Venerdì 26 settembre: la Chiesa commemora i Santi Cosma e Damiano, fratelli gemelli, noti anche come santi medici. L’attenzione ai malati è stata la leva centrale della loro vita che si snoda nel terzo secolo, al tempo delle persecuzioni contro i cristiani. Curano i malati senza farsi pagare e, per questo, sono soprannominati anàrgiri, parola greca che significa “senza argento”.
Cosma e Damiano non si limitavano a prestare le cure ai malati; la loro attività di medici itineranti divenne ben presto un modo anche per diffondere la carità e la parola di Gesù. Curavano quindi non solo il corpo, ma anche le anime di chi si rivolgeva a loro. Furono molti i pagani infatti che, grazie all’attività dei due fratelli, si accostarono alla religione cristiana.
Ma proprio per questo motivo i due fratelli finirono presto sotto la lente persecutoria dell’imperatore Diocleziano, per nulla tenero con i fedeli di religione cristiana, che nel 303 d.C. li fece arrestare in Cilicia quindi li sottopose ad un atroce martirio.
Il #VangelodelGiorno secondo Luca 9,18-22
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del Signore
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