sabato 23 novembre 2024

Solennità di Cristo Re


 SOLENNITA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO...

(Gesù ci ha rivelato che è davvero Re; il Re dell'amore, che ci dona la vita)


Questa ultima domenica dell'anno liturgico è la solennità di Gesù Cristo Re dell'universo. Un Re umiliato, spogliato di tutto, insultato, deriso e in Croce è una regalità totalmente diversa da quella dei potenti della Terra. Riconoscere Gesù Re quando è appeso a una croce risulta anche per noi difficile ma lui ha scelto questa strada, ha scelto di farsi nostro servitore nella lavanda dei piedi, ha scelto di versare il suo sangue, sulla croce, ha scelto di sacrificare se stesso affinché ognuno di noi possa raggiungere la salvezza anche all'ultimo istante come il Buon Ladrone. Noi festeggiamo un Re che ha sconfitto la morte e il peccato un Re d'amore e di speranza...


BUONA DOMENICA!!!

mercoledì 20 novembre 2024

Festa Madonna della Salute Trieste


 

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La Festa della Madonna della Salute è una delle più sentite tradizioni devozionali della città di Trieste.

Il 21 novembre di ogni anno, giornata della Presentazione della B.V.M. al Tempio, il Santuario di Santa Maria Maggiore si riempie di migliaia di pellegrini provenienti anche da fuori città.

Durante l’intera giornata si susseguono le Messe dedicate alla festività mariana e il Vescovo, a conclusione della Festa cittadina rinnova l’affidamento a Maria della città di Trieste.

Come a Venezia, in Istria e in Friuli la venerazione alla Madonna della Salute si diffuse dopo la peste del 1630 in tutti i possedimenti della Repubblica di San Marco.

L’origine della tradizione triestina  si  fa risalire ad un fatto straordinario avvenuto nel 1849.

In quell’anno vi fu la cessazione immediata, per intercessione della Vergine Maria, della terribile pandemia di colera che colpì duramente la città adriatica e che dilagò a lungo per il resto del nord Italia.

L’evento straordinario della cessazione della pandemia era stato preceduto qualche tempo prima da un altro fatto miracoloso che aveva rinsaldato la devozione alla Vergine Maria: il sanguinamento inspiegabile di un busto di marmo della Madonna, chiamata popolarmente “Madonna del Fior” o “Madonna dei Fiori”.

La statua miracolosa della Madonna dei Fiori

La statua, di umile fattura, era stata rinvenuta casualmente da un oste, certo Fior (Ferdinando Patarga) che pensò di collocarla vicino al suo campo di bocce.

Ma un giorno un giocatore,  irritato per aver mancato il punto, tirò  con violenza la sua boccia contro l’immagine sacra che cominciò a sanguinare  a lungo, fissando sulla fronte della Vergine un segno indelebile, ancor oggi ben visibile.

L’evento miracoloso ebbe l’effetto di far pentire quell’uomo dell’atto sacrilego e di rinsaldare la devozione dei triestini alla Vergine Maria.

Fu così che allo scoppio della terribile pandemia di colera, il popolo di Trieste volle affidarsi alla benevolenza della Madonna per pregarla di guarire gli ammalati.

Il 15 ottobre 1849 la statua della Madonna dei Fiori fu dunque portata in processione per le vie della città in modo solenne e la accorata preghiera dei triestini venne ascoltata:  la città fu salvata dal terribile flagello.

A poco più di un mese dalla Supplica,  a Santa Maria Maggiore il Vescovo, celebrò un solenne pontificale  “Per Grazia ricevuta”, con la partecipazione calorosa dei sopravvissuti e delle autorità civili.

