Video Player is loading.
Current Time 0:00
Duration 0:00
Loaded: 0%
Stream Type LIVE
Remaining Time 0:00
 
1x
    • Chapters
    • descriptions off, selected
    • subtitles off, selected

      venerdì 25 aprile 2025

      Santi e Beati


       

      BEATA VERGINE MARIA DEL BUON CONSIGLIO                 

      Il culto rivolto alla Madonna come «madre del buon consiglio» si è diffuso largamente traendo origine dal paese di Genazzano, vicino a Roma, dove a lei è dedicato un celebre santuario. La beata Vergine è giustamente onorata sotto il titolo di “madre del buon consiglio»” ella è la madre di Cristo, che Isaia profeticamente chiamò “Consigliere mirabile” (Is 9, 5); visse tutta la sua vita sotto la guida dello “Spirito del consiglio”, che la “avvolse”; “aderì intimamente all'eterno Consiglio di ricapitolare in Cristo tutte le cose” (Ef 1,10) venne da Dio colmata dei doni dello Spirito Santo, fra i quali emerge “lo spirito della sapienza” (Sap 7.7b). Nel formulario la beata Vergine viene celebrata come madre e maestra che, arricchita del dono del consiglio, con animo colmo di gratitudine annunzia ciò che dice la Sapienza stessa: “A me appartiene il consiglio e la saggezza, mia è la prudenza, mia la fortezza” (Pro 8,14); e questi doni ella volentieri li elargi

      lunedì 21 aprile 2025

      Almanacco Friuli. Meteo Proverbi semi-friulani


      PROVERBI FRIULANI 
      Denant da l'ore no si pò nè nassi nè murī.[8]
      Prima dell'ora (fissata) non si può né nascere né morire.



       🌙☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:06 e tramonta alle ore 20:04

      la Luna sorge alle ore 03:47 e tramonta alle ore 13:19
       12-05-2025
       27-04-2025

      Santi e beati


       22 APRILE


       


      BEATO FRANCESCO DA FABRIANO


       


      Fabriano, 1251 - Fabriano, 22 aprile 1322


       


      Francesco Venimbeni nacque a Fabriano (Ancona) il 2 settembre 1251. A sedici anni, entrò nell’Ordine dei Minori. Mentre era novizio ebbe il permesso di recarsi ad Assisi per lucrarvi l’indulgenza della Porziuncola. Qui incontrò frate Leone, uno dei primi compagni di san Francesco, e ne lesse gli “scritti”. L’eredità paterna gli permise di costruire una biblioteca dove raccolse una copiosa quantità di manoscritti e in seguito a ciò divenne il primo fondatore delle biblioteche in seno all’Ordine francescano. Tutta la sua vita fu devoluta all’attenzione verso i poveri, gli emarginati e gli ammalati. Infaticabile era il suo zelo per le anime: trascorreva molte ore in confessionale o nell’annunzio della parola di Dio. Vestiva una rozza tunica, si flagellava con aspre discipline, dormiva poco per dedicare più tempo possibile alla preghiera. Argomento della sua contemplazione erano i misteri della passione di Cristo, che lo commuovevano fino al pianto. Morì, come aveva previsto, il 22 aprile 1322. Il suo culto fu riconosciuto da Pio VI il 1° aprile 1775.


       



       


      PREGHIERA


       


      Ti preghiamo, onnipotente Dio: tu hai concesso al beato Francesco da Fabriano, annunciatore coraggioso del tuo Verbo, di prodigarsi generosamente in parole e in opere per il tuo popolo santo così da meritare di essere grande nel regno dei Cieli, fa’ che anche noi, per le sue preghiere e per il suo esempio, possiamo piacere a te con le nostre parole, le nostre opere e con tutta la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.


