lunedì 6 ottobre 2025

🌈🕊️✝️Vangelo del giorno


 VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,38-42):


In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse in casa sua. Questa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.

E Marta, si moltiplicava per il servizio; finché mi fermai e dissi: «Signore, non ti dispiace che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dimmi che mi fa male una mano».

Ma il Signore rispose: «Marta, Marta, tu sei inquieta e agitata per tante cose; una sola è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e non si è fermata».


Palabra del Signore

Te Alabamos Signore

domenica 5 ottobre 2025

🙏🌈🕊️Il Santo del giorno 6 ottobre


 

SANTO DEL GIORNO.


Oggi, 6 ottobre, la Chiesa cattolica celebra principalmente San Bruno di Colonia.


🕯️ Storia di San Bruno di Colonia

• San Bruno nacque tra il 1030 e il 1035 a Colonia (attuale Germania).

• Studiò teologia e scienze ecclesiastiche e avrebbe potuto essere chiamato a ricoprire alte cariche ecclesiastiche, ma sentì che Dio lo chiamava a qualcosa di diverso.

• Desiderando una vita più contemplativa e ritirata, si ritirò con alcuni discepoli nella valle della Certosa in Francia, fondando lì il famoso Ordine dei Certosini, che unisce vita eremitica e comunitaria.

• ​​In seguito, per obbedienza al Papa, si trasferì anche in Calabria, dove visse i suoi ultimi anni in uno stile di grande austerità contemplativa.

• Murió il 6 ottobre 1101.

• San Bruno è un modello di contemplazione, ritiro spirituale, umiltà e fedeltà alla chiamata di Dio al di là di ogni ambizione mondana.


🙏 Preghiera a San Bruno di Colonia


Ecco una preghiera che puoi recitare per chiedere la sua intercessione:


San Bruno,

che ho lasciato tutto per seguire Cristo nella solitudine e nella preghiera,

insegnaci ad ascoltare la voce di Dio nel silenzio,

vivendo con semplicità, pietà e profonda unione con Lui.

Intercedi per noi affinché, mentre affrontiamo le nostre lotte,

facciamo desiderare una pace autentica che solo Tu conosci pienamente,

e che la nostra vita possa riflettere sul Tuo abbandono a Dio.🙏🕊️

Amen.

✝️🌈🕊️Il vangelo del giorno


 

VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,25-37):


In quel tempo, un maestro di La Ley si presentò a Gesù e gli chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?»

Io risposi: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?»

È la sfida: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua anima. Io ti amo come te stesso».

Io risposi: «Bene, lo dico. Ho la vita».

Ma il maestro di La Ley, volendo giustificarsi, chiese a Gesù: «Chi sei tu dopo di me?»

Gesù dice: «Un uomo che andava da Gerusalemme a Gerico cadde nelle mani di alcuni briganti, che lo spogliarono, lo rivestirono di vestiti e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote passava per quella strada e, quando lo vidi, fece un rodeo e passò oltre. E poi vidi un levita che andava in quel luogo: quando vidi un rodeo e se ne andò. Ma un samaritano che era partito per un viaggio, se ne andò da dove si trovava, e quando lo vide, disse che era triste, se si avvicinava, vendette l'eredità, accettandola e il vino, e, cavalcandolo sulla sua carrozza, lo portò in un posto e se ne prese cura. Il giorno dopo, insacchettai i denari e, mentre li distribuivo, dissi: «Prenditi cura di lui, e quello che spenderai di più lo pagherai al ritorno». Come mai questi tre sembrano simili a vicini caduti nelle mani dei briganti?»

Si contesta: «Colui che ha usato misericordia verso di lui». Díjole Jesús: «Dai, sei proprio lì.»


Palabra del Signore

Te Alabamos Señor

sabato 4 ottobre 2025

🕊️✝️🌈IL SANTO DEL GIORNO 💗Preghiere del mattino diretta Friuli TV


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANTA MARIA FAUSTINA KOWALSKA

5 Ottobre


Elena Kowalska è conterranea di Giovanni Paolo II che l'ha elevata agli onori degli altari nell'anno 2000. Era nata a Giogowiec nel distretto di Turek, provincia di Lodz, il 25 agosto 1905. Le difficili condizioni economiche e sociali provocate dalla Prima guerra mondiale, che avevano messo in ginocchio molte famiglie polacche, compresa la sua, non consentirono a Elena, che pure era di intelligenza vivace, di andare oltre le prime tre classi della scuola elementare. Per contribuire a far quadrare in qualche modo il bilancio familiare, andò a lavorare come domestica in una casa di buona famiglia.


