lunedì 2 giugno 2025

Frate indovino 3 giugno 🇮🇹🎯


 SAN CARLO LWANGA e COMPAGNI martiri                

Verso il 1880, giunse in Uganda, regione dell’Africa nera, un gruppo di religiosi inviati dalla Francia. Costoro furono ben accolti dal sovrano che li chiamò Padri Bianchi. La missione aveva successo, molte furono le conversioni e i battesimi. Il nuovo sovrano, però, non fu favorevole alla presenza dei missionari. Questo re era incline al vizio e la presenza dei Padri Bianchi valeva per lui come un rimprovero. Inoltre, il re faceva affari vendendo i suoi sudditi più robusti come schiavi, mentre i missionari erano contrari alla schiavitù. I Padri Bianchi furono costretti ad abbandonare l’Uganda, ma un gruppo di convertiti, che praticavano la purezza nei costumi e la pietà nei sentimenti, continuarono l’opera evangelizzatrice. Capo di questi Compagni era Carlo Lwanga. Il sovrano infastidito, ne ordinò la tortura sui carboni ardenti. Costoro non emisero né lamenti, né parole di odio, anzi li si sentiva pregare. Il sovrano ne ordinò l’uccisione.

PENSIERO SPIRITUALE
MEDITAZIONE SULLA SPERANZA
Ecco la stupenda realtà della speranza: confidando nel Signore si diventa come Lui, la sua benedizione ci trasforma in suoi figli, che condividono la sua vita. la speranza in Dio ci fa entrare, per così dire, nel raggio d’azione del suo ricordo, della sua memoria che ci benedice e ci salva.

Meditazione di papa Francesco


Santo del giorno ❤️ 3 giugno . Mater Dei Cristian TV Friuli 🇮🇹


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN GIOVANNI GRANDE

3 Giugno


Giovanni Grande, nato a Carmona (Andalusia), rimase orfano di padre all'età di quindici anni e fu mandato a Siviglia a lavorare presso un parente mercante di tessuti. Dopo aver appreso il mestiere esercitò il commercio nella sua città, ma a ventidue anni diede via tutti i suoi possedimenti e si ritirò in un eremo presso Marcena. Benché fin da adolescente avesse condotto una vita irreprensibile, aveva un profondo e costante senso del peccato e dell'indegnità, e forse il suo soprannome deriva dal fatto che si pensava l'ultimo degli uomini. Si faceva chiamare El grande pecador, e questo è il nome con cui è attualmente venerato in Spagna.


Un giorno vide lungo la strada due vagabondi ammalati; li portò nella sua capanna, li curò e si mise a chiedere elemosine per loro. Subito dopo questo fatto vide altra gente in cerca di aiuto e si sentì chiamato a lasciare la vita solitaria per svolgere un ministero tra i poveri. Andò a Jerez de la Frontera e prestò la sua opera nella prigione di quel luogo, occupandosi dei carcerati che vivevano in condizioni spaventose. Benché subisse insulti, ingratitudine e perfino percosse da alcuni di loro, li curava, chiedeva elemosina per loro e li assisteva, pensando che nessun uomo fosse escluso dall'amore di Dio.


Andò poi a lavorare in un vicino ospedale dove sopportò gli insulti e l'opposizione dei responsabili, urtati dal suo impegno verso gli ammalati, un rimprovero vivente alla loro negligenza e insensibilità, ma che impressionava favorevolmente quelli di fuori. Una famiglia abbiente costruì per lui un ospedale che subito si riempì di ammalati. Giovanni reclutò un gruppo di giovani desiderosi di seguire il suo esempio nel prendersi cura dei bisognosi. Per assicurare continuità alla sua opera la aggregò all'Ordine ospedaliero di S. Giovanni di Dio, di cui egli stesso divenne membro. Il fondatore, S. Giovanni di Dio (8 mar.), era morto a Siviglia quando Giovanni Grande aveva quattro anni.


