martedì 18 novembre 2025

☀️🕊️🌈Meteo Friuli 🇮🇹 previsioni


 Martedì e nella prima parte di mercoledì il tempo sarà stabile grazie alle correnti fredde e secche da nord-ovest in quota e di Bora al suolo. Da mercoledì pomeriggio torneranno ad affluire correnti più umide da sud-ovest che anticiperanno la formazione di una depressione nel Mediterraneo tra venerdì e sabato.


lunedì 17 novembre 2025

🌈💧⛅Meteo Friuli


 Quelli della tua pasta ce l'hanno scritto negli occhi.


Lunedì sera un fronte freddo attraverserà la regione e sarà seguito da aria più fredda e secca che porterà tempo stabile per le giornate di martedì e mercoledì con temperature sotto la media del periodo. Da giovedì torneranno affluire correnti più umide meridionali.

domenica 16 novembre 2025

🌈☔💧⚠️ Meteo Friuli carnico Ecosostenibile allerta meteo ⚠️

 


Una depressione atlantica convoglia, in quota, aria molto umida da sud-ovest verso la regione. Nei bassi strati, sull'Alto Adriatico, affluiscono correnti miti e umide di Scirocco che lunedì mattina gireranno a Libeccio. Lunedì sera un fronte freddo arriverà dall'Austria. Martedì affluirà aria secca e fredda di Bora.



sabato 15 novembre 2025

🌈⛅☃️16/11 Friûl Cjarnjel Meteo dal Tîmp 🦅🇮🇹


 

domenie 16 di Novembar

Cîl cuvierts cun foschies e cualchi ploie sparse, soredut su la coste e a est; dal dopo pranz ploies difuses su dute la regjon, soredut in sere cuant che a si faran plui consistentes e locâlmenter ancje temporaleschis


Par Talian 🇮🇹

domenica 16 novembre

emissione: 15-11-2025 15:01 CET

Cielo coperto con foschie e qualche pioggia sparsa, specie sulla costa e a est; dal pomeriggio piogge diffuse su tutta la regione, specie in serata quando si faranno più consistenti e localmente anche temporalesche.

.domenie 16 di Novembar

Cîl cuvierts cun foschies e cualchi ploie sparse, soredut su la coste e a est; dal dopo pranz ploies difuses su dute la regjon, soredut in sere cuant che a si faran plui consistentes e locâlmenter ancje temporaleschis.

venerdì 14 novembre 2025

🌈🕊️il Santo del giorno


 


🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’ALBERTO MAGNO

15 Novembre


Alberto Magno, canonizzato e decorato del titolo di Dottore dal Sommo Pontefice Pio XI, nacque all'inizio del secolo XIII dai conti di Bollstädt a Lauingen in Svevia storica regione della Germania, dove passò la giovinezza. Recatosi all'Università di Padova per una formazione intellettuale più elevata, fu dal beato Giordano di Sassonia guadagnato all'Ordine Domenicano.


Terminati gli studi ed emessi i voti religiosi, fu designato come professore a Colonia, Ratisbona, Strasburgo e poco dopo all'Università di Parigi. Tra i suoi discepoli il più illustre fu S. Tommaso d'Aquino, la cui elevatezza di mente egli per primo conobbe ed esaltò.


Nel 1254 fu tolto dall'insegnamento ed eletto provinciale dei Domenicani in Germania. Due anni dopo si portò a Roma, e nel Concistoro di Anagni, alla presenza del Sommo Pontefice difese vittoriosamente, contro alcuni avversari, i diritti della Santa Sede e dei Religiosi Mendicanti. Il Papa ne fu così entusiasta che lo tenne a corte e gli assegnò una cattedra all'Università Pontificia. Rinunziò allora alla carica di provinciale, ma dovette nuovamente portarsi in patria, prima come arbitro, poi come mediatore di pace politica e sociale in un'infinità di contese.


Al principio dell'anno 1260 lo sorprese la notizia che il Papa l'aveva eletto vescovo di Ratisbona. Lo stato della diocesi non era lusinghiero: decaduta spiritualmente e finanziariamente, aveva bisogno di uno zelante riformatore. Alberto ubbidì alla chiamata pontificia e divenne, colla sua vita santa ed apostolica, modello dei sacerdoti e dei vescovi. Visitava chiese, predicava, confessava, lavorava in tutti i modi al miglioramento spirituale della diocesi, a cui, allorché fu ristabilito l'ordine, la disciplina e le finanze.


Decise però di rinunziare al suo incarico di Vescovo e dopo tante insistenze, Urbano IV lo esonerò dall'ufficio pastorale, ed egli ritornò lieto nel suo convento di Colonia, spendendo il resto della sua vita tra la preghiera, la direzione spirituale, la composizione di opere scientifiche ed ascetiche ed esplicando una vasta azione di pacificazione sociale. Meritò il titolo di dottore universale.


