mercoledì 10 luglio 2024

Santi e Beati. San Benedetto da Norcia Patrono d' Europa



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11 LUGLIO

 

SAN BENEDETTO ABATE

Patrono d'Europa

 

Norcia (Perugia), ca. 480 - Montecassino (Frosinone), 21 marzo 543/560

 

È il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un periodo di solitudine presso il sacro Speco di Subiaco, passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La sua Regola, che riassume la tradizione monastica orientale adattandola con saggezza e discrezione al mondo latino, apre una via nuova alla civiltà europea dopo il declino di quella romana. In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. Due secoli dopo la sua morte, saranno più di mille i monasteri guidati dalla sua Regola. Paolo VI lo proclamò patrono d'Europa (24 ottobre 1964). (Avvenire)

 

 

PREGHIERA per OTTENERE GRAZIE

 

O buon Gesù, vero figlio di Dio e di Maria Vergine, che con la tua Pasione e Morte ci hai liberati dalla schiavitù del demonio, e mediante i prodigi della Croce hai glorificato il tuo servo Benedetto accordandogli un potere illimitato sulle potestà infernali, concedici, Te ne supplichiamo, mediante l'intercessione di questo Santo, la vittoria nella lotta assidua che sosteniamo non solo contro il demonio, nostro principale nemico, ma anche contro le perverse dottrine e gli esempi di vita scandalosa, specialmente con il parlare osceno e con il vestire immodesto, con i quali gli uomini di cattiva volontà cercano di danneggiarci nell'anima e nel corpo. 

 

San Benedetto, nostro speciale protettore, prega per noi ed impetraci da Gesù le grazie speciali necessarie alla nostra anima e al corpo.

 

Pater, Ave, Gloria

 

 

"O Dio, che hai scelto san Benedetto abate e lo hai costituito maestro di coloro che dedicano la vita al tuo servizio, concedi anche a noi di non anteporre nulla all’amore del Cristo e di correre con cuore libero e ardente nella via dei tuoi precetti."

 

 

CROCE - MEDAGLIA di SAN BENEDETTO

 

San Benedetto fu in vari modi tentato dal diavolo e sempre ne uscì vittorioso. Esortava a segnarsi con la croce il cuore per essere liberati dalle suggestioni diaboliche. Da secoli è viva la devozione alla "Medaglia o croce di San Benedetto" particolarmente efficace contro le tentazioni del maligno. Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e nel  1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. Su una faccia della medaglia è raffigurato il Santo con la croce e la regola nelle mani; in basso una vipera che esce da una coppa ricorda il miracolo operato dal Santo con il segno della croce che avrebbe frantumato la coppa contenente del vino avvelenato datogli da monaci attentatori. Vi è poi una scritta in latino  "EIUS IN OBITU NOSTRO PRESENTIA MUNIAMUR” che significa: "Croce del Santo Padre Benedetto - ci aiuti con la sua presenza nella nostra morte" Sul rovescio della medaglia, figura la Croce di San Benedetto e le iniziali dei testi. Questi versi sono antichissimi. Essi appaiono in un manoscritto del XIV sec. A testimonianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto. Ogni lettera dell’iscrizione presente sulla medaglia è parte integrante di un potente esorcismo:

 

 C. S. P. B.
Crux Sancti Patris Benedecti
La Croce del Santo Padre Benedetto


C. S. S. M. L.
Crux Sacra Sit Mihi Lux
La Croce santa  sia  la mia Luce

 

N. D. S. M. D.
Non draco sit mihi dux

Non sia il demonio il mio condottiero

 

V. R. S.
Vadre Retro satana
Allontanati satana!


N. S. M. V.

Numquam Suade Mihi Vana
Non mi attirare alle vanità

 

S. M. Q. L.

Sunt Mala Quae Libas
Sono cattive le tue bevande


I.V. B.
Ipse Venena Bibas
Bevi tu stesso i tuoi veleni

 

 

PREGHIERA

 

(segno di croce)

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

La Croce del Santo Padre Benedetto. 

 

La Croce Santa sia la mia Luce e non sia il demonio il mio condottiero. 

 

Allontanati satana! Non mi attirare alle vanità. 

 

Sono cattive le tue bevande, bevi tu stesso i tuoi veleni.

