sabato 8 novembre 2025

❤️🕊️☀️ Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE

9 Novembre


Fino dall'antichità più remota si solevano consacrare a Dio con particolare solennità i luoghi destinati al culto divino. È un fatto questo che si verifica nella storia di tutti i popoli, ma specialmente in quella del popolo d'Israele. Tutti infatti sanno quale fosse la magnificenza e la ricchezza del tempio di Gerusalemme, e con quale pompa il re Salomone lo abbia fatto consacrare a Dio.


Anche la Chiesa di Cristo ebbe fin dai suoi mai i luoghi dedicati al culto; ai tempi della predicazione apostolica, non erano che semplici stanze, ma in seguito si costruirono vere chiese.


Quando l'imperatore Costantino il Grande, dopo la vittoria riportata su Massenzio, diede piena libertà ai seguaci del Vangelo (313), questi non risparmiarono fatiche e spese per edificare al Signore templi sontuosi, e numerose furono le chiese che vennero fabbricate in quei tempi. Lo stesso imperatore ne diede l'esempio facendo costruire sul monte Celio a Roma, sul luogo dell'antico Palazzo Laterano, una magnifica basilica che fece dedicare al SS. Salvatore. In essa fu edificata una cappella dedicata a S. Giovanni Battista che serviva di battistero, donde il nome di S. Giovanni in Laterano dato dai Cristiani a quella chiesa. Il Pontefice S. Silvestro la consacrò solennemente il giorno 9 novembre e stabilì che le cerimonie da lui seguite in quella circostanza fossero quelle con cui i cattolici avrebbero dovuto in seguito consacrare i loro templi.


La basilica del SS. Salvatore, sia per la sua magnificenza, sia per essere stata in antico la residenza dei Sommi Pontefici, fu sempre considerata dai cristiani come la principale, la madre di tutte le chiese del mondo, e perciò, sola fra tutte, viene anche designata con il titolo di arcibasilica. Fin dai tempi di S. Leone Magno la officiava una collegiata di canonici regolari: oggi ai canonici regolari furono sostituiti canonici secolari col titolo di prelati.


Sebbene il Pontefice S. Silvestro avesse ordinato che gli altari nelle chiese dovessero essere di pietra, tuttavia noi troviamo in questa basilica un altare di legno. Ciò non deve far meraviglia poiché fino al tempo di S. Silvestro i cristiani solevano celebrare il Santo Sacrificio su altari portatili di legno. L’altare, inoltre, che fu collocato nella basilica lateranense era quello che ordinariamente era servito ai Sommi Pontefici nella celebrazione dei Divini Misteri, ed è tradizione che su quel medesimo avesse celebrato lo stesso Principe degli Apostoli. Per questo venne posto in quella chiesa e fu nel medesimo tempo ordinato che nessuno, all'infuori del Papa, potesse su di esso celebrare il Santo Sacrificio.


La basilica del SS. Salvatore, più volte distrutta durante il corso dei secoli, fu sempre ricostruita, e l'ultima sua riedificazione avvenne sotto il pontificato di Benedetto XIII, che la riconsacrò l'anno 1724. Fu in quest'occasione che venne stabilita ed estesa a tutta la cristianità la festa che oggi celebriamo.


PRATICA. Diportiamoci con sommo rispetto nella casa del Signore, ricordando le parole del Divin Maestro: «La mia casa è casa d'orazione».


PREGHIERA. O Dio, che annualmente rinnovi il giorno della consacrazione di questo santo tempio, e per la virtù dei sacri misteri ci conservi incolumi, ascolta la preghiera del tuo popolo, e fa' che chiunque entrerà in questo tempio per domandarti favori, si rallegri nel vedere attuati i suoi desideri.


MARTIROLOGIO ROMANO. Festa della dedicazione della basilica Lateranense, costruita dall’imperatore Costantino in onore di Cristo Salvatore come sede dei vescovi di Roma, la cui annuale celebrazione in tutta la Chiesa latina è segno dell’amore e dell’unità con il Romano Pontefice.