Il 13 febbraio 1263 Urbano IV lo nominò predicatore della crociata per la Germania, la Boemia ed altri luoghi di lingua teutonica. Questa missione durante gli anni 1263 e 1264 gli fece percorrere la Germania da Ratisbona e Colonia fino alle frontiere con la Polonia. Dal 1265 sino all'inizio del 1267 Alberto fece un lungo soggiorno a Wurzbourg dove svolse, come a Colonia, il ruolo di pacificatore, pur continuando a studiare e scrivere.


Mentre un giorno, già più che ottantenne, teneva una lezione, perdette improvvisamente la memoria; piangendo scese dalla cattedra. Si preparò alla morte che lo colpì poco dopo, al 15 di novembre 1280, fra il compianto di tutta la cristianità. Fu sepolto nella chiesa parrocchiale di sant'Andrea a Colonia.


Fu beatificato da papa Gregorio XV nel 1622, nel settembre 1872, i vescovi tedeschi, riuniti a Fulda, inviarono alla Santa Sede una petizione per la sua canonizzazione. Alberto fu proclamato santo da papa Pio XI nel 1931. Lo stesso papa, in occasione della canonizzazione, lo proclamò dottore della Chiesa. Dieci anni più tardi, papa Pio XII lo dichiarò patrono dei cultori delle scienze naturali.


PRATICA. Leggiamo o ascoltiamo una istruzione


PREGHIERA. O Dio, che hai reso grande il tuo beat vescovo e dottore Alberto nel far servire la sapienza umana alla fede divina, deh! concedici di seguire le orme del suo insegnamento onde godere della luce perfetta nei cieli.


MARTIROLOGIO ROMANO. Sant'Alberto, detto Magno, vescovo e dottore della Chiesa, che, entrato nell'Ordine dei Predicatori, insegnò a Parigi con la parola e con gli scritti filosofia e teologia. Maestro di san Tommaso d'Aquino, riuscì ad unire in mirabile sintesi la sapienza dei santi con il sapere umano e la scienza della natura. Ricevette suo malgrado la sede di Ratisbona, dove si adoperò assiduamente per rafforzare la pace tra i popoli, ma dopo un anno preferì la povertà dell'Ordine a ogni onore e a Colonia in Germania si addormentò piamente nel Signore.



🌈🌞☁️ Il Meteo Friuli Carnico ecosostenibile

🦅☁️☁️☁️☁️☁️Timp.? ..fumate e vonde 


 Sul Friûl a afluissin debilis currentis mitis e umidis di sud-ovest che tra domenie e lunis si intensificaràn par l'ariv di doi frontis. Martars invez al afluirà temporaneamentri aiar plui frêt e sec di nord-est; daspò al rivarà une depression di Scandinavie. sabide 15 di Novembar Ciel cuviert cu lis probabilis fosciis; pussibilitât di debilis piogjes sparpaladis, plui probabilis viers la cueste e lis zonis orientâls. Ridote escursion termiche.


🇮🇹Sulla regione affluiscono deboli correnti miti e umide da sud-ovest che tra domenica e lunedì si intensificheranno per l'arrivo di due fronti. Martedì invece affluirà temporaneamente aria più fredda e secca da nord-est; in seguito arriverà una depressione dalla Scandinavia.sabato 15 novembre

emissione: 14-11-2025 16:09 CET

Cielo coperto con probabili foschie; possibilità di deboli piogge sparse, più probabili verso la costa e le zone orientali. Ridotta escursione termica.

giovedì 13 novembre 2025

🌈🕊️✝️ il santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

BEATO GIOVANNI LICCIO

14 Novembre 2025 


Giovanni Liccio nacque a Caccamo in Sicilia nella prima metà del xv secolo; la madre morì durante il parto e il padre, forse per il dolore della perdita, o per la povertà della famiglia, trascurò il figlio.

Fortunatamente, il bambino fu allevato prima da una vicina che si prese cura di lui, evitandogli la morte, poi da una zia; a quindici anni circa, incontrò il B. Pietro Geremia (3 mar.) a Palermo e, ispirato dal suo esempio, decise di entrare nell'Ordine dei frati predicatori.

Dato il suo talento in questo campo, fu inviato nella sua città natale a fondare un convento domenicano, compito non facile, giacché dovettero costruire l'edificio su fondamenta in rovina (si pensava che fossero un dono soprannaturale, dato che nessuno ricordava di averle mai viste).

Giovanni fu nominato priore del convento nel 1494, divenendo famoso per la saggezza e i suoi miracoli; secondo le lezioni dell'ufficio per la sua festa, alla sua morte nel 1511 aveva centoundici anni, cosa assai improbabile (anche se fu discepolo personale di Pietro Geremia, al tempo della morte probabilmente non aveva più di settantacinque anni). Il culto fu approvato nel 1753.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Caccamo in Sicilia, beato Giovanni Liccio, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che, insigne per la sua instancabile carità verso il prossimo, per l’impegno nella propagazione della preghiera del Rosario e per l’osservanza della disciplina, riposò a centoundici anni nel Signore.



🌈⛅ Il Meteo FRIULI Ecosostenibile. Par Furlân 🦅🦅


 

vinars 14 di Novembar

Su planure e cueste cîl par prevalance cuvierts; 

su la zone montane cîl variabil cun plui soreli tal Tarvisian e vers il Cadore, plui cuvierts su lis Prealps Juliis.

Probabiles foschies o ancje possiblis 


Par Talian 🇮🇹 


venerdì 14 novembre

emissione: 13-11-2025 12:13 CET

Su pianura e costa cielo in prevalenza coperto; sulla zona montana cielo variabile con più sole nel Tarvisiano e verso il Cadore, più coperto sulle Prealpi Giulie. Probabili foschie o possibili anche locali nebbie.

fumätis

mercoledì 12 novembre 2025

✝️🌈Il Santo del giorno 13/11


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SANT’ABBONE DI FLEURY

13 Novembre


I dettagli sulla vita di S. Abbone di Fleury sono stati riferiti da un suo contemporaneo, lo storico benedettino Aimoino (960-1010). Nato a Orléans tra il 945 e il 950, fu uno degli studiosi più eminenti del suo tempo, e da bambino studiò grammatica, dialettica e aritmetica nell'abbazia benedettina di Fleury-sur-Loire, dove diventò insegnante mentre era ancora molto giovane. Successivamente studiò astronomia a Parigi e a Reims, e musica a Orléans, prima di far ritorno a Fleury, dove diventò monaco. Nel 985, il vescovo di Worcester, S. Osvaldo (28 feb.), che era stato benedettino a Fleury, gli propose di diventare direttore della scuola della nuova abbazia di Ramsey (nell'attuale Cambridgeshire), dove trascorse solo due anni, tuttavia sufficienti a incoraggiare i monaci allo studio, e più in generale, ad aderire al movimento di riforma monastica.


Al suo ritorno a Fleury nel 987, Abbone continuò gli studi, in particolare filosofia, matematica e astronomia, tuttavia questa pace non durò molto, dato che nel 988, alla morte dell'abate, divenne suo successore. L'elezione fu contestata, con ripercussioni che oltrepassarono i confini del monastero, ma alla fine la situazione si risolse, grazie all'intervento di Gerberto di Aurillac, che successivamente diventò papa Silvestro II (999-1003). Abbone svolse con grande energia il suo ruolo di abate, occupandosi senza sosta delle necessità del momento; entrò in conflitto con il re sulla questione dei diritti dei vescovi e con il vescovo di Orléans sui diritti dei monasteri, e fu uno dei primi a tentare di affrancare i monasteri dal controllo episcopale. Svolse un ruolo molto importante nei sinodi cui partecipò, discutendo con il papa la questione del secondo matrimonio illegale del re francese Roberto II (996-1031) con la cugina Berthe.


Le lettere di Abbone evidenziano il fatto che era molto richiesto come mediatore di pace nelle congregazioni monastiche che avevano dei problemi; fu proprio durante una di queste missioni che morì di morte violenta, motivo per cui fu poi venerato come martire. Durante il soggiorno nel monastero di La Réole in Guascogna, scoppiò una furiosa lite tra alcuni dei suoi seguaci e la servitù Ilei monastero, e nel tentativo di riportare la calma, fu pugnalato; pur riuscendo a raggiungere la propria cella barcollando, poco dopo morì tra le braccia di uno dei suoi monaci. Nonostante tutte le attività e le drammatiche circostanze della sua morte, Abbone è famoso per le sue opere (tra cui, la prima Vita di S. Edmondo, re e martire (20 nov.), basata sulle testimonianze di alcuni alfieri del re, e dedicata a S. Dunstan (19 mag.); e l' Apologeticus, nel quale sostiene la causa dei diritti dei singoli individui e dei gruppi contro quelli delle autorità governanti). Nel periodo in cui fu abate a Fleury, i monaci copiarono e studiarono le Categorie e gli Analitici di Aristotele.


MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di La Réole nella Guascogna in Francia, transito di sant’Abbone, abate di Fleury, uomo mirabilmente versato nella Sacra Scrittura e nelle lettere, che, difensore della disciplina monastica e coraggioso promotore di pace, morì trafitto da una lancia.