 

(segno di croce)

 

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo + Amen!

 

 

Un’indulgenza plenaria in punto di morte verrà concessa a tutti coloro che porteranno devotamente la medaglia di San Benedetto o anche il Crocifisso della Buona Morte (che reca incastonata al suo centro una Medaglia di San Benedetto), entrambi opportunamente benedetti, alle seguenti condizioni:

 

· raccomandare la loro anima a DIO.

 

· confessarsi e comunicarsi o, se impossibile, avere almeno la sincera contrizione dei peccati ed invocare con contrizione il SS. Nome di Gesù, almeno col cuore, se non lo si potesse fare mediante la voce.

 

· accettare con rassegnazione la propria morte dalle mani di Dio,  in sconto dei propri peccati.

 

 

martedì 9 luglio 2024

Il santo del giorno , TV M Web Mater Dei





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SANTO DEL GIORNO

SANTE RUFINA E SECONDA

10 luglio 

Liturgia del giorno:


Os 10, 1-3. 7-8. 12; Sal 104; Mt 10, 1-7.    


Oggi la Chiesa ricorda due sante romane il cui martirio, subìto durante la persecuzione di Valeriano e Gallieno (nel 260 circa), è provato da numerosi documenti certi. Rufina e Seconda erano sorelle, entrambe fidanzate con due giovani cristiani, che però apostatarono, per cui esse decisero di votarsi alla verginità. Ma i due, non essendo riusciti a convincerle a seguire il loro esempio, si vendicarono denunciandole come cristiane. Mentre esse stavano fuggendo, furono raggiunte al XIV miglio della via Flaminia e consegnate al prefetto Giunio Donato. Risultati vani gli sforzi per costringerle all’apostasia e al matrimonio, esse furono condannate a morte. Condotte al X miglio della via Cornelia “in fundum qui vocatur Buxo” (l’attuale via Boccea) fu eseguita la sentenza: una (non si sa quale delle due) fu decapitata, l’altra uccisa a bastonate. I loro corpi, abbandonati alle bestie, furono raccolti poi da una matrona di nome Plautilla, a cui le sante avevano indicato il luogo del loro martirio invitandola alla conversione. Quella zona, fino allora chiamata Silva nigra (cioè Selva nera) fui poi chiamata Silva candida a ricordo di Rufina e Seconda, nonché dei santi Pietro e Marcellino, a loro volta decapitati in quella località. Sul sepolcro delle sante, secondo alcuni ad opera di papa Giulio I (pontefice dal 341 al 353), fu eretta una basilica che Adriano I restaurò e Leone IV arricchì di doni, mentre la regione circostante ebbe fin dal secolo V un proprio vescovo, inizialmente chiamato “di Selva candida”. Più tardi, quando la diocesi sotto Callisto II fu unita a quella suburbicaria di Porto, assunse la denominazione definitiva (che sussiste tuttora) di Porto e Santa Rufina. Papa Anastasio IV (1153-54) trasferì i corpi delle due sorelle nel Battistero Lateranense, dove tuttora riposano. L’antica basilica sulla via Cornelia andò in rovina, tanto che oggi non se ne può più nemmeno indicare l’esatta ubicazione.

 

lunedì 8 luglio 2024

Il Santo del giorno, orari S. Messa Friuli. Rosa mistica Cormons h 9,40



 





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09 LUGLIO

 

SANTA VERONICA GIULIANI

 

Mercatello, Urbino, 27 dicembre 1660 - Città di Castello, 9 luglio 1727

 

Nacque a Mercatello, nel Ducato di Urbino, ultima figlia di Francesco Giuliani e Benedetta Mancini. La coppia aveva avuto sette figlie femmine, tra le quali Orsola e due sue sorelle intrapresero la vita monastica. La madre morì quando lei aveva solo sette anni. Entrò nell'ordine delle Clarisse cappuccine nel 1677 a 17 anni, cambiando il nome da Orsola a Veronica per ricordare la Passione di Gesù. Nel 1716 diventò badessa del monastero di Città di Castello. Scrisse diario, Il tesoro nascosto, pubblicato postumo (l'edizione più nota è quella a cura di Pietro Pizzicaria del 1895), nel quale racconta la propria esperienza mistica. È considerata fra le più importanti contemplative-penitenti che il mondo occidentale abbia avuto.

