16 MARZO
BEATO TORELLO DA POPPI
Il beato Torello nacque a Poppi nel 1202 e rimase presto orfano del padre e, nonostante la buona educazione ricevuta, trascorse la giovinezza nell'ozio e nel vizio fino all'età di venti anni. Un giorno, un gallo si posò improvvisamente sulla sua spalla, cantando per tre volte e poi volando via; come san Pietro la notte dalla Passione, Torello rientrò in se stesso e si svegliò dal sonno dell'anima nel quale era giaciuto sino ad allora. Recatosi subito al monastero vallombrosano di San Fedele in Poppi confessò le sue dissolutezze all'abate e decise di farsi eremita nei boschi vicini. Dopo avere distribuito ai poveri i suoi beni, in località Avellaneto si costruì attorno ad un masso una povera e angusta cella con oratorio e vi trascorse sessanta anni in austera penitenza e contemplazione, tra la venerazione delle popolazioni circostanti, protette dai lupi per sua intercessione. Sentendo prossima la morte, ritornò al monastero benedettino per ricevere gli ultimi sacramenti e poi in solitudine migrò al Signore il 16 marzo 1282. Il suo culto “ab immemorabili” fu confermato da Benedetto XIV.
PREGHIERA
Gloriosissimo Santo, dato a noi dal Signore per implorarci felice passaggio da questo mondo alla gloria beata e che vivendo con noi sapeste rendere mansuete ed umili a' cenni vostri le fiere più voraci, ed indomite; ottenete a noi vostri devoti la grazie di tenere in freno, ed in ubbidienza alla divina legge le nostre tumultuanti passioni, sicchè possiamo incontrare, ben preparati, in qualunque ora la morte.
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