lunedì 29 settembre 2025

🌈🕊️🇮🇹Il Vangelo del giorno 30 settembre


 VANGELO DI OGGI

Lettura dal Santo Vangelo secondo Luca (9,51-56):


Mentre si compiva il tempo in cui sarebbe stato elevato in cielo, Gesù decise di andare a Gerusalemme. Mandò dei messaggeri davanti a sé. Lungo il cammino, entrarono in un villaggio della Samaria per preparargli un posto. Ma essi non lo accolsero, perché era diretto a Gerusalemme.

Vedendo ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni gli dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».

Ma egli, voltatosi, li rimproverò e disse: «Voi non sapete di quale spirito siete; il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per perire gli uomini, ma per salvarli».

E andarono in un altro villaggio.


Parola del Signore

Ti lodiamo, Signore.

domenica 28 settembre 2025

🕊️✝️🌈VANGELO DEL GIORNO



 

Vangelo


Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.


Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 1,47-51

 

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».


Parola del Signore.

🌿🕊️🌈Io Santi del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN VENCESLAO

28 Settembre


S. Venceslao, re di Boemia, era figlio di Uratislao e di Drahomira e nipote di Boivoro, primo duca cristiano di Boemia e della beata Ludmilla. Suo padre Uratislao era un principe virtuoso, valoroso e benigno, ma la madre Drahomira, atea e pagana, univa ad una alterigia diabolica una grande crudeltà e perfidia. Venceslao ebbe anche un fratello più giovane, di nome Boleslao, perfido come la madre.


Ludmilla, nonna di questi due principi, volle Venceslao presso di sé, premendole educare l'erede secondo le massime del Cristianesimo. Venceslao ebbe per maestro un prete di santità e prudenza non comune, alle cui cure corrispose lodevolmente, mostrando già in tenera età il suo amore per lo studio e la virtù. Fu messo in seguito a compire gli studi in un collegio di Praga.


Era ancor giovane, quando gli morì il padre. La madre Drahomira allora prese le redini del regno. Questa pessima donna sfogò il suo odio contro il Cristianesimo, facendo atterrare le chiese, proibendo il culto pubblico e persino l'insegnamento della religione cristiana ai fanciulli. Revocò tutte le leggi emanate dal marito Uratislao in favore dei cristiani e scacciò i magistrati che non si professavano pagani. Gran numero di fedeli furono vittime di questo suo odio.


Non è a dire quanto grande fosse il dolore di Ludmilla per queste cose e quanto raddoppiasse i suoi sforzi e le sue preghiere perché Venceslao, erede al trono, un giorno ponesse termine a questi mali. E appena fu possibile, incitò Venceslao a prendere in mano le redini del governo, assicurando da parte sua protezione, preghiera e consiglio. Ma bisognava fare i conti col fratello Boleslao, educato e sostenuto dalla perfida Drahomira. Si decise di dividere il regno: la parte preponderante toccò a Boleslao e la Boemia propriamente detta rimase a Venceslao. Non contenta Drahomira volle sopprimere anche la pia Ludmilla, rea di aver educato cristianamente Venceslao. La fece infatti strangolare nel suo oratorio mentre stava in orazione. Ludmilla è venerata come martire di Boemia e la Chiesa ne celebra la solennità il 16 di settembre. Intanto scoppiò la guerra: Radislao, principe di Gurima, si portò con una potente armata negli stati del nostro santo; Venceslao. per difendersi prese anch'egli le armi. Quando i due eserciti si trovarono di fronte, Venceslao, divinamente ispirato, propose a Radislao di affidare l'esito della contesa a un duello, per impedire in tal modo spargimento di sangue innocente. Il principe di Gurima accettò, certo di vincere. Ma ecco che mentre combattevano, due Angeli si posero ai fianchi di Venceslao, dandogli la vittoria.


Lo zelo di Venceslao nel reprimere i disordini della nobiltà e difendere gli oppressi, gli attirarono molti nemici, e la stessa sua madre si mise a capo della congiura. A tradimento lo invitò nel suo palazzo, ed una notte, mentre Venceslao si recava a pregare, lo fece barbaramente trucidare. Era l'anno 936.


PRATICA. La preghiera deve essere sempre il nostro conforto, anche nelle più atroci pene.


PREGHIERA. O Dio, che per mezzo della palma del martirio trasferisti il beato Venceslao dal principato terreno alla gloria celeste, custodiscici per le sue preghiere da ogni avversità, , e concedici di gioire della sua compagnia.