 

 

PREGHIERA A SANTA VERONICA GIULIANI

 

Dal trono di gloria ove per la pianezza dei meriti foste sublimata, nostra amabile Santa Veronica, degnatevi ascoltare la umile e fervente preghiera che, stretti dalla tribolazione, vi rivolgiamo. Lo Sposo divino che tanto amaste e per il quale tanto soffriste ascolterà un solo palpito del vostro cuore che tante volte avvicinò al Suo e un semplice gesto della vostra mano, come la Sua, ferita dalle stimmate della passione. Dite voi al Signore le grandi necessità dell'anima nostra, tanto spesso arida, tentata e indolente. Dite quello che ci angustia in questo momento... Ditegli come un giorno: "Signore, con le vostre stesse ferite v'invoco; con il vostro stesso amore; se le grazie chieste verranno ad accrescere questo Vostro amore in chi lo aspetta, ascoltatemi, o Signore, esauditemi, o Signore". O cara Santa, vera immagine del Crocefisso, la vostra preghiera non sarà delusa, e noi, ancora una volta, potremo benedire il vostro nome ed il vostro patire che vi dette tanta luce di gloria e tanta potenza d'intercessione.

 

3 Pater, Ave, Gloria.

 

domenica 7 luglio 2024

Il Santo del giorno 8 luglio



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08 LUGLIO

 

SANTI AQUILA E PRISCILLA

 

Sposi e martiri del I secolo, discepoli di San Paolo

 

Aquila e Priscilla erano due coniugi giudeo - cristiani, molto cari all'apostolo Paolo per la loro fervente e molteplice collaborazione alla causa del Vangelo. Aquila, giudeo originario del Ponto, trasferitosi in tempo imprecisato a Roma, sposò Priscilla (o Prisca).L'apostolo intuì subito le buone qualità dei due coniugi, quando chiese di essere ospitato nella loro casa a Corinto. I due lo seguirono anche in Siria, fino ad Efeso. Qui istruirono nella catechesi cristiana Apollo, l'eloquente giudeo - alessandrino, versatissimo nelle Scritture, ma ignaro di qualche punto essenziale della nuova dottrina cristiana, come il battesimo di Gesù. Aquila e Priscilla fecero in modo di battezzarlo prima che partisse per Corinto. Niente si può asserire con certezza sul tempo, luogo e genere di morte di Aquila e Priscilla, dato che le uniche fonti su di essi sono citazioni bibliche. Alcuni identificano Priscilla con la vergine e martire romana Prisca e Aquila con qualcuno della gens Acilia, collegata con le Catacombe, perciò i due sarebbero martiri per decapitazione. (Avvenire)

 

 

PREGHIERA

 

Ti ringraziamo Signore per gli amici dell’Apostolo Paolo:Aquila e Priscilla sono stati una coppia che ha dato tutto a Te e che si è interamente consacrata alla diffusione del Tuo Vangelo. Pur mantenendo le loro responsabilità professionali, hanno aperto la loro casa a tutte le persone desiderose di conoscere il Signore Gesù. La nostra generazione è avida di vedere la testimonianza pratica di uomini e di donne, di coppie e famiglie che vivono il Vangelo; Aiutaci Signore nelle nostre giornate; facci capire che possiamo essere la prova che vivere le nostre giornate, le nostre azioni secondo la Tua Parola, trasforma l’esistenza e dà la vera felicità.

 

 

RIFLESSIONE 

 

Aquila e Priscilla, una coppia cristiana di sposi,  stretti collaboratori di S. Paolo a Corinto poi a Efeso ed infine a Roma. Possiamo definirla la prima coppia missionaria della storia della Chiesa. E’ una coppia di grande esempio sia per i fidanzati che hanno deciso di ricevere il sacramento del matrimonio che per gli sposi che lo hanno già ricevuto perché ci dicono con la loro vita come si dovrebbe vivere il Matrimonio Sacramento.

