprendo il rifugio del santo. Questi curò Rocco ricevendo in cambio il dono più grande: la fede e la carità. Guarito, Rocco riprese la via di casa, esercitando di continuo la carità verso i bisognosi. La fama del pellegrino che portava la carità e la misericordia di Dio si era sparsa, ma a Voghera, poiché la malattia aveva modificato il suo aspetto, venne scambiato per una spia e arrestato. Gli anni di prigione furono una dura prova e solo in punto di morte fu riconosciuto come il pellegrino di Montpellier, amico degli ultimi, degli appestati e dei poveri. San Rocco fu il pellegrino per eccellenza con il suo abbigliamento tipico: cappello largo per riparare dalla pioggia e dal sole, mantello a mezza gamba, il bordone, cioè il lungo bastone con appesa la zucca per l’acqua, il rosario attaccato alla cintola e al collo una conchiglia marina, utile per prendere l’acqua da bere.www.materdeifriulitv.com

SAN ROCCO pellegrino francescano                      

Rocco nacque a Montpellier nel XIV secolo da buona famiglia. Rimasto orfano, distribuì i suoi averi ai poveri, indossò l’abito del pellegrino e partì per Roma. La preghiera e la carità furono la sua forza, Gesù Cristo la gioia per compagna. In quegli anni, la peste devastava intere città e Rocco, ovunque si fermasse, prestava assistenza: tracciava il segno di croce sui malati risanandoli e invocava la Trinità per la guarigione degli appestati. Divenne lo strumento di Dio per operare miracolose guarigioni. Quando fu contagiato, si fermò sulla riva del Po, lontano da tutti, per evitare di contagiare. Qui fu trovato da un cane che lo salvò dalla morte per fame portandogli ogni giorno un tozzo di pane, finché il ricco padrone, un certo Gottardo, lo seguì scoprendo il rifugio del santo. Questi curò Rocco ricevendo in cambio il dono più grande: la fede e la carità. Guarito, Rocco riprese la via di casa, esercitando di continuo la carità verso i bisognosi. La fama del pellegrino che portava la carità e la misericordia di Dio si era sparsa, ma a Voghera, poiché la malattia aveva modificato il suo aspetto, venne scambiato per una spia e arrestato. Gli anni di prigione furono una dura prova e solo in punto di morte fu riconosciuto come il pellegrino di Montpellier, amico degli ultimi, degli appestati e dei poveri. San Rocco fu il pellegrino per eccellenza con il suo abbigliamento tipico: cappello largo per riparare dalla pioggia e dal sole, mantello a mezza gamba, il bordone, cioè il lungo bastone con appesa la zucca per l’acqua, il rosario attaccato alla cintola e al collo una conchiglia marina, utile per prendere l’acqua da bere.


giovedì 14 agosto 2025

Solennità di oggi


 Santo del giorno

Assunzione della Beata Vergine Maria

15 agosto 


Già nei primi secoli si era affermata la credenza universale di questo evento: infatti, i cristiani delle origini non tardarono a porsi una questione fondamentale: dove si trova ora la Madre di Gesù, dal momento che la sua tomba (che secondo un’antica tradizione si trova a Gerusalemme nella chiesa del Getsemani, fatta costruire dall’imperatrice Eudossia) è vuota come quella di Cristo? La festa della “Dormizione” di Maria si celebrava già anche a Roma nel secolo VII insieme alle altre solennità mariane (Purificazione, Annunciazione e Natività); un secolo dopo ricevette il titolo di “Assunzione della Beata Vergine Maria” nel sacramentario Gregoriano («Ha subito la morte ma non è stata soggetta ai suoi legami») ed era solennizzata da una processione notturna che si snodava, da sant’Adriano al Foro, fino a Santa Maria Maggiore. Nel 1946 Pio XII, dopo la risposta affermativa di tutto l’episcopato cattolico da lui consultato al riguardo, autenticò il “sensus fidelium” con la definizione dogmatica dell’Assunzione il 1° novembre 1950 con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus. Il dogma proclama la glorificazione corporale anticipata della Vergine Madre di Dio e professa che ella, dopo la sua vita terrena, è in quello stato di perfezione in cui i giusti si troveranno dopo la resurrezione finale. La definizione fu data, anziché il 15 agosto, il 1° novembre, solennità di tutti i santi, per sottolineare l’unione tra la Vergine e i Santi, chiamati a raggiungerla nella sua glorificazione con Cristo risorto. Maria assunta al cielo è – affermano i padri del Concilio Vaticano II - «l’immagine escatologica» e la «primizia» della Chiesa che in lei «contempla con gioia, come in una immagine purissima, ciò che essa desidera e spera di essere nella sua interezza», e in lei trova un «segno di sicura speranza e consolazione». Il dogma dell’Assunzione completa così quelli della divina maternità di Maria (Theotokos) nel Concilio di Efeso nel 431, e della sua Immacolata Concezione, fatta da Pio IX l’8 dicembre 1854.

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Il santo del giorno

 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨ SANTA ROSALIA 4 Settembre Nacque da Sinibaldo, signore di Quisquina e discendente del re Carlo Magno. I genito...