Ma mentre lavava piatti e tirava a cera i lindi pavimenti dei suoi signori, pensava ad altro. Nel suo cuore era germogliato il desiderio di abbracciare la vita religiosa, non certo per sottrarsi alla fatica del lavoro, ma per vivere in modo più profondo e radicale la vocazione cristiana. Incontrò subito l'opposizione dei genitori che con la sua entrata in convento avrebbero perso un'indispensabile fonte di guadagno. La risolutezza di Elena ebbe però la meglio sull'opposizione dei genitori e nel 1924 poteva chiedere finalmente di essere accolta nella Congregazione della beata Vergine Maria della misericordia.


Era consuetudine che ogni aspirante alla vita religiosa portasse con sé, nel momento dell'ammissione, una congrua dote, perché i conventi, essendo poveri, non erano in grado di provvedere al corredo delle aspiranti.


Ma neppure la famiglia di Elena poteva farlo, per cui la giovane dovette lavorare sodo ancora un anno per mettere insieme almeno l'indispensabile. Non le venne invece chiesta la dote vera e propria, che avrebbe richiesto ben più di un anno di lavoro. Aveva vent'anni quando venne ammessa al postulantato, e poi (1926) al noviziato come suora conversa, addetta cioè al servizio della comunità.


Come avviene in altri ordini o congregazioni religiose, con l'occasione cambiò il nome di Elena con quello di Maria Faustina: era un modo per segnare il distacco dalla vita precedente e l'inizio di un nuovo modo di stare con il Signore e con gli altri.


Due anni dopo emise i voti temporanei e nel 1933 quelli definitivi, nel suggestivo rito della professione perpetua.


Per tredici anni suor Faustina lavorò in quasi tutte le case della provincia, che erano allora dieci, occupandosi dei mestieri più umili: la cucina, il giardino e la portineria. Eseguiva sempre con molta fedeltà quanto richiestole, e con gioia, illuminando ogni atto con la luce della sua spiritualità, molto intensa, costellata da slanci mistici dei quali erano a conoscenza solo i suoi direttori spirituali e le superiore.


Nel 1934, obbedendo all'indicazione del suo direttore spirituale, cominciò a scrivere un diario personale che intitolò La divina misericordia nell'anima mia, e che è un resoconto particolareggiato di rivelazioni e di esperienze mistiche.


Nel 1935 Faustina ricette una rivelazione privata da Gesù nella quale le avrebbe richiesto una particolare forma di preghiera detta Coroncina alla Divina Misericordia. Secondo suor Faustina, particolari grazie sarebbero state concesse a chi avrebbe recitato questa preghiera:


La mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina. Per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno. I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di salvezza; anche se si trattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia della mia infinita misericordia. Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina, si placa l’ira di Dio e l’imperscrutabile misericordia avvolge l’anima.


La Coroncina della Divina Misericordia

1. Si inizia recitando, dopo il segno della croce, un Padre nostro, un Ave Maria e il Credo.

2. Sui 5 (cinque) grani del Padre Nostro, ovvero i grani maggiori del Santo Rosario si dice: «Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.»

3. Sui 50 (cinquanta) grani minori si dice: «Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.»

4. Al termine si dice per tre volte: «Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.»

5. La preghiera termina con la seguente invocazione: «O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!»; ed infine nuovamente il segno della croce.

Suor Faustina viene ricordata anche come l'apostola della devozione a Gesù misericordioso. Una pia pratica che, radicatasi in Polonia grazie al suo zelo, si estese, a partire dai primi anni Quaranta, anche fuori dai confini polacchi per abbracciare tutto il mondo. Con tale pratica si diffuse anche la conoscenza di colei che ne aveva fatto il centro della propria spiritualità.


Il 5 ottobre 1938 suor Faustina tornava alla casa del Padre. Morì nel convento di Lagiewniki nei pressi di Cracovia, offrendosi alla misericordia divina come vittima per la conversione dei peccatori...Venne sepolta nel cimitero della congregazione. Quando fu avviato il processo informativo per verificare l'eroicità delle sue virtù, le sue spoglie vennero trasferite nella cappella della congregazione, diventata subito cuore della devozione di molti fedeli che si affidano alla sua intercessione per ottenere conforto dell'anima e sollievo nelle malattie.