       

      22 APRILE


       


      BEATO FRANCESCO DA FABRIANO


       


      Fabriano, 1251 - Fabriano, 22 aprile 1322


       


      Francesco Venimbeni nacque a Fabriano (Ancona) il 2 settembre 1251. A sedici anni, entrò nell’Ordine dei Minori. Mentre era novizio ebbe il permesso di recarsi ad Assisi per lucrarvi l

      sabato 19 aprile 2025

      Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani e meteo friuli



      ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:09 e tramonta alle ore 20:01

      la Luna sorge alle ore 02:44 e tramonta alle ore 10:48
       12-05-2025
       27-04-2025




       

      Santi e Feste


       Buona Pasqua a tutti 

      venerdì 18 aprile 2025

      Almanacco di Pasqua Meteo Proverbi semi-friulani


       ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:11 e tramonta alle ore 20:00

      la Luna sorge alle ore 02:00 e tramonta alle ore 09:42
      ⚪ 12-05-2025
      ⚫ 27-04-2025







      Proverbio semi- friulano

      Prejere de mus no va in cil.[46]
      Preghiera d'asino non va (sale) in cielo.


      Santi e Feste Sabato Santo



       


      Vangelo

      Il Sabato santo la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua Passione e Morte, la sua discesa agli inferi, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa (la messa resta senza tovaglie e ornamenti) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della Risurrezione (Messale Romano, p. 160)

      giovedì 17 aprile 2025

      Santo del giorno

       


      Santo del giorno

      San Galdino

      18 aprile 

      Liturgia del giorno:


      Galdino occupa nella serie degli arcivescovi milanesi un posto di grande rilievo dopo S. Ambrogio e S. Carlo Borromeo. I suoi principali meriti furono la custodia dell’integrità della fede, la fedeltà alla Santa Sede e la carità verso i poveri. Nato a Milano nei primi decenni del secolo XII, fu cancelliere e arcidiacono della chiesa ambrosiana in un periodo cruciale della lotta dei comuni italiani contro Federico I Barbarossa, lotta che non fu soltanto politica, ma anche religiosa, soprattutto a partire dal 1159 allorché il Barbarossa contrappose ad Alessandro III, legittimamente eletto, gli antipapi Vittore IV (1159-64), Pasquale III (1164-68) e Callisto III (1168-70). L’opposizione a Federico dell’arcivescovo Oberto e di Galdino, costò a Milano la resa e la distruzione (1162), mentre Oberto e il suo arcidiacono furono condannati all’esilio. Nel 1165 Galdino fu chiamato a Roma da Alessandro III che lo creò cardinale e alla morte di Oberto, nel timore che gli scismatici eleggessero un arcivescovo indegno, lo nominò suo successore consacrandolo egli stesso il 18 aprile 1166. Fu il primo arcivescovo di Milano insignito della porpora cardinalizia. Seguendo le direttive pontificie, diede pieno appoggio alla Lega Lombarda dei Comuni, costituitasi quello stesso anno a Pontida, e favorì, nel 1168, la fondazione di Alessandria (così chiamata in onore di papa Alessandro III), che fu il primo centro di resistenza al Barbarossa e diventò poi, per interessamento di Galdino, sede episcopale suffraganea di Milano. Uomo di rande carità, il santo organizzò la distribuzione del pane ai poveri e sentì fin dagli inizi quale pericolo rappresentassero per la fede le nascenti eresie dei catari, contro le quali predicò vigorosamente senza risparmiarsi. La morte lo colse mentre predicava nella chiesa di santa Tecla, il 18 aprile 1176. Le sue reliquie attualmente sono venerate a Milano nel duomo sotto l’altare della confessione.

      Almanacco Friuli meteo proverbi friulani




      ☀️🌙 Sole e Luna
      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:13 e tramonta alle ore 19:58

      la Luna sorge alle ore 01:59 e tramonta alle ore 08:46
      ⚪ 12-05-2025
      ⚫ 27-04-2025






                  PROVERBI SEMI- FRIULANI 
       

      Quand che il giat no l'è in paīs, | a fās fieste la surīs.[19]
      Quando il gatto non è in paese, il topo fa festa (gode).


      mercoledì 16 aprile 2025

      Almanacco Friuli meteo proverbi


      ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:14 e tramonta alle ore 19:57

      la Luna sorge alle ore 01:05 e tramonta alle ore 08:01
       12-05-2025
       27-04-2025



      Une gote d'assinć uaste un pittēr di mīl. (Carnia[49])[20]
      Una goccia di assenzio guasta un vaso di miele.