Fu quello l’inizio della tradizione che ancor oggi si anima ogni anno con grande afflusso di fedeli.

martedì 19 novembre 2024

Il santo del giorno


 


20 NOVEMBRE

 

BEATA MARIA FORTUNATA VITI

 

Veroli, Frosinone, 1827 - novembre 1922 

 

Anna Felice Viti era nata a Veroli (Frosinone) nel 1827, figlia di un possidente dedito al vino e al gioco. Perse la mamma a 14 anni. E lei si caricò molte responsabilità nell'accudire gli otto fratelli e sorelle. Per mantenerli andò anche a servizio come domestica. A 24 anni entrò tra le monache benedettine di Santa Maria de' Franconi a Veroli, dette le «monache buone». E mutò il nome in Maria Fortunata. La sua giornata era scandita, oltre che dalla preghiera, dai compiti più umili: filare e cucire. Visse oltre 70 anni nell'anonimato della sua cella. Alla sua morte, nel 1922, 95enne, fu seppellita nella fossa comune. Ma il suo nome restò e Papa Paolo VI la proclamò beata. (Avvenire)

 

 

lunedì 18 novembre 2024

Santo del giorno bis

 




Il video del Santo del Giorno 🔵cliccate qui 


Santi e Feste


 


19 NOVEMBRE

 

ARMIDA BARELLI - BEATA

 

Milano 01 dicembre 1882 - Marzio (Varese) 15 agosto 1952

 

Nata da una famiglia borghese, studia in un collegio svizzero. Tornata a Milano, si dedica ai ragazzi abbandonati e poveri, collaborando con Rita Tonoli, che fonderà poi un istituto dedito all’assistenza di tali ragazzi e che la mette in contatto con p. Agostino Gemelli, appena convertito. L’incontro con il frate segna per lei l’inizio di una collaborazione che durerà tutta la vita. Nel 1918 fonda la Gioventù Femminile cattolica milanese, chiamata a tale incarico dal card. Ferrari. L’esperienza positiva di Milano spinge il papa Benedetto XV ad affidarle lo stesso compito per tutte le diocesi italiane. Nel 1919, insieme a padre Gemelli, fonda l’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo e con lui anche l’Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo per la diffusione della liturgia. Nel 1921 fa parte del gruppo dei fondatori dell’Università cattolica del Sacro Cuore, fermamente convinta di intitolarla al Sacro Cuore e ne diventa indispensabile “cassiera”. Organizza convegni, pellegrinaggi, settimane della purezza, settimane sociali e attività per le missioni. Nel 1946, Armida viene nominata vice presidente generale dell’Azione Cattolica da Pio XII. Nel 1949, si ammala di paralisi bulbare, che la porterà alla morte. Scrive: “Accetto la morte, quella qualsiasi che il Signore vorrà, in piena adesione al volere divino”. È sepolta nella cappella dell’Università Cattolica a Milano. È stata dichiarata Venerabile il 1° giugno 2007. E' stata beatificata il 30 Aprile 2022.


IL SANTO DEL GIORNO 🔴CLICCA QUI PER IL VIDEO 

domenica 17 novembre 2024

Sant e feste Friuli TV

 



18 NOVEMBRE

 

GRIMOALDO DELLA PURIFICAZIONE

 

Pontecorvo (FR), 4 maggio 1883 - Ceccano (FR), 18 novembre 1902

 

Il beato Grimoaldo della Purificazione (al secolo Ferdinando Santamaria) nacque a Pontecorvo (FR) il 4 maggio 1883. Consacrato dalla madre alla Madonna, fin da piccolo sentì un'attrattiva particolare alla preghiera e alla penitenza. Nella Congrega dell'Immacolata di S. Maria di Porta si distinse per una fervida devozione alla Vergine e divenne catechista e apostolo tra i coetanei. Chiamato alla vita passionista, entrò nel noviziato di Paliano (FR) e vi professò i voti religiosi il 6 marzo 1900. Mentre proseguiva gli studi per il sacerdozio nella Badia di Ceccano (FR), colpito da meningite acuta, vi morì in concetto di santità il 18 novembre 1902. Il giovane Grimoaldo, emulo di san Gabriele dell'Addolorata, trovò nella devozione a Maria il segreto della sua rapida ascesa alla perfezione. Il 29 gennaio 1995 la Chiesa lo ha proclamato "beato". Le sue reliquie sono venerate nella chiesa della Badia dei Passionisti di Ceccano (FR). 