È stata proclamata beata il 18 aprile 1993 e santa nel 2000, anno del Giubileo, da Giovanni Paolo II.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Cracovia in Polonia, santa Maria Faustina (Elena) Kowalska, vergine delle Suore della Beata Maria Vergine della Misericordia, che si adoperò molto per manifestare il mistero della divina misericordia.


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✝️🕊️VANGELO DEL.GIORNO e diretta Live Preghiere del mattino


 Buona Domenica 5 ottobre; il #Vangelo di oggi secondo Luca 17, 5-10

letto e commentato da mons. Mario Masina parroco di Sirmione del Garda

https://www.lachiesa.it/calendario/20251005.html


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.

Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?

Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».


Parola del Signore

giovedì 2 ottobre 2025

🕊️🇮🇹🌿Santo del giorno


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN DIONIGI L’AREOPAGITA

3 Ottobre


Nacque nella città di Atene, da nobile e ricca famiglia pagana, verso l'anno ottavo dell'era volgare.


Dotato dalla natura d'un ingegno sveglio, si diede agli studi frequentando i più celebri maestri d'Atene. Ma poiché amava lo studio dell'astronomia, si recò in Egitto, trovandosi quivi i maestri più famosi in tal materia.


Secondo quel che narrano gli Evangelisti, alla morte di Nostro Signore sulla croce il sole si oscurò e le tenebre coprirono tutta la terra; Dionigi si trovava allora nella città di Eliopoli: e poiché conosceva bene il corso degli astri, conobbe che quello non era un fenomeno naturale, ma straordinario, e non sapendolo spiegare altrimenti disse: O il Padrone della natura soffre, o il mondo va in rovina.


Ritornato nella città natia, per la grande fama del suo sapere e per la sua nobiltà, fu eletto giudice, e posto tra i sapienti dell'Areopago. Da questa carica gli venne l'appellativo di Areopagita.


Un giorno alcuni di questi giudici incontrarono l'apostolo Paolo che predicava sulla pubblica piazza, ed avendo udito che annunciava un nuovo Dio, invitarono l'Apostolo a recarsi all'Areopago, ove avrebbe esposta la sua dottrina con agio e comodità. Accondiscese Paolo, ed adunati che furono i giudici, mise in opera tutta la sua eloquenza e tutti gli argomenti filosofici, per convincere quei pagani sulla vanità delle loro credenze, e per indurli a credere nell'unico vero Dio, creatore del cielo e della terra. Ma quei superbi sapienti non seppero comprendere la nuova verità e deridendo Paolo sciolsero l'adunanza.


Solo Dionigi, tocco dalla grazia divina, chiamato Paolo in disparte, si fece istruire più minutamente, e poscia battezzare, diventando uno dei discepoli più zelanti dell'Apostolo, tanto che dopo tre anni venne dallo stesso S. Paolo consacrato vescovo d'Atene.


Tutto era da fare: di cristiani non vi erano che quei pochissimi convertiti da S. Paolo. Dionigi si diede tutto alla nuova missione: preghiera, sacrifici, predicazione, opera di persuasione individuale, furono le armi con cui riuscì a stabilire una fiorente comunità di cristiani.


Dopo d'aver governata per molti anni la Chiesa di Atene e guadagnato molte anime a Cristo, lasciò la cura di quelle anime ad un suo discepolo ed egli si recò a Roma per visitare il Papa Clemente. Questi, dopo aver sperimentato il suo zelo, lo mandò ad evangelizzare le province della Gallia. Dionigi si portò a Parigi ove convertì un numero grandissimo di idolatri, abbattendo templi e statue di &i pagani.


Irritati per questo, i sacerdoti delle false divinità ricorsero al prefetto della città, Falcenzo Sifinio, che dopo varie torture lo condannò alla decapitazione.


Condotto fuori della città, attorniato da una turba piangente di fedeli, ricevette la desiderata palma del martirio.


Di lui ci rimangono parecchi scritti che rivelano l'amore e la benevolenza di questo buon padre verso i suoi figli spirituali.


PRATICA. Impariamo ed insegniamo ai nostri familiari le verità religiose.


PREGHIERA. O Dio, che corroborasti in questo giorno colla virtù della costanza il tuo martire e vescovo Dionigi, concedici di disprezzare, a sua imitazione e per tuo amore, le prosperità del mondo, e di non temere nessuna avversità.


MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Dionigi l’areopagita, che si convertì a Cristo annunciato da san Paolo Apostolo davanti all’Areopago e fu costituito primo vescovo di Atene.


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✝️🕊️Vangelo di Oggi ❤️


 

VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,13-16):


In quel tempo, dissi a Gesù: «Ay de ti, Corozaín; ay a te, Betsàida! Se a Tiro e a Sidone hanno compiuto i miracoli avvenuti nei tuoi cari, ci fu un tempo in cui si convertirono, si vestirono e sedettero nella ceniza. Per questo, il giudice sarà condotto più a Tiro e a Sidone che a te. Pensi forse, Cafárnaún, di salire in cielo? Scenderai all'inferno. Chi ascolta me, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi disprezza me, disprezza colui che egli mi ha mandato».


Parola del Signore

Ti Alabamos Signore

3 ottobre Transiti di San Francesco ❤️✝️


 

3 OTTOBRE: TRANSITO SAN FRANCESCO

Era il 3 ottobre del 1226 quando San Francesco ha reso l’anima a Dio, dopo aver condotto una vita di povertà e umiltà in piena conformazione alla vita di Gesù. Prima di morire cantò l’ultima strofa del Cantico delle creature: “Laudato sii, mi Signore, per sora nostra morte corporale, dalla quale nullu homo vivente po’ scappare”.

mercoledì 1 ottobre 2025

Frate Indovino e PROVERBIO DEL GIORNO ❤️


  Il riso abbonda sulla bocca dei cinesi. ...

Il VANGELO di oggi ✝️🕊️


 VANGELO DI OGGI


Lettura del Vangelo secondo Luca (10,1-12):


In quel tempo, il Signore stabilì altri settant'anni e li mandò, due a due, in tutti i villaggi e luoghi dove aveva pensato di andare.

E dissero: «Le mie mani sono molte e gli operai sono pochi; pregate, vi prego, che i miei genitori mandino operai alle loro famiglie. Siamo in cammino! Mirad, io comando loro come agnelli in mezzo ai lupi: niente vestiti, niente bisaccia, niente sandali; e non impedite loro di salutare Nadie lungo la strada. Quando entrate in una casa, dite prima: "Pace a questa casa". Se lì c'è gente di pace, riposerete su di loro nella vostra pace; altrimenti, tornerà da voi. Restiamo nella stessa casa, mangiando e bevendo quello che abbiamo, perché l'operaio ha diritto al suo salario. Non muovetevi da casa. Se entrate in un villaggio e li accogliete bene, mangiate ciò che fa il pongan, guarite i malati che si trovano lì e decidete: «È vicino a voi nel regno di Dio». Quando entrate in un villaggio e non li accogliete, uscite in piazza e decidete: «Fino al polpo del vostro villaggio, che ha i nostri avvocati a disposizione, ci agitavamo sopra di voi. In ogni caso, sapete che il regno di Dio è vicino». Io vi dico che quel giorno sarà più facile per Sodoma che per questa città».


Palabra del Señor

Te Alabamos Señor

❤️🕊️🌿Santi Angeli custodi 2 ottobre


 SANTO DEL GIORNO

Oggi, 2 ottobre, la Chiesa cattolica celebra la Memoria dei Santi Angeli Custodi.


Storia

• La devozione agli angeli custodi afferma che Dio affida a ogni persona un angelo per proteggerla e guidarla nel suo cammino verso la salvezza.

• Il fondamento biblico si trova in ambiti come:

• "Manderò un angelo davanti a te per custodirti nel cammino" (Esodo 23,20).

• "I suoi angeli vedono sempre il volto del Padre mio che è nei loro occhi" (Matteo 18:10).

• La festa fu istituita ufficialmente nel 1615 da Papa Paolo V e successivamente estesa a tutta la Chiesa da Clemente X nel 1670.


Preghiera ai Santi Angeli.


“Angelo mio custode, dolce compagno, non abbandonarmi né di notte né di giorno, finché non mi metti in pace e gioia, con tutti i santi, Gesù, Giuseppe e Maria. Amen.”

DIRETTA MATER DEI WEB TV

✝️🕊️🌈 Vangelo del giorno 14 ottobre

  MARTEDÌ DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)✝️ La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri ...