Sole e Luna
- Al val tant un sōld in sorēli che in ombrene.[9]
- Vale tanto un soldo al sole quanto all'ombra.
- Vale lo stesso guadagnare lavorando in campagna che a bottega.[10]
MATER DEI FRIULI messa oggi ---AVVISO AI LETTORI DELLA PAGINA--- Noi siamo un sito religioso amatoriale, non lo facciamo di professione e non siamo dunque dei professionisti, inoltre assolutamente non pensiamo di sostiuirci o prevalere alla chiesa ufficiale... siamo appassionati che mettono semplicemente a conoscenza degli eventi religiosi ed utilizzano la loro passione per fare e dare le informazioni e celebrazioni dal Friuli V.G. senza esagerazioni o la ricerca del "sensazionalismo
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SAN LODOVICO PAVONI
Lodovico Pavoni nacque a Brescia l’11 settembre 1784, rivelandosi ben presto un ragazzo vivace e geniale, aperto a molti interessi, sensibile ai problemi sociali. Ordinato sacerdote nel 1807, si dedicò ad un’intensa attività catechistica, fondando un suo “oratorio” per l’educazione cristiana dei ragazzi e degli adolescenti più poveri. Mons. Gabrio Nava nel 1812 lo sceglie quale suo segretario e nel 1818 lo nomina canonico del duomo, autorizzandolo a dedicarsi alla fondazione di un“Collegio d’arti” per adolescenti e giovani poveri o abbandonati, ai quali in seguito aggiunse una sezione per sordo-muti. Nei trent’anni che seguirono Lodovico Pavoni sviluppò un suo metodo educativo originale e innovativo; organizzò un modello di istruzione e di avviamento al lavoro che prelude alle moderne scuole professionali; diede inizio ad un’eccezionale attività tipografica ed editoriale; introdusse nel mondo del lavoro sapienti riforme, anticipando di mezzo secolo la dottrina sociale della “Rerum Novarum”; infine fondò la Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata, che apparve così nuova e audace (i “frati operai”) da lasciare a lungo perplesse autorità civili e religiose, che solo dopo oltre un decennio di pratiche estenuanti le diedero il riconoscimento ufficiale. Padre Lodovico Pavoni morì il 1° aprile 1849 a Saiano, presso Brescia, vittima eroica del suo prodigarsi per portare in salvo i suoi ragazzi dai combattimenti delle Dieci Giornate di Brescia.
PREGHIERA PER CHIEDERE UNA GRAZIA
Ci rivolgiamo a te, o Padre, sorgente della vita e della gioia, e per intercessione di Padre Lodovico Pavoni ti chiediamo con fiducia questa grazia... (esprimere l´intenzione per la quale si chiede la grazia) Il tuo amore onnipotente esaudisca la nostra preghiera e glorifichi il tuo Servo fedele, che ai giovani e ai poveri ha dato la gioia della speranza. Ti presenti questa supplica la nostra cara Madre Maria, che a Cana ottenne il primo miracolo di Gesù, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
PREGHIERA DEI GENITORI
PER AFFIDARE I FIGLI AL BEATO LODOVICO PAVONI
O beato Lodovico Pavoni, tu, che il Signore Gesù ha chiamato a prendersi cura dei ragazzi e dei giovani, guida e sostieni la nostra preghiera. Noi affidiamo con fiducia alle tue mani di padre il presente e il futuro delle nostre figlie e dei nostri figli. Si stanno aprendo alla vita e noi sogniamo per loro tante cose belle: li vorremmo felici, riusciti, al riparo da ogni difficoltà... ma non si diventa adulti senza fatica. La tua pazienza di educatore e la tua tenera fermezza possano accompagnare noi e loro quando la strada si fa oscura. Veglia sempre su di loro, incoraggiali nel cammino e chiedi per noi un cuore pieno di fede, disponibile a lasciare spazio anche ai sogni di Dio sui "nostri" figli, che sono prima di tutto "suoi". Resta al nostro fianco anche ora, mentre con te e con Maria Immacolata, "nostra cara madre", rivolgiamo questa preghiera al Signore Gesù che ha scelto di vivere tra gli affetti e le tensioni della famiglia di Nazaret. Amen.
San Beniamino, unico di questo nome, visse in Persia intorno all’anno 400. Durante il regno di Isdeberge, adoratore del fuoco e del sole, i cristiani subirono gravi persecuzioni. Il diacono Beniamino fu imprigionato per due anni a causa della sua predicazione.
La sua importanza era tale che l’ambasciatore dell’imperatore romano Teodosio, durante le trattative di pace con il re persiano, chiese la sua liberazione. Isdeberge accettò, a patto che il diacono cessasse del tutto la sua opera di apostolato.
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30 MARZO
SAN LUDOVICO DA CASORIA
San Ludovico (Arcangelo) Palmentieri da Casoria Sacerdote francescano, fondatore
Casoria, Napoli, 11 marzo 1814 - Napoli, 30 marzo 1885
Nato a Casoria, in provincia di Napoli, nel 1814, Arcangelo Palmentieri entrò a 18 anni tra i Francescani Alcantarini divenendo fra Ludovico. Per 20 anni insegnò matematica e filosofia a Napoli, tenendo anche la farmacia del convento, che trasferì con sé a Capodimonte. La sua carità si estese presto ai piccoli che vagavano per le strade di Napoli, ai giovanissimi africani condotti in Occidente come schiavi, ai ciechi e ai sordomuti. Per dare continuità alle sue opere, fondò nel 1859 i Terziari Francescani della Carità, detti Frati Bigi (ora non più esistenti) e, cinque anni dopo, le Suore Francescane Elisabettine dette Bigie. Il Vaticano gli affidò la missione di Scellal, in Sudan, che però durò poco. Morì a Napoli il 30 marzo 1885, a 71 anni. Beatificato da san Giovanni Paolo II il 18 aprile 1993, è stato canonizzato il 23 novembre 2014 da papa Francesco. I suoi resti mortali riposano presso l’Ospizio Marino a Napoli, in via Posillipo 24. La sua memoria liturgica cade il 17 giugno, giorno in cui, nel 1832, vestì per la prima volta il saio francescano.
PREGHIERA A SAN LUDOVICO DA CASORIA
O S. Ludovico da Casoria, ardente testimone della carità di cristo,tu che, sull'esempio del buon Samaritano, ti facesti prossimo a tante miseriee alla sofferenza dei fratelli, ascolta ora con bontà la mia preghiera: non rifiutarmi il tuo aiuto e ottienimi dalla misericordia del Signore la grazia che invoco con fiducia, perchè possa ancora sperimentare la tua intercessione a mio favore e glorificare con te dio nostro Padre che è benedetto nei secoli. Amen.
Si reciti tre volte la preghiera "Gloria al Padre..." con l'invocazione: "San Ludovico da Casoria prega per noi".
Dure plui une cite sclapade che une gnove.[14]
Dura più una pentola lesionata che una nuova.
Sul Monte Carmelo in Palestina, arrivò il Bertoldo un cavaliere francese che si consacrò alla vita religiosa, fu ammesso tra i fratelli che professavano la vita religiosa in quella montagna, e venne eletto priore istruendo la comunità all’adorazione della Madre di Dio. (1188 dC). San Bertoldo del Monte Carmelo, il cui vero nome era Bartolomeo Avogadro, nacque a Limoges (sud della Francia). Andò in Terra Santa come un crociato e rimase in Antiochia per difenderla dagli attacchi dei Saraceni. Durante questo periodo conobbe un povero mendicante e si avvicinò ben presto al mondo dei poveri. Avogadro fu colui che fece tanto bene e da quel giorno la fiducia dei poveri gli fu sempre grata. Un giorno ebbe una visione che gli mostrò alcuni angeli che portavano in cielo sulle loro ali un gran numero di confratelli, che i saraceni avevano ucciso con le loro scimitarre. Lo scrittore ebreo Beniamino di Tudela, nel 1163, riferisce della presenza di una comunità religiosa sul Monte Carmelo, particolarmente devota al profeta Elia e alla Madonna. Bertoldo costituì una piccola comunità di seguaci, con il quale edificò una piccola cappella dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo. A tutt’oggi l’Ordine dei Carmelitani conferma le proprie radici provenienti da quel gruppo. Nel 1185 il monaco greco Foca visitò la comunità del Monte Carmelo e scrisse che vi aveva incontrato un monaco latino di nome Bertoldo proveniente dalla Calabria. Bertoldo guidò la comunità per 45 anni e sembra essere rimasto lì fino al momento della sua morte, avvenuta intorno al 1195. Fu un priore molto attento a guidare la comunità più con l’esempio che con le parole. Manifestò sempre un culto particolare per la Beata Vergine Maria, della quale invocava sempre l’intercessione per la protezione dei carmelitani. Infatti era sempre particolarmente preoccupato per il futuro dei cristiani in Terrasanta, sempre in lotta fra di loro e divisi.
28 MARZO
BEATA GIOVANNA MARIA DE MAILLE'
Terziaria Francescana - Vedova
Castello di La Roche, Francia, 14 aprile 1331 - Tours, Francia, 28 marzo 1414
Nasce in un castello della regione di Tours (Francia) il 14 aprile 1331 e riceve l’istruzione religiosa da un francescano, confessore della famiglia. A sedici anni la troviamo già maritata (contro la sua volontà) al nobile Roberto de Sillé (o Silly). Gli sposi decidono di convivere in castità. Al tempo della peste nera, assistono i malati e soccorrono le famiglie in miseria, spendendo i loro beni. Cessata l’epidemia, si dedicano alla cura dei lebbrosi. Dopo aver perso il marito in guerra, ridotta in povertà e scacciata di casa dai parenti, abbandonata da tutti, si fa Terziaria francescana e vive, ventisette anni, quasi reclusa in una piccola cella presso il convento dei Minori, mendicando il pane, ma piena di fiducia nel Signore. Muore a La Tours il 28 marzo 1414. La sua fama di santità è così diffusa che, a un anno appena dalla morte, il procedimento per canonizzarla è già concluso in diocesi e i fedeli la venerano spontaneamente. Per le vicende storiche della Chiesa prima e della Francia poi, si arriverà alla sua beatificazione solo il 27 aprile 1871, per opera di Pio IX
PREGHIERA
Signore Dio, nostro Padre, amico degli umili, tu hai colmato dei tuoi doni la beata Giovanna Maria, sempre dedita ai poveri. Concedi anche a noi di imitare il suo esempio, nella dedizione a te e nell’amore per i fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
🔵PROVERBI E DETTI FRIULANI🔵
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Val plui un ucel🐦 in man che cent par ajar.[34]
È meglio un uccello in mano che cento per aria.
☀️Sole e Luna🌙
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:52 e tramonta alle ore 18:31
la Luna sorge alle ore 05:29 e tramonta alle ore 17:28
⚪ 13-04-2025
⚫ 29-03-2025
27 MARZO
BEATO FRANCESCO FAA' DI BRUNO
Alessandria, 29 marzo 1825 - Torino, 27 marzo 1888
Francesco Faà di Bruno fa parte della grande schiera dei santi sociali piemontesi. Nacque ad Alessandria nel 1825 da una famiglia della nobiltà militare. Prima di divenire prete, lui stesso fu ufficiale dell'esercito sabaudo (è protettore dei genieri), professore all'Università di Torino, architetto e matematico, consigliere della Casa reale. Diede vita all'opera Santa Zita per le donne di servizio e a una casa per ragazze madri. Fondò le suore Minime di Nostra Signora del Suffragio. Morì nel 1888 ed è beato dal 1988. (Avvenire)
PREGARE, AGIRE, SOFFRIRE fu il suo programma.
PREGHIERA
O Padre, tu hai ispirato il beato Francesco Faà di Bruno a porre la fede, la scienza e la carità al servizio di Dio e dei fratelli vivi e defunti.
Fa' che, sul suo esempio, siamo docili alle ispirazioni dello Spirito Santo e amiamo tutti con il cuore di Cristo.
Concedici, per sua intercessione e se non è contraria alla tua volontà, la grazia che ti domandiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sole e Luna
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:57 e tramonta alle ore 18:28
la Luna sorge alle ore 04:20 e tramonta alle ore 13:22
⚪ 13-04-2025
⚫ 29-03-2025
BEATA MADDALENA CATERINA MORANO
Suor Maddalena Morano (Chien 1847 - Catania 1908), durante 27 anni di intenso apostolato in Sicilia, ha dato vita a istituzioni scolastiche e ad iniziative pastorali d'avanguardia a favore della gioventù più bisognosa, attuando il metodo educativo di don Bosco e di madre Mazzarello. Giovanni Paolo II l'ha beatificata a Catania il 5 novembre 1994. Nel Martirologio Romano la memoria è il 26 marzo. A livello locale e nella sua Congregazione è celebrata il 15 novembre.
PREGHIERA A SUOR MADDALENA MORANO
Padre, che hai arricchito la Beata Maddalena Morano di una spiccata sapienza educativa, concedici, per sua intercessione, le grazie che ti domandiamo. Fa' che anche noi con gioia e instancabile amore sappiamo donarci nell'annuncio del Vangelo con le parole e con la vita. Rendici forti nella speranza