🌈☁️🌞Meteo Friuli Carnico ecosostenibile 13 novembre 🦅

13  novembre Meteo de Legno ecosostenibile⭕⚠️🟨 meteo in peggioramento lento e inesorabile variabile Nebbioso 

 🔴Dal 20 al 22 novembre irruzione artica moderata 

🎯LIS PREVISIONS DAL TIMP PAR FURLÂN 
joibe 13 di Novembar

Su planure e coste cîl par prevalance variabil, cun plui nûl a est; no son esclududis piovigninis sul Cjars e a Triest.
Su la zone montane cîl in gjener pôc nûl, ma cun plui nûl basse sui fondivals prealpins, soredut des Juliis.
Su planure, coste e Cjars possiblis foschies o nebbies locâls, soredut tes ores noturnis.


martedì 11 novembre 2025

🌈🕊️☀️il Santo del giorno 12 novembre


 

🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

SAN GIOSAFAT KUNCEWYCZ

12 Novembre 2025 


Il divin Maestro disse che il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle: e noi oggi ne vediamo un'illustre conferma in S. Giosafatte, vescovo di Polvez e martire.


Nato a Vladimir in Polonia dalla nobile e cattolica famiglia Kuncewizio, mentre fanciullo ascoltava la madre parlare della passione di Cristo, un dardo partì dal costato del Crocifisso e andò a ferirgli il cuore. Infiammato di amor di Dio e desideroso di perfezione, entrò nell'ordine di S. Basilio, di cui a venti anni professò la regola. Andava a piedi nudi nonostante l'eccessivo rigore dell'inverno in Polonia, non mangiava mai carne, non prendeva mai vino se non per ubbidienza; mortificò le sue membra con un asprissimo cilicio fino alla morte. Per questo meritò di custodire illibato il giglio della purezza che ancor fanciullo aveva consacrato alla Vergine delle Vergini: Maria SS.


In pochi anni di vita religiosa la fama della sua virtù e della sua dottrina crebbe talmente, che, sebbene giovane, fu eletto abate del monastero di Vilna, e poscia fu designato dal popolo come degno di reggere la sede arcivescovile di Polvez.


Innalzato a questa onerosa dignità, senza cambiare nulla del tenore della vita precedente, non pensò che al culto divino e alla salvezza delle pecorelle affidategli. Energico difensore della unità e verità cattolica, si adoperò con tutte le forze per ricondurre alla sede di Pietro eretici e scismatici. Non cessò mai di difendere il Papa e la pienezza della sua autorità dalle ingiurie impudentissime e dagli errori degli empi. Fu il più zelante promotore dell'unione della Chiesa Greca con la Latina. Erogò tutte le sue rendite nella costruzione di templi, conventi ed altre opere pie: e fu tanta la sua liberalità verso i poveri, che non avendo un giorno più nulla per soccorrere una vedova, impegnò il suo pallio episcopale.


I Progressi della fede cattolica eccitarono l'odio di certi scismatici ostinati, i quali ordirono una congiura per assassinare l'atleta di Cristo.


Recatosi il Santo a Vitebsk per la visita pastorale, i cospiratori invasero il palazzo vescovile, ferendo e massacrando quanti incontrarono.


Allora il pastore mitissimo si fece spontaneamente incontro a quei lupi, e rivolgendo loro la parola: «Figliuoli, disse, perché maltrattate i miei familiari? Se avete qualcosa contro di me, eccomi». E quelli, precipitandosi su di lui, lo colpirono con bastonate ed uccisolo, lo gettarono nel fiume. Era il 12 novembre 1623: contava 43 anni. Il suo corpo segnalato da una luce meravigliosa fu tratto dal fondo del fiume ed esposto alla venerazione dei fedeli.


I primi a sperimentarne l'efficacia protettiva furono i suoi stessi assassini che, condannati quasi tutti alla decapitazione, abiurarono lo scisma e si pentirono del loro misfatto.


Pio IX il 29 giugno 1877 l'ascrisse solennemente nell'albo dei Santi, e Leone XIII ne estese il culto a tutta la Chiesa cattolica.


PRATICA. Oggi compiamo bene le pratiche di pietà.


PREGHIERA. Signore, suscita nella tua Chiesa lo spirito onde il tuo beato martire e vescovo Giosafatte fu ripieno fino a dare la vita per le pecorelle, affinché per sua intercessione, animati e fortificati anche noi nel medesimo spirito, non temiamo di sacrificarci peri fratelli.


MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della passione di san Giosafat (Giovanni) Kuncewicz, vescovo di Polotzk e martire, che spinse con costante zelo il suo gregge all’unità cattolica, coltivò con amorevole devozione il rito bizantino-slavo e, a Vitebsk in Bielorussia, a quel tempo sotto la giurisdizione polacca, crudelmente.


DIRETTA MATER DEI WEB TV

☁️🌥️🌈 Meteo Friuli Carnico ecosostenibile 🇮🇹

Par furlân 🦅  joibe 04 di Dicembar emision: 03-12-2025 12:39 CET Ciel in prevalenze nûi. Cuviert su lis Juliis. Al matine sule cueste al so...