       

      martedì 15 aprile 2025

      Almanacco , meteo , Friuli e Proverbi semi-friulani


       ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 06:16 e tramonta alle ore 19:56


      la Luna sorge alle ore 00:03 e tramonta alle ore 07:26

      ⚪ 12-05-2025

      ⚫ 27-04-2025





      Panze sclopā ma rōbe no vanzā.[17]

      Fai scoppiare la pancia, ma non far avanzare nulla.



      Santi e beati



       SANTA BERNADETTE SOUBIROUS vergine                        

      Maria Bernarda nacque a Lourdes, villaggio tra i Pirenei, nel 1844. Figlia di un mugnaio, la sua famiglia viveva di stenti a causa di affari andati male. La mattina dell’11 febbraio 1858, Bernardette con la sorellina e una compagna uscirono a cercare legna, spingendosi fino alla Rupe di Massabielle, dove la roccia formava una piccola grotta. Bernadette, cagionevole di salute, era rimasta indietro da sola e, all’improvviso udì un gran rumore: non vi era alito di vento, ma la grotta era piena di una nube d’oro e una splendida Signora vestita di bianco apparve sulla roccia. La fanciulla subito si inginocchiò e cominciò a pregare con la sua corona. La Signora lasciò che pregasse, facendo passare fra le dita i grani del Rosario che portava in vita, senza recitare l’Ave Maria, ma unendosi a Bernadette nel Gloria al Padre. Da quel giorno al 16 luglio, vi furono altre diciassette apparizioni, in cui Bernadette chiese alla Signora chi fosse ed Ella rispose: “Io sono l’Immacolata Concezione”. La notizia dell’evento si sparse e fedeli in gran numero accorrevano alla Grotta, dove i miracoli furono copiosi. Bernadette subì interrogatori pressanti sia dalle autorità civili che religiose, ma lei fu sempre limpida e sicura nelle sue risposte. Presto si ritirò in convento per condurre una vita nascosta e di preghiera. Fu tormentata da grandi sofferenze fisiche e spirituali, attraverso le quali raggiunse la perfezione e con gioia e fervore si spense all’età di 35 anni. Per tutta la vita Bernadette cercò di assomigliare il più possibile alla Vergine Immacolata, che vide, ascoltò, amò. Semplice e mite, conservò nel silenzio i segreti affidatigli dalla Vergine, convinta e coerente e consapevole che la sua missione era di “riferire”. Per i malati nell’anima offrì la sua vita.

      lunedì 14 aprile 2025

      Almanacco Meteo Proverbi semi-friulani


      🔴🔴☀️🌙Sole e Luna
      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:18 e tramonta alle ore 19:54

      la Luna sorge alle ore 22:56 e tramonta alle ore 06:59
       12-05-2025
       27-04-2025

      PROVERBI FRIULANI CON TRADUZIONE 


       Pan d'un dì | ūv d'un'ore | lat d'un minūt | e vin d'un an.[44]

      Pane di un giorno, uova di un'ora, latte di un minuto e vino di un anno.





      Santo del giorno


       

      Nato il 3 gennaio 1840 in Belgio da famiglia fiamminga, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra nella Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, al Picpus di Parigi, prendendo il nome di fratel Damiano. Nell’istituto c’è anche suo fratello Pamphile, ordinato prete nel 1863, che non può partire in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto, anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui completa gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell’isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell’isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio.

      Giovanni Paolo II lo beatifica a Bruxelles nel 1995, e papa Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l’11 ottobre 2009.

      Santo del giorno


       

      14 APRILE


       


      SANTA LIDUINA DI SCHIEDAM


       


      Schiedam (Olanda), 18 marzo 1380 - ivi, 14 aprile 1433


       


      Sta pattinando con giovani e ragazze sulle distese ghiacciate presso il villaggio di Schiedam, in Olanda dove è nata nel 1380, e a un tratto cade. C'è una costola fratturata, forse con lesioni interne. Portata a casa, la mettono subito a letto. Lei ha quindici anni: e in quel letto rimarrà per altri 38. Per sempre, fino alla morte. Dopo l'incidente sopraggiungono altre malattie, in una disgraziata successione che trova impotenti i medici. Non guarisce, non muore, i dolori incrudeliscono, Liduina è a un passo dalla disperazione. Trova un senso però alle sue sofferenze grazie alle parole di un prete, Giovanni de Pot. Liduina decide di offrire il proprio dolore per la salvezza degli altri ma chiede un segno dall'alto che confermi la volontà divina: sopra il suo capo appare splendente l'Ostia eucaristica. E la vedono anche i parenti. Da quel giorno la sua casa diventa meta di pellegrinaggi da tutto il Nord Europa. La sua opera di ascolto e aiuto dei sofferenti che vanno da lei si conclude il martedì di Pasqua del 1433. (Avvenire)


       




       


      PREGHIERA


       


      St. Liduina, con le tue sofferenze hai conosciuto bene il peso della croce. Per favore prega per tutti coloro che sono oppressi nella vita. Insegnaci con il tuo esempio a non sprecare mai una goccia di dolore, ma con amore e con coraggio, aiutaci ad offrirli a nostro Signore, che pazientemente ha sofferto per noi. Amen.


       


      (tradotta dall'inglese)

      domenica 13 aprile 2025

      Almanacco Friuli meteo e proverbi semi-friulani



       ☀️🌙 Sole e Luna
      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:20 e tramonta alle ore 19:53

      la Luna sorge alle ore 21:49 e tramonta alle ore 06:37
      ⚪ 12-05-2025
      ⚫ 27-04-2025





      Dure plui une cite sclapade che une gnove.[14]

      Dura più una pentola lesionata che una nuova.

      Qualche volta campa più un vecchio malaticcio che un giovine sano e robusto.[24]

      Almanacco Friuli meteo e proverbi semi-friulani


       ☀️🌙Sole e Luna

      Palmanova (UD)

      il Sole sorge alle ore 06:21 e tramonta alle ore 19:52

      la Luna sorge alle ore 20:41 e tramonta alle ore 06:19
       12-05-2025
       27-04-2025


      PROVERBI SEMI- FRIULANI 🔴 
      Se urte simpri en che dēt ca si ha māl.[45]
      Si urta sempre in quel dito che duole.

      Santi e Feste


       Vangelo

      La passione del Signore.

      Lc 22,14-23,56

      Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca

      Lc 22,14-23,56


      - Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione

      Quando venne l’ora, [Gesu‌] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perche‌ io vi dico: non la mangero‌ piu‌, finche‌ essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perche‌ io vi dico: da questo momento non berro‌ piu‌ del frutto della vite, finche‌ non verra‌ il regno di Dio».


      - Fate questo in memoria di me

      Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzo‌ e lo diede loro dicendo: «Questo e‌ il mio corpo, che e‌ dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice e‌ la nuova alleanza nel mio sangue, che e‌ versato per voi».- Guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!

      «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce e‌ con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto e‌ stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.

       

      - Io sto in mezzo a voi come colui che serve

      E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù d’Israele.- Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli

      Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».


      - Deve compiersi in me questa parola della Scrittura

      Poi disse loro: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: "E fu annoverato tra gli empi". Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento ». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse: «Basta!».- Entrato nella lotta, pregava più intensamente

      Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».


      - Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo:«Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre».


      - Uscito fuori, Pietro pianse amaramente

      Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gliaveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.


      - Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?

      E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: «Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?». E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.


      - Lo condussero davanti al loro Sinedrio

      Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».- Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna

      Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.


      - Erode con i suoi soldati insulta Gesù

      Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò aPilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.- Pilato abbandona Gesù alla loro volontà

      Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione perrivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.


      - Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me

      Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato". Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadete su di noi!", e alle colline: "Copriteci!". Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».


      Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.


      - Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno

      Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonaloro perché non sanno quello che fanno».


      Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.


      - Costui è il re dei Giudei

      Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».


      - Oggi con me sarai nel paradiso

      Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».- Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

      Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.


      Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.


      Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.- Giuseppe pone il corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia

      Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatèa, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nelquale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.


      Parola del Signore.

      venerdì 11 aprile 2025

      Almanacco Friuli, meteo, proverbi e detti Friulani


       ☀️🌙 Sole e Luna

      Palmanova (UD)


      il Sole sorge alle ore 06:23 e tramonta alle ore 19:50


      la Luna sorge alle ore 19:36 e tramonta alle ore 06:04

      ⚪ 13-04-2025

      ⚫ 27-04-2025




            proverbi semi- friulani 

      Muss e musse prest s'intindin.[41]

      Asino e asina presto (subito) s'intendono.




      Santo del giorno.12 aprile


       12 APRILE

        

      SAN GIUSEPPE MOSCATI

       

      A Napoli, san Giuseppe Moscati, che, medico, mai venne meno al suo servizio di quotidiana e infaticabile opera di assistenza ai malati, per la quale non chiedeva alcun compenso ai più poveri, e nel prendersi cura dei corpi accudiva al tempo stesso con grande amore anche le anime. (Martirologio Romano)

       

       La memoria liturgica di san Giuseppe Moscati nel Martyrologium Romanum è il 12 aprile ma localmente, dato che il giorno della nascita al Cielo può cadere nei giorni tra la fine della Quaresima e l’Ottava di Pasqua, è stata fissata al 16 novembre.

       

       

      PREGHIERA A SAN GIUSEPPE MOSCATI

       

      O San Giuseppe Moscati, medico e scienziato insigne, che nell'esercizio della professione curavi il corpo e lo spirito dei tuoi pazienti, guarda anche noi che ora ricorriamo con fede alla tua intercessione.

       

      Donaci sanità fisica e spirituale, intercedendo per noi presso il Signore. Allevia le pene di chi soffre, dai conforto ai malati, consolazione agli afflitti, speranza agli sfiduciati. I giovani trovino in te un modello, i lavoratori un esempio, gli anziani un conforto, i moribondi la speranza del premio eterno.

       

      Sii per tutti noi guida sicura di laboriosità, onestà e carità, affinché adempiamo cristianamente i nostri doveri, e diamo gloria a Dio nostro Padre. Amen.

       

       

      PREGHIERA PER UN AMMALATO GRAVE

       

      Tante volte mi sono rivolto a te, o medico santo, e tu mi sei venuto incontro. Ora ti prego con sincero affetto, perché il favore che ti domando richiede un tuo particolare intervento (nome) si trova in gravi condizioni e la scienza medica può fare ben poco. Tu stesso hai detto: «Che cosa possono fare gli uomini? Che cosa possono opporre alle leggi della vita? Ecco la necessità del rifugio in Dio». Tu, che hai risanato tante malattie ed hai soccorso tante persone, accogli le mie suppliche e ottienimi dal Signore di vedere esauditi i miei desideri. Concedimi anche di accettare la santa volontà di Dio e una fede grande per accogliere le disposizioni divine. Amen.

       

       

      PREGHIERA PER LA PROPRIA GUARIGIONE

       

      O medico santo e compassionevole, S. Giuseppe Moscati, nessuno piú di te conosce la mia ansia in questi momenti di sofferenza. Con la tua intercessione, sostienimi nel sopportare il dolore, illumina i medici che mi curano, rendi efficaci i farmaci che mi prescrivono. Fa' che presto, guarito nel corpo e sereno nello spirito, possa riprendere il mio lavoro e dare gioia a coloro che vivono con me. Amen. 

       

       

      PREGHIERA A SAN GIUSEPPE MOSCATI PER CHIEDERE UNA GRAZIA

       

      Amabilissimo Gesù, che ti degnasti venire sulla terra per curare la salute spirituale e corporale degli uomini e fosti tanto largo di grazie per San Giuseppe Moscati, facendolo un medico secondo il tuo Cuore, insigne nella sua arte e zelante nell'amore apostolico, e santificandolo nella tua imitazione con l'esercizio di questa duplice, amorevole carità verso il prossimo, ardentemente ti prego di voler glorificare in terra, il tuo servo nella gloria dei santi, concedendomi la grazia.... che ti chiedo, se è per la tua maggior gloria e per il bene delle anime nostre. Così sia.

       

      Pater, Ave, Gloria

      DIRETTA MATER DEI WEB TV

      🇮🇹🌿13 giugno 🔴 solennità S.ANTONIO DI PADOVA - Gemona del Friuli

      CLICCA QUI PER SANTUARIO LIVE 🎯  Santuario di S. Antonio S. ANTONIO DA PADOVA E I FRATI MINORI A GEMONA. UNA PRESENZA CHE SI PROTRAE DA OLT...