 

Il Santo del giorno e orario Messe in streaming


 

17 NOVEMBRE

 

SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA

 

Presburgo, Bratislava, 1207 - Marburgo, Germania, 17 novembre 1231

Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz'ordine francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235. (Avvenire)

 

 

PREGHIERA A SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA

 

O Elisabetta, giovane e santa, sposa, madre e regina, volontariamente povera di beni, tu sei stata, sulle orme di Francesco, primizia dei chiamati a vivere di Dio nel mondo per arricchirlo di pace, di giustizia  e di amore ai diseredati e agli esclusi. La testimonianza delle tua vita rimane come luce per l’Europa per seguire le vie del vero bene di ogni uomo e di tutti gli uomini. Ti preghiamo di impetrarci dal Cristo Incarnato e Crocifisso, al quale ti sei fedelmente conformata, intelligenza, coraggio,operosità e credibilità, da veri costruttori del regno di Dio nel mondo. Amen

 

venerdì 15 novembre 2024

IL Santo del giorno



 Preghiera video clicca qui 🔴



San Giuseppe Moscati Laico

Festa: 12 aprile (16 novembre)

Benevento, 25 luglio 1880 - Napoli, 12 aprile 1927

Originario di Serino di Avellino, nacque a Benevento nel 1880, ma visse quasi sempre a Napoli, la «bella Partenope», come amava ripetere da appassionato di lettere classiche. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter lenire il dolore dei sofferenti». Da medico seguì la duplice carriera sopra delineata. In particolare salvò alcuni malati durante l'eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli ospedali riuniti in occasione dell'epidemia di colera del 1911; fu direttore del reparto militare durante la grande guerra. Negli ultimi dieci anni di vita prevalse l'impegno scientifico: fu assistente ordinario nell'istituto di chimica fisiologica; aiuto ordinario negli Ospedali riuniti; libero docente di chimica fisiologica e di chimica medica. Alla fine gli venne offerto di diventare ordinario, ma rifiutò per non dover abbandonare del tutto la prassi medica. «Il mio posto è accanto all'ammalato!». In questo servizio integrale all'uomo Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria figura di laico cristiano, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine del sinodo dei vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa».

Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico

Martirologio Romano: A Napoli, san Giuseppe Moscati, che, medico, mai venne meno al suo servizio di quotidiana e infaticabile opera di assistenza ai malati, per la quale non chiedeva alcun compenso ai più poveri, e nel prendersi cura dei corpi accudiva al tempo stesso con grande amore anche le anime.

Ascolta da RadioVaticana:   
   

giovedì 14 novembre 2024

Il Santo del giorno


 


Sant' Alberto Magno Vescovo e dottore della Chiesa

Festa: 15 novembre - Memoria Facoltativa

Lauingen (Baviera), 1206 circa - Colonia, 15 novembre 1280

Nacque in Germania verso il 1200. Molto giovane venne in Italia per studiare le arti a Padova e forse anche a Bologna e Venezia. Durante il soggiorno nella penisola conobbe i domenicani, dai quali fu inviato a Colonia per la formazione religiosa e per lo studio della teologia. Approdò infine a Parigi dove tenne la cattedra di teologia per tre anni, durante i quali ebbe un allievo d’eccezione:Tommaso d’Aquino. Rimandato dai superiori a Colonia per fondarvi lo studio teologico, portò con sé Tommaso con il quale avviò un progetto molto ambizioso: il commento dell’opera di Dionigi l’Areopagita e degli scritti filosofico­naturali di Aristotele. Alberto vedeva il punto d’incontro di questi due autori nella dottrina dell’anima. Posta da Dio nell’oscurità dell’essere umano (Dionigi), secondo Aristotele l’anima si esprime nella conoscenza e negli aspetti pratici dell’esistenza umana.In questo agire complesso e meraviglioso, essa svela la sua origine divina. Alberto dava così avvio all’orientamento mistico nel suo ordine che sarà sviluppato da maestro Eckhart, mentre la ricerca filosofico-teologica verrà proseguita da san Tommaso. Grande studioso delle scienze naturali, Alberto non rifuggì dagli incarichi pastorali. Fu provinciale dell’ordine domenicano per il nord della Germania, per breve tempo vescovo di Ratisbona, partecipò al concilio di Lione. Il «dottore universale» morì nel 1280.

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Santo del giorno

 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨ SAN BRUNO DI SEGNI 18 Luglio S. Bruno nacque a Solere d'Asti nel 1040: trascorsa la fanciullezza sotto la ...