Le iniziative di Giovanni non si fermarono all'ospedale: radunò orfani, li sfamò e li istruì; si diede da fare per procurare la dote matrimoniale alle ragazze povere. Continuò a interessarsi dei carcerati e quando, dopo l'assalto di Cadice da parte degli inglesi, trecento soldati spagnoli in fuga arrivarono a Jerez curò le loro ferite, li nutrì e diede loro abiti. A essi tutto questo sembrò il compiersi di un miracolo. Visse un'intensa vita di preghiera e se, dopo essere rapito in estasi durante la preghiera, si fosse trovato circondato da estranei esterrefatti, avrebbe chiesto loro perdono e se ne andava tranquillamente a capo chino per la sua strada. Nel 1600 a Jerez si prodigò per alleviare le sofferenze delle vittime della peste: ogni giorno morivano trecento persone, ed egli stesso contrasse il morbo. Morì all'età di cinquantaquattro anni, e fu beatificato da papa Pio IX nel 1853.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Jerez nell’Andalusia in Spagna, san Giovanni Grande, religioso dell’Ordine di San Giovanni di Dio, che rifulse per la sua carità verso i prigionieri, gli abbandonati e gli emarginati e morì contagiato lui stesso dalla peste mentre curava i malati.



Vangelo del giorno ❤️ con ccare sulla foto 🎯


 🔔IL VANGELO DI OGGI📖


Dal Vangelo secondo GIOVANNI

17,1-11a.


In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse:

«Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.

Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.

Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.

Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.

E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.

Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.

Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,

perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.

Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.

Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.

Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Almanacco Friuli meteo proverbi semi- friulani








 ☀️🌙 Sole e Luna

Palmanova (UD)


il Sole sorge alle ore 05:17 e tramonta alle ore 20:52


la Luna sorge alle ore 11:59 e tramonta alle ore 01:48

⚪ 11-06-2025

⚫ 25-06-2025


SAN FELICE DA NICOSIA religioso cappuccino                        

Felice nacque a Nicosia, in Sicilia, nel 1715, in una famiglia numerosa. Il padre calzolaio decise di farlo lavorare nella calzoleria, ma nel frattempo venne in contatto con la Congregazione dei Cappuccinelli, presso il convento di Nicosia. Egli testimoniava la sua spiritualità in ogni cosa quotidiana facesse e, infine, chiese di entrare come fratello laico nell'Ordine dei Cappuccini, ma non fu accolto. Si diede alla cura della famiglia, ma alla morte dei genitori, chiese nuovamente di essere ammesso tra i Cappuccini direttamente al Provinciale e ricevette il consenso. Pronunciata la professione fu inviato nel suo stesso paese di origine, dove per 43 anni esercitò il compito di questuante. Nel convento gli furono assegnati vari lavori: portinaio, ortolano, calzolaio e infermiere, mentre fuori era questuante. Aveva una particolare predilezione per i bambini, dalle tasche tirava fuori sempre qualcosa, una noce, delle nocciole, delle fave e le regalava ai fanciulli. Piccoli regali che gli offrivano l'opportunità di dare loro una breve lezione di catechismo. Aiutava i poveri, sosteneva gli ammalati e i più bisognosi, era solito andare a trovare i carcerati. 

Era trattato duramente dai superiori, spesso umiliato, ma fra’ Felice rispondeva: "Sia per l'amor di Dio". Amava distribuire delle striscioline di carta sulle quali scriveva le invocazioni alla Beata Vergine: erano per lui il rimedio per tutti i mali. Le appendeva alle porte delle abitazioni dei malati, dei poveri, dei bisognosi. Eventi miracolosi si susseguivano lì dove egli operava il bene e ciò accresceva la sua fama. In età avanzata, terminati i compiti più pesanti, si dedicò alla preghiera. Negli ultimi giorni di vita raccomandò la sua anima a san Francesco e alla Madonna e, chiuse gli occhi dopo aver chiesto al superiore l’obbedienza di morire.

domenica 1 giugno 2025

Vangelo di oggi 2 giugno


 🔔IL VANGELO DI OGGI📖


Dal Vangelo secondo GIOVANNI

16,29-33.


In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù : «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.

Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».

Rispose loro Gesù: «Adesso credete?

Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».



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Santi e Beati


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANTI MARCELLINO E PIETRO

2 Giugno


Marcellino e Pietro appartenevano al clero romano. Il primo era prete, l'altro esorcista. Insigni per virtù e per prodigi, erano ammirati e venerati da tutti i fedeli e nello stesso tempo oggetto di grande odio da parte dei persecutori.


S. Pietro venne arrestato per ordine del proconsole Sereno, e consegnato al capo delle carceri Artemio, perché fosse tenuto in dura prigionia. Ma anche tra le catene il Martire non seppe tacere il nome di Gesù, predicando agli stessi carcerieri. Di notte, mentre riposava nella prigione, venne miracolosamente liberato.


Non s'allontanò da Roma, ma si presentò ad Artemio che s'era burlato di lui e della sua fede in un Dio, come egli diceva, incapace di liberarlo dalle sue mani. Ciò non era stato opera dell'uomo e Artemio lo riconobbe, e piangendo credette in Gesù Cristo e con lui tutta la famiglia. La sua figliuola, vessata dal demonio, fu liberata e altre trenta persone e carcerati saputo il fatto si convertirono. Il Battesimo fu loro conferito da S. Marcellino, appositamente chiamato da S. Pietro.


Nel frattempo il giudice veniva colpito da grave malattia. Appena guarito, e venuto a conoscenza dell'accaduto, ne fu Più che mai sdegnato. Artemio si interpose, facendogli conoscere la santità della religione cristiana e quanto Dio aveva operato per mezzo dei suoi servi Pietro e Marcellino.


Ma ciò inviperì vieppiù il tiranno che condannò Artemio con tutta la sua famiglia a crudelissimi supplizi e citò dinanzi a sé i due Santi.


Questi, anziché venir meno, gli minacciarono i castighi preparati a quanti odiano Dio. Nuovamente condotti in prigione, Pietro fu stretto con ceppi e Marcellino disteso su cocci di vetro. Essi però dovevano ancora compiere del bene. Un Angelo li liberò e si portarono tra i Cristiani, dove per sette giorni confortarono e animarono i fedeli alla perseveranza finale. 


Presentatisi nuovamente al governatore, furono condannati e dopo essere stati costretti a scavarsi la propria tomba in una foresta vennero decapitati. I loro corpi, trovati da una matrona di nome Lucilla, furono deposti presso il sepolcro di S. Tiburzio che prese poi il nome di Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.


PRATICA. Nelle difficoltà non dobbiamo scoraggiarci, ma dobbiamo riporre tutta la fiducia in Dio che è Padre potente ed amoroso e tutto dispone per la nostra santificazione.


PREGHIERA. O Signore, che ogni anno ci allieti con la solennità dei tuoi martiri gloriosi Marcellino e Pietro, fa' che il loro esempio ci infiammi sempre al bene.


MARTIROLOGIO ROMANO. Santi martiri Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, che, come riporta il papa san Damaso, furono condannati a morte durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano; condotti tra i rovi sul luogo del supplizio, ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i corpi rimanessero nascosti a tutti, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura alle loro sante membra a Roma sulla via Labicana nel cimitero ad Duas Lauros.



sabato 31 maggio 2025

Almanacco Friuli


☀️🌙Sole e Luna

Palmanova (UD)


il Sole sorge alle ore 05:17 e tramonta alle ore 20:51


la Luna sorge alle ore 10:47 e tramonta alle ore 01:30

⚪ 11-06-2025

⚫ 25-06-2025




 

Palinsesto pomeriggio 🇮🇹 4 giugno




🔴👇
15:00 PREGHIERA ALLA DIVINA MISERICORDIA
15:15 Preghiera di Pace
15:20 2 Minuti dello Spirito
15:25 Gocce di Spirito
15:30 IMAGO ECCLESIAE – Chiesa di San Francesco a Schio
16:00 dalla Santa Casa di Loreto: SANTO ROSARIO – Misteri della Gioia
16:30 Pellegrini di Speranza – Unitalsi di Verona a Lourdes
17:00 Gocce di Spirito
17:05 Documentario – il mio grazie a Maria. In pellegrinaggio di corsa tra Loreto e Lourdes

🌐🌈Diretta da MEDJUGORJE 🌈🌐


18:00 La preghiera dei Vespri

18:20 L'Approfondimento - Ufficio delle constatazioni medicali a Lourdes
18:30 Trincee
19:15 Santa Casa News
19:30 Preghiamo il SANTO ROSARIO con il Cardinale Angelo Comastri
20:15 Ars Fidei - Il Sacro Cuore
20:30 BEATI VOI
22:15 I TESORI DELLE CHIESE TRENTINE – VAL DI NON
22:30 Pellegrini di Speranza – Unitalsi di Verona a Lourdes
23:00 COMPIETA, preghiera al termine del giorno
23:15 Gocce di Spirito
23:20 2 Minuti dello Spirito
23:25 IMAGO ECCLESIAE – Chiesa di San Francesco a Schio
0:00 TE DEUM

Solennità ASCENSIONE del Signore

 



ASCENSIONE DEL SIGNORE

San Giovanni nel quarto Vangelo, pone il trionfo di Cristo nella sua completezza nella Resurrezione; anche gli altri tre evangelisti confermano che la vera ascensione, cioè la trasfigurazione e il passaggio di Gesù nel mondo della gloria, sia avvenuta il mattino di Pasqua, evento sfuggito a ogni esperienza e fuori da ogni umano controllo. Quindi, i testi evangelici invitano a collocare l’ascensione e l’intronizzazione di Gesù alla destra del Padre, nello stesso giorno della sua morte: Egli è tornato poi dal Cielo per manifestarsi ai suoi e completare la sua predicazione per un periodo di “quaranta” giorni. L’Ascensione raccontata da Luca, Marco e negli Atti degli Apostoli, non si riferisce al primo ingresso del Salvatore nella gloria, ma riguarda l’ultima apparizione e partenza con cui conclude le sue manifestazioni visibili sulla terra. Pertanto, l’intento dei racconti dell’Ascensione non è quello di descrivere il reale ritorno al Padre, ma di far conoscere alcuni tratti dell’ultima manifestazione di Gesù, una manifestazione di congedo, necessaria perché Egli deve ritornare al Padre per completare tutta la Redenzione: “Se non vado non verrà a voi il Consolatore, se invece vado ve lo manderò” (Giov. 16, 5-7)


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venerdì 30 maggio 2025

Ss.Martiri Canziani . Celebrazioni a San Canzian d'Isonzo . Basilica



Santi Canzio, Canziano e Canzianilla Martiri

Festa: 31 maggio

sec. IV

Canzio, Canziano e Canzianilla, che la la tradizione vuole fratelli, caddero sotto Diocleziano agli inizi del IV secolo e vennero sepolti ‘ad aquas Gradatas’. Nella stessa località, corrispondente all’odierno S. Canzian d’Isonzo, venne scoperta recentemente la relativa basilica paleocristiana e la stessa tomba, con notevoli resti ossei di tre individui. La venerazione dei martiri è attestata dal racconto di S. Massimo di Torino (sec. V), da una celebre cassetta-reliquiario in argento conservata a Grado della fine del sec. V e dall’affermazione di Venanzio Fortunato (fine sec. VI) : " Aquileiensium si forte accesseris urbem, Cantianos Domini nimium venereris amicos ". In età altomedioevale esisteva in detta località un monastero in loro onore, dedicato a S. Maria. Il culto dei martiri era già anticamente diffuso nell’Italia settentrionale (Lombardia), in Francia e in Germania.

Martirologio Romano: Ad Aquileia in Friuli, santi Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri, che, arrestati dal persecutore mentre si allontanavano su un carro dalla città, furono infine condotti al supplizio.

 

🇮🇹🌿10 giugno ❤️11° giorno Tredicina a Sant' Antonio di Padova 🎯 santuario di Gemona del Friuli. Il più antico al mondo 🔴


Tredicina
Fratelli carissimi, presentiamo a Gesù le nostre suppliche, affinché, per l’intercessione di sant’Antonio, effonda su di noi la sua misericordia.
 

🔔11* giorno 🔷

11. O Gesù che hai chiamato il papa a essere pastore universale, sommo sacerdote e annunziatore di verità e di pace, per intercessione di sant’Antonio, sostienilo e confortalo nella sua missione.

Gloria al Padre…



 

🔔TREDICINA a Sant' Antonio di Padova 

FRANCESCANI DELL' IMMACOLATA 

Cliccare Qui 🎯


Caro sant'Antonio, Tu che hai accolto Gesù tra le tue braccia, accompagnaci sempre nel nostro cammino, e sii per noi forza, aiuto e motivo di speranza. Intercedi presso Dio affinché protegga la nostra famiglia, le nostre comunità, il mondo intero; ci liberi e ci guarisca da ogni male.

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Santi del giorno Mondo d'amore Medjugorje 🇮🇹 It TV

Per seguire il diretta cliccare Qui 🎯  BEATA VERGINE DEL CARMELO                   La ricorrenza della Madonna del Carmelo, una delle devoz...