 

Di loro parlano diffusamente gli Atti e le lettere di S. Paolo. Aquila e Priscilla sono giudeo-cristiani originari del Ponto. Vivono a Roma, da dove devono fuggire, espulsi con gli altri ebrei per ordine dell’imperatore Claudio. Sono laici, che si spostano lungo le rotte commerciali del tempo. Vivono le dimensioni ampie del mondo greco-romano; abitano grandi città cosmopolite, punti di incontro di popoli e di culture. Ne sperimentano le tensioni e i conflitti. Sono artigiani e si guadagnano la vita fabbricando tende, come Paolo che incontrano a Corinto. A lui sono legati da vincoli di amicizia e collaborazione nel fondare quella chiesa. Seguono poi Paolo ad Efeso, dove restano quando Paolo riparte. Li troviamo alla fine di nuovo a Roma. E’ importante sottolineare l’unità di questi due coniugi. Quando S. Paolo ne parla li cita sempre entrambi. Sono sempre insieme, si muovono insieme da un posto all’altro, lavorano insieme, sono entrambi impegnati nella via di Dio.

 

Aquila e Priscilla hanno fatto della loro casa una vera chiesa domestica,  dove ci si incontra, si coltivano legami di fraternità, si prega insieme, si ascolta l’apostolo, si spezza il pane, ci si apre alla missione. Un’ulteriore lezione non trascurabile possiamo trarre dal loro esempio: ogni casa può trasformarsi in una piccola chiesa. Non soltanto nel senso che in essa deve regnare il tipico amore cristiano fatto di altruismo e di reciproca cura, ma ancor più nel senso che tutta la vita familiare, in base alla fede, è chiamata a ruotare intorno all’unica signoria di Gesù Cristo. Anzi potremmo ritenere che l’Apostolo indirettamente moduli la vita della Chiesa intera su quella della famiglia. E la vita coniugale responsabilmente impegnata a servizio di tutta la comunità cristiana. E troviamo in loro il modello della Chiesa, famiglia di Dio per tutti i tempi.

 

Santi e Beati Friuli TV orario Celebrazioni


 


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BEATA MARIA ROMERO MENESES

 

Granada di Nicaragua, 13 gennaio 1902 - 7 luglio 1977

 

Nata in a Granada in una famiglia benestante e affermata, si è donata interamente ai più poveri con fiducia totale nella Provvidenza. Cresciuta in una famiglia cristiana, fin dall'infanzia si sentì apostola fra i coetanei, ma sarà nel Costarica che Maria scoprirà la vera condizione dei poveri decidendo di dedicarsi a loro senza riserve. Dalla sua iniziativa nasceranno le misioneritas per fornire servizio ai poveri nei loro quartieri, nelle loro misere case: sorgeranno oratori, la Casita de la Virgen, sempre aperta alle necessità materiali e spirituali dei derelitti, l'Opera sociale Maria Ausiliatrice, la «cittadella», e la Asociación Ayuda Necesitados. Non solo opere: le cronache della sua vita narrano anche di preghiera, obbedienza, prodigi. E un amore forte per Gesù Eucaristia. Maria morì il 7 luglio 1977. 

 

 

PREGHIERA

(Colletta)

 

O Dio, Padre di ogni consolazione, che procuri al tuo popolo i segni della tua bontà e grazia, concedi a noi, per intercessione della beata Maria Romero, vergine, di poter consolare coloro che sono in ogni tribolazione e nel giorno del giudizio di essere annoverati tra i benedetti.

 

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

venerdì 5 luglio 2024

IL Santo del giorno e orari Messa in Friuli



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SANTO DEL GIORNO

SANTA MARIA GORETTI

06 luglio 

Liturgia del giorno:


Am 9, 11-15; Sal 84; Mt 9, 14-17.    


Questa martire della purezza, emula delle vergini dei primi secoli della Chiesa, nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890 da una famiglia povera. A10 anni perdette il padre e toccò alla giovanissima Maria prendersi cura dei fratelli più piccoli e dei bambini dei vicini di casa quando i loro familiari si recavano nei campi a lavorare. Nel 1899 la famiglia si trasferì a Ferriere di Conca, presso Nettuno in provincia di Roma, nella tenuta del conte Attilio Mazzoleni. Qui la santa visse gli ultimi tre anni di vita senza poter mai frequentare la scuola per la povertà della famiglia e per l’eccessiva distanza dai centri abitati.. Si distingueva per la sua pietà e per la sua grande devozione alla Vergine. Non tollerava i discorsi cattivi e diceva alla mamma, quando le raccomandava di stare attenta alle compagnie che frequentava: «Meglio morire piuttosto che dire parole brutte». Un diciottenne vicino di casa, Alessandro Serenelli, che aveva tentato diverse volte di insidiarla senza riuscirvi; nel pomeriggio del 5 luglio 1902, esasperato dalla resistenza della ragazzina, la pugnalò ripetutamente con un punteruolo, mentre lei gli diceva: «Dio non vuole che si facciano queste cose; tu vai all’inferno!». Portata all’ospedale dei Fatebenefratelli a Nettuno, fu sottoposta a intervento chirurgico senza successo. Il giorno seguente, dopo aver ricevuto la Comunione e aver perdonato al suo assassino, esclamò: «La Madonna mi chiama!”» e spirò. Il Serenelli fu poi condannato a 30 anni di lavori forzati: secondo la sua stessa testimonianza, nel 1910 si operò in lui una conversione dovuta a un sogno in cui gli era apparsa la giovane Maria; da quel momento la sua condotta cambiò e quando uscì dal carcere con tre anni di anticipo, fu accolto nella comunità dei Cappuccini delle Marche, dove morì a 89 anni dopo una vita di riparazione ed espiazione. Beatificata da Pio XII nel 1947, la Goretti fu da lui canonizzata il 24 giugno 1950, presente la mamma della santa.

 

giovedì 4 luglio 2024

Santo del giorno , orario Messa Friuli tv



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05 LUGLIO

 

SANT'ANTONIO MARIA ZACCARIA

 

Nacque a Cremona nel 1502 da famiglia nobile e studiò medicina a Padova, esercitando in seguito la professione a favore dei poveri. Nel contempo si dava all'istruzione catechistica tra i fanciulli. Dopo aver rinunciato all'eredità paterna ed essersi legato a Dio con voto di verginità, intrapresi gli studi teologici nel 1528 divenne sacerdote. Nel 1530, essendo cappellano della contessa Luigia Torelli di Guastalla, si trasferì a Milano che divenne il campo del suo apostolato. Qui, per ispirazione del P. Battista da Crema domenicano, istituì una compagnia di preti regolari dediti all'apostolato per la riforma del clero e l'edificazione del laicato: ne nacque la Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, i quali avendo successivamente la cura della chiesa di san Barnaba a Milano furono detti Barnabiti. Vennero anche istituite le Angeliche di San Paolo, congregazione femminile sorta nel 1536. Sant'Antonio diede sviluppo e ordine alla pratica delle Quarantore. E risale a lui la consuetudine di far suonare la campanella alle 3 pomeridiane in ricordo della morte del Signore. Fu canonizzato nel 1897.

 

 

PREGHIERA A SANT'ANTONIO MARIA ZACCARIA

 

Sant' Antonio Maria Zaccaria, tu che hai curato i poveri e gli ammalati e hai consacrato la tua vita alla salute delle anime, ascolta la mia umile e fiduciosa preghiera. Continua la tua opera di medico e di sacerdote, ottenendomi da Dio la guarigione dalle infermità fisiche e morali, così che, libero da ogni colpa e da ogni male, io possa amare il Signore nella gioia, compiere con fedeltà i miei doveri, lavorare generosamente per il bene dei fratelli e per la mia santificazione. Così sia.

 

mercoledì 3 luglio 2024

Il Santo del giorno e orari Messa odierni




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Isabella d'Aragona, conosciuta anche come sant'Elisabetta del Portogallo (Isabel in aragonese e in portoghese, Elisabet in catalano) (Saragozza, 4 gennaio 1271 – Estremoz, 4 luglio 1336), è stata regina consorte del Portogallo e dell'Algarve dal 1282 al 1325. Fu proclamata santa nel 1625 dal papa Urbano VIII
 

lunedì 1 luglio 2024

Santi e solennità


 


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Oggi la Chiesa celebra la festa della Madonna delle Grazie. Chiediamo a Maria la grazia della salvezza eterna.

DIRETTA MATER DEI WEB TV

IL Santo del giorno

  06 OTTOBRE   SANTA MARIA FRANCESCA   DELLE CINQUE PIAGHE DI GESU'   Santa Maria Francesca delle cinque piaghe, al secolo Anna Maria Ro...