MARTIROLOGIO ROMANO. San Venceslao, martire: duca di Boemia, fu educato alla sapienza umana e divina dalla zia paterna Ludmilla e, pur severo con sé stesso, fu però uomo di pace nell'amministrare il regno e misericordioso verso i poveri e riscattò in massa gli schiavi pagani in vendita a Praga, perché fossero battezzati; dopo avere affrontato molte difficoltà nel governare i suoi sudditi e nell'educarli alla fede, tradito da suo fratello Boleslao, fu ucciso in chiesa a Stará Boleslav in Boemia da alcuni sicari.

sabato 27 settembre 2025

🌿🕊️🌈Vangelo della Domenica


 🔔IL VANGELO DI OGGI📖


Dal Vangelo secondo LUCA

16,19-31.


In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.

Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,

bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.

Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.

Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.

Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.

Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.

E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,

perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.

Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.

E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.

Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi ».



venerdì 26 settembre 2025

🌿Santo del Giorno 27/09


 

SAN VINCENZO DE’ PAOLI sacerdote, fondatore                             

Vincenzo nacque nelle Lande, in Francia, nel 1581, da famiglia contadina. Fece il guardiano di porci per pagarsi gli studi. A 19 anni fu consacrato sacerdote. Nel 1610, fu cappellano elemosiniere della Regina Margherita di Valois. Egli considerava il sacerdozio come un’opportunità di riscatto dell’uomo, ma l’accusa di un furto da cui non volle difendersi e altre esperienze, cominciarono a dirigere il suo sguardo su nuovi valori. Comprese che il sacerdote è un uomo “mangiato” e che nell’eucarestia è sacerdote e vittima. Cominciò a sperimentare la bellezza della cura delle anime e dello spendersi per il prossimo. Vincenzo prese a cuore le persone misere, sole e abbandonate e, oltre a sollecitare la solidarietà dei parrocchiani, volle fare di più: fondò le “Compagnie della Carità”, un’associazione laicale per organizzare l’assistenza delle famiglie povere attraverso la visita personale a domicilio. Riflettè anche sulla possibilità di coinvolgere il mondo aristocratico e religioso nelle opere di carità e, soprattutto, di renderle un impegno a tempo pieno. Grazie all’aiuto di santa Luisa de Marillac (che ben interpretò il carisma vincenziano), le dame cooperarono con le Figlie della Carità. Una vera rivoluzione: le religiose poterono operare anche fuori dei conventi al servizio dei poveri. Vincenzo fu una di quelle figure che la storia dona all’umanità: pastore zelante, umile, amante della carità, meritevole di aver cambiato l’atteggiamento nei confronti dei poveri, cioè di avvicinarli e soccorrerli, ispirandosi alla carità evangelica, che vede nel povero la persona di Cristo.

🕊️✝️ Vangelo del Giorno Sabato 29/09


 

Sabato 27 settembre; la Chiesa commemora San Vincenzo de Paoli, sacerdote e fondatore della Congregazione della Missione per predicare tra i poveri e formare il clero, e le "Figlie della Carità", che si dedicano all'assistenza dei malati, orfani e bisognosi. La sua opera caritativa si estese a Parigi e oltre, creando ospedali e missioni. La sua influenza raggiunse anche la corte di Francia, dove si oppose a politiche ingiuste e organizzando aiuti per i poveri, diventando un simbolo di carità e di lotta contro il giansenismo.

E' riconosciuto come uno dei grandi santi caritatevoli, e la sua eredità vive nelle opere presenti in tutto il mondo.

Il #VangelodelGiorno secondo Luca 9,43-45


In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».

Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.


Parola del Signore

giovedì 25 settembre 2025

✝️🕊️vangelo del giorno


 

Venerdì 26 settembre: la Chiesa commemora i Santi Cosma e Damiano, fratelli gemelli, noti anche come santi medici. L’attenzione ai malati è stata la leva centrale della loro vita che si snoda nel terzo secolo, al tempo delle persecuzioni contro i cristiani. Curano i malati senza farsi pagare e, per questo, sono soprannominati anàrgiri, parola greca che significa “senza argento”.  

Cosma e Damiano non si limitavano a prestare le cure ai malati; la loro attività di medici itineranti divenne ben presto un modo anche per diffondere la carità e la parola di Gesù. Curavano quindi non solo il corpo, ma anche le anime di chi si rivolgeva a loro. Furono molti i pagani infatti che, grazie all’attività dei due fratelli, si accostarono alla religione cristiana.

Ma proprio per questo motivo i due fratelli finirono presto sotto la lente persecutoria dell’imperatore Diocleziano, per nulla tenero con i fedeli di religione cristiana, che nel 303 d.C. li fece arrestare in Cilicia quindi li sottopose ad un atroce martirio.

Il #VangelodelGiorno secondo Luca 9,18-22


Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».


Parola del Signore

🌿✝️Santi e Beati


 

SANTO DEL GIORNO

La Chiesa cattolica commemora principalmente i Santi Cosma e Damiano, martiri e fratelli gemelli.


Storia


• Secondo la tradizione, Cosma e Damiano vissero nel III secolo (o all'inizio del IV secolo) nella regione dell'Asia Minore o Siria e si dedicarono alla medicina.


• Si dice che praticassero la medicina gratuitamente, senza chiedere alcun compenso, come espressione della loro fede e del servizio al prossimo (motivo per cui sono conosciuti in Oriente anche come "anargyroi", che significa "i senza denaro").


• Durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano (fine III/inizio IV secolo), furono arrestati per aver professato la fede cristiana e condannati al martirio.

• Diverse leggende narrano di molteplici metodi di tortura che non li colpirono (fuoco, frecce, immersione), fino alla decapitazione.

• Il loro culto si diffuse rapidamente sia in Oriente che in Occidente. I loro nomi furono inclusi nel Canone Romano (la Preghiera Eucaristica) come santi venerati in tutta la Chiesa.

• A Roma si trova la Basilica dei Santi Cosma e Damiano, costruita su un antico tempio pagano chiamato "Tempio di Romolo" e dedicata nel VI secolo al culto di questi martiri.

• Nel corso dei secoli, sono stati considerati patroni di medici, chirurghi, farmacisti e malati.


Preghiera ai Santi Cosma e Damiano (per la salute).


Gloriosi Santi Cosma e Damiano,

con l'umiltà e la fiducia di un figlio devoto,

mi prostro davanti a voi pieno di fede

per implorare la vostra potente protezione.


La pietà che avete dimostrato verso coloro che soffrono

mi incoraggia a pregare per la guarigione di (nome della persona).


So che una vostra parola può ottenere

dal Signore questa grazia tanto attesa.

Vi prego di ascoltare la mia supplica.


Gloria al Padre…


Coraggiosi Martiri, potete far sì che

nostro Signore Gesù Cristo ascolti le mie preghiere;

Colui che ha viaggiato per tutta la Palestina beneficiando tutti e guarendo i malati,

non potrà ignorare i miei gemiti,

se le mie preghiere giungono a Sua Maestà

attraverso la vostra potente intercessione.


Gloria al Padre…


Potenti Santi, i vostri cuori sempre infiammati

dal sacro fuoco del Redentore,

hanno confortato coloro che si sono rivolti a voi con fede

nelle tribolazioni della vita.


Sono certo che non sarò deluso

nella mia speranza di guarigione del corpo e dell'anima.


Gloria al Padre…

mercoledì 24 settembre 2025

Santo del giorno


 


SAN CLEOFA discepolo di Gesù                                    

Cleofa è uno dei due discepoli che il giorno della risurrezione di Cristo, sulla strada di Emmaus, fu avvicinato da Gesù Risorto, ma che non riconobbe per la tristezza e la delusione che riempiva il suo cuore per la morte e la scomparsa del corpo del suo Signore. I due discepoli ascoltavano con interesse le parole di speranza dello sconosciuto, che spiegava loro le Scritture e, che solo al momento dello “spezzare del pane”, lo riconobbero. Probabilmente, Cleofa detto anche Alfeo, era il padre di Giacomo il Minore e di Giuseppe, fratelli, cioè cugini, del Signore. Egli era anche sposo di quella Maria, detta sposa di Cleofa e sorella della Madre di Gesù, presente con le altre pie donne sul Calvario. Inoltre, sembra che Cleofa fosse fratello di san Giuseppe e padre di Giuda e Simone; Simone successe a Giacomo il Minore come vescovo di Gerusalemme. Fu padre di tre apostoli. Cleofa nacque a Emmaus e come testimone della risurrezione, si dedicò alla predicazione. Morì martire, ucciso dai Giudei che mal sopportavano la sua fede. 

Egli è l’immagine della nostra solitudine, quando non sappiamo che Gesù ci cammina accanto; della nostra angoscia, quando nel cuore si fa sera; della nostra desolazione, quando non ci accorgiamo che Gesù è entrato nella nostra casa e non sappiamo vederlo.

🇮🇹🌞METEO FRIULI 25/09 💥VARIABILE 🌞 IN MIGLIORAMENTO


 ⚠️25 settembre Meteo de Legno ecosostenibile ⭕⚠️🟨 meteo in MIGLIORAMENTO ma variabile 

🌦️🌞

precipitazioni sporadiche in ambito variabile 🔴

 Temperature max 22* 



Neve ALPI ANCORA NO ..

Ghiaccio in spritz mancante

Oggi 🔴 h 5:50.temp. +/10,9* (che c'è ne frega direte😭🥵)

Oggi max 22tanto umido paio reumi

🛎️Luna nuova primo quarto 💥

 . ⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi ai nastri di partenza


Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Refosco e Rakija domacja 🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡


🎯 Buon quarto di autunno 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì meteo variabile 🌞🌦️

🙏Frate indovino


 

DIRETTA MATER DEI WEB TV

✝️🕊️🌈 Vangelo del giorno

  SANTA TERESA VERGINE E DOTTORE DELLA CHIESA Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge. Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,42-46   In...