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venerdì 7 novembre 2025

📖✝️🕊️ Vangelo di oggi


 

Sabato 8 novembre; la Chiesa commemora San Goffredo di Amiens e i Santi Quattro Coronati, protettori degli scultori e degli artigiani della pietra. Altri santi commemorati in questa data includono San Chiaro di Tours e San Villeardo di Brema.

Il #VangelodelGiorno secondo Luca 16,9-15


In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.

Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?

Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».


Parola del Signore

🙏🕊️✝️Il Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN GOFFREDO DI AMIENS

8 Novembre


San Goffredo, Vescovo di Amiens, fu quasi contemporaneo di Goffredo di Buglione, «Avvocato del Santo Sepolcro». Al tempo della Crociata, egli era giovinetto. Nato da genitori benestanti e devoti, era entrato nell'Abbazia di Monte San Quintino. Vi acquistò una profonda preparazione spirituale, e presto il giovanissimo monaco si distinse come esempio di una austerità piuttosto rara per quei tempi.


Era un devoto dei due Santi calzolai Crispino e Crispiniano. Quando poteva, il 25 ottobre, giorno della loro festa, si recava a Soissons, nel monastero a loro intitolato. Quei monaci celebravano la ricorrenza mangiando e bevendo più del conveniente. Si ricorda perciò un giorno in cui San Goffredo, ancora novizio, uscì in un severo rimprovero e rifiutò di sedersi alla loro mensa.


Fu ordinato sacerdote. Divenne Abate di un altro monastero, a Nogent. Abate zelante, amministratore ottimo. E di cristallina integrità, in tempi di simonia e di compromessi morali. Per i meriti spirituali, e non per tornaconto politico, i feudatari ed il Re lo elessero allora Vescovo di Amiens.


Entrò in città a piedi nudi, in abito da pellegrino, evitando ogni pompa. In tempi nei quali i Vescovi erano considerati soprattutto come potenti signori di città, il suo esempio suscitò un'impressione profonda e consolante.


Goffredo, anzi, come si diceva anticamente, Gottifredo, è nome germanico che significa «pace di Dio». Un nome devoto e spirituale, insolito tra i nomi germanici, quasi tutti di origine guerresca e paganeggiante. San Goffredo, da Vescovo, cercò senza riposo di ristabilire nella diocesi quella pace di Dio a cui il suo nome accennava. Pace di Dio, che significava spesso guerra da parte di chi non vuole accettare i precetti divini insegnati dalla Chiesa.


E nemici della pace di Dio ce n'erano dappertutto. Ce n'erano tra popolo e tra i feudatari; ce n'erano anche tra i religiosi e i sacerdoti. Perciò la vita del Vescovo San Goffredo fu difficile, la sua attività di riformatore e pacificatore, continuamente ostacolata. Si tentò perfino di avvelenarlo, ma il veleno fece morire un cane, e la povera bestia salvò così la vita del Vescovo.


Un giorno di Natale, i signori del luogo portarono al Vescovo, come di consueto, le loro ricche offerte. Egli le rifiutò, perché l'aspetto di quei gentiluomini era troppo mondano, come troppo frivola era la loro condotta.


Intanto la città di Amiens cercava di organizzarsi in libero Comune, scrollando il giogo dei feudatari. In molte città, i Vescovi, eletti dai feudatari, e gelosi dei propri privilegi temporali, appoggiavano la causa di chi aveva in mano la potenza delle armi e quella del denaro. San Goffredo, invece, fu con il suo popolo, appoggiando l'iniziativa comunale. Il tentativo fallì. I feudatari tornarono in possesso della città, e la vita del Vescovo che amava la giustizia più del proprio tornaconto divenne ancora più difficile.


Il 25 ottobre del 1115, egli era, come al solito, a Soissons, presso la Chiesa dei Santi Crispino e Crispiniano. Partendo, s'ammalò, e dovette essere riportato indietro. L'8 novembre morì, nell'Abbazia dedicata ai due Santi calzolai. Fu sepolto in quella chiesa, ma dovettero passare quattro secoli, prima che le reliquie di San Goffredo, Vescovo di contrastata e difficile vita, ricevessero anch'esse il culto riservato ai Santi.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Soissons in Francia, deposizione di san Goffredo, vescovo di Amiens, che, formatosi per un quinquennio alla vita monastica, patì molto nel ricomporre i dissidi tra i signori e gli abitanti della città e riformare i costumi del clero e del popolo.


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🇮🇹🦅☀️Meteo Friuli Carnico ecosostenibile 8/11


 

sabato 08 novembre

emissione: 07-11-2025 12:56 CET

Cielo in prevalenza sereno su quasi tutta la regione con probabili nubi basse o nebbie da inversione termica nel Tarvisiano. Sulla costa e sulla fascia orientale soffierà Bora moderata, a tratti sostenuta a Trieste.

🔴 Traduzione in Friulano 

Ecco la traduzione in lingua friulana del testo:


sabide 08 di Novembar emision: 07-11-2025 12:56 CET Ciel in prevalenze seren su cuasi dute la regjon cu lis probabilis nûis bassis o nebie da inversion termiche nel Tarvisian. Sule cueste e sule fasce orientâl al soflarà Bora moderade, a tratis sostegnude a Triest.

Forti inversioni termiche 


🌰 Quindi Ribolla e castagne in attesa dei cachi . Amraccomandi felpa e giumbotto 💥


🔴Oggi max 18 tanto freddo pai reumi 

Cachi Ribolla e castagne per un weekend scoppiettante 

🛎️Luna piena calante💥 . 


⭕Attenzione . Wurstel e capuzzi e jota consigliati ai nastri di partenza Il cane 🐶 .dorme e sogna luganighe... Degustas Merlot e Rakija domacja 


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Sole noioso 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì 14 meteo sereno 



giovedì 6 novembre 2025

✝️🙏❤️Il Santo del giorno


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

BEATO ANTONIO BALDINUCCI

7 Novembre


Antonio nacque a Firenze nel 1665 da Filippo Baldinucci, pittore e scrittore, e Caterina Scolari. Qualche tempo prima, Filippo, che aveva già quattro figli, aveva promesso di dedicare il prossimo figlio che fosse nato a S. Antonio da Padova (13 giu.), per ringraziarlo della guarigione, ottenuta per sua intercessione, da una grave malattia che lo aveva colpito. Sin dalla nascita il bambino fu cresciuto con il fine di diventare sacerdote; la sua educazione, anziché spingerlo a fare l'opposto, come nel caso della maggior parte degli adolescenti, e l'influenza di S. Luigi Gonzaga (21 giu.), che aveva vissuto per un certo periodo nella casa dei Baldinucci in via degli Angeli quasi un secolo prima, incoraggiò Antonio a far domanda per entrare nella Compagnia di Gesù, all'età di soli sedici anni.


Nonostante la salute in un certo modo precaria, fu accolto nella Compagnia, ma la sua speranza di essere mandato all'estero, come missionario, non si realizzò, e si trovò invece, durante i primi anni come gesuita, a insegnare ai giovani e a istruire le congregazioni, prima a Terni, poi a Roma. In quel periodo, la sua malattia ricominciò a dargli molti problemi: ebbe una serie di attacchi e di dolorosi mal di testa, perciò fu trasferito prima a Firenze, poi in altre case gesuite del paese, soggiorno che contribuì molto a migliorare la salute, consentendogli di riprendere la predicazione, con cui ottenne ottimi risultati.


Nel 1695 fu ordinato sacerdote e, dopo aver completato la fase di terziario, cercò di nuovo di ottenere il permesso di partire per le Indie; fu inviato invece a Viterbo e Frascati, dove lavorò tra i poveri e gli analfabeti per il resto della vita. I metodi adottati per attirare la loro attenzione, sul modello di quelli di S. Pietro Claver (9 set.) con gli schiavi neri nel Nuovo Mondo e di S. Giuliano Maunoir (28 gen.) con i bretoni, erano degni di nota: organizzò processioni di penitenti, in cui ogni partecipante portava una corona di spine e si batteva; durante le omelie portava una croce pesante o le catene, oppure si flagellava violentemente per provocare il timore del popolo; una volta raggiunto lo scopo, quando la gente si radunava ad ascoltarlo, il suo atteggiamento si attenuava. Furono nominati alcuni "ufficiali" per mantenere l'ordine tra la folla, spesso persone violente o dissolute, che si sentirono lusingati della scelta e che in molti casi modificarono il loro stile di vita. Durante le sue missioni, che spesso terminavano con il rogo di carte da gioco, dadi e immagini volgari, si trovava costantemente a confronto con la miseria umana, spesso risultato della violenza e della brutalità, dell'imprudenza del gioco d'azzardo e degli abusi sessuali, ma fu anche testimone di conversioni genuine e opere carità.


Nonostante l'enorme peso della sua attività missionaria (in vent'anni svolse quattrocentoquarantotto missioni in tredici diocesi della Romagna e dell'Abruzzo) Antonio trovò il tempo per scrivere molte omelie e istruzioni, oltre a numerose lettere; non sorprende il fatto che dormisse raramente più di tre ore a notte, su delle assi, e che digiunasse tre giorni alla settimana. Papa Clemente XI lo dispensò dal recitare l'Ufficio divino date le sue numerose attività, ma Antonio non approfittò mai di questo esonero.


Nel 1708 il granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici (1670-1723), lo chiamò a Livorno affinché predicasse durante la Quaresima, e Antonio vi giunse scalzo e con una veste a brandelli, portando i bagagli sulle spalle; dapprima, la piccola nobiltà non assistette alle sue omelie, ma alla fine venne conquistata dalle sue parole; così egli in seguito prese l'abitudine di recarsi sempre in una grande città per predicare durante la Quaresima.


Nel 1716 vi fu una grave carestia nell'Italia centrale, e Antonio, che a quel tempo aveva già compiuto cinquant'anni, si dedicò senza sosta ad assistere il popolo, ma la fatica di questo lavoro, oltre all'impegno per le consuete numerose attività, ne provocarono la morte, i17 novembre dell'anno successivo. Fu beatificato da papa Leone XIII, nel 1893.


MARTIROLOGIO ROMANO. Nel villaggio di Pofi nel Lazio, beato Antonio Baldinucci, sacerdote della Compagnia di Gesù, che si dedicò interamente alla predicazione delle missioni al popolo.



🌈🇮🇹⛅Al Tîmp di Barbe Mênï 🎯 meteo Friuli carnico Ecosostenibile 🌞

 


Par Furlân 🦅

vinars 7 di Novembar 

Cîl par prevalance serene. Su la coste e su la fasce orientâl al soflarà Buere 🌬️moderade. 
Tal Tarvisian possiblis nûlis bassis.



Par Talian 🇮🇹
venerdì 07 novembre

Cielo in prevalenza sereno. Sulla costa e sulla fascia orientale soffierà Bora moderata. Nel Tarvisiano possibili nubi basse.


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🔴Oggi max 17 tanto freddo pai reumi 


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mercoledì 5 novembre 2025

✝️ 6 novembre ❤️ Vangelo di oggi 🔵


 

Giovedì 6 novembre; 

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la Chiesa commemora San Leonardo di Limoges eremita e abate venerato come il santo patrono dei prigionieri e di tutti coloro che sono imprigionati. La sua storia è legata a un prodigioso intervento di san Remigio, suo maestro, che aveva ottenuto dal re Clodoveo il permesso di liberare i prigionieri incontrati. Leonardo ottenne lo stesso privilegio, liberando molti innocenti, e questo portò alla sua devozione come protettore dei carcerati. 

Il #VangelodelGiorno secondo Luca 15,1-10


In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.

Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».


Parola del Signore

❤️ Il Santo del Giorno 6 novembre


 SAN LEONARDO eremita    

Nato in Gallia nel 496 da nobile famiglia, amica del re Clodoveo, non volle intraprendere la carriera militare e si pose al seguito di san Remigio, arcivescovo di Reims e come lui chiese e ottenne la facoltà di liberare i prigionieri che avesse incontrato, atto di carità che praticò a lungo, liberando tante vittime infelici delle guerre del tempo. Pare che durante un viaggio verso Limoges, in una foresta, soccorse con la sua preghiera, la regina sorpresa durante una battuta di caccia dalle doglie del parto. Per questo, il re gli concesse il terreno su cui erigere un convento, il cui pozzo si riempiva miracolosamente di acqua. 

Il santo eremita edificò anche un Oratorio in onore della Madonna e un altare al suo maestro san Remigio, morto nel frattempo. Nelle regioni già cristiane di Germania, Aquitania, Inghilterra, giunse la fama di santità che circondava l'eremita, e a lui accorrevano i malati e i prigionieri, i quali, invocandolo, riacquistavano immediatamente la libertà. San Leonardo morì il 6 novembre, nella metà del VI secolo. È raffigurato nell’arte e nell’iconografia popolare con le catene, simbolo dei prigionieri, ed è patrono dei fabbricanti di catene, di fermagli, di fibbie, ecc., dei parti difficili e dei bambini malati. Viene invocato anche contro la grandine e l’obesità.

🇮🇹⛅🌈IL METEO FRIULI CARNICO ECOSOSTENIBILE - TRADOTTO IN FRIULANO


 joibe 6 di Novembar
 emission: 5 di Novembar 2025 10:20 CET

🌞 Cîl par prevalance serene e atmosfere sicc. Temperatures in linie cul periodi. 
🌰 Cussì Ribolle e cjastagne in spiete dai cachi. Tornais a cjase felpa e giubbot 💥 🔴Vuè massime 17, tant frêt pai reumi 🛎️ Lune plene 💥 . ⭕Atentzion. Wurstel e verze e jota conseadis ai nassits di partence Il cjan 🐶 .al dorme e al somee lujanes... Degustàs Merlot e Rakija domàc 🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡ PROSSIM Fin di setemane Soreli noiôs 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fin a vinars 14 meteo serene

🔴 Forti inversioni termiche 


giovedì 06 novembre
emissione: 05-11-2025 10:20 CET
Cielo in prevalenza sereno e atmosfera secca. Temperature in linea con il periodo.


🌰 Quindi Ribolla e castagne in attesa dei cachi . Amraccomandi felpa e giumbotto 💥


🔴Oggi max 17 tanto freddo pai reumi 



🛎️Luna piena 💥 . 

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Sole noioso 🍻 🌞 Vin brulé . N.B. fino a venerdì 14 meteo  sereno 

martedì 4 novembre 2025

Vangelo del giorno


 Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, 

perché lo Spirito di Dio riposa su di voi. (1Pt 4,14)

MERCOLEDÌ DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Alleluia.


Vangelo

Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 14,25-33


In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:

«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. 

Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.

Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.

Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».


Parola del Signore.

✝️ il santo del giorno


 San Donnino, martire


Dal Martirologio

A Cesarea in Palestina, san Donnino, martire, che, giovane medico, agli inizi della persecuzione dell’imperatore Diocleziano, condannato alle miniere, fu relegato a Mismiya, dove patì atroci sofferenze, e, al quinto anno di persecuzione, fu dato al rogo su ordine del prefetto Urbano per aver conservato fermamente la sua fede.

DIRETTA MATER DEI WEB TV

☁️🌥️🌈 Meteo Friuli Carnico ecosostenibile 🇮🇹

Par furlân 🦅  joibe 04 di Dicembar emision: 03-12-2025 12:39 CET Ciel in prevalenze nûi. Cuviert su lis Juliis. Al matine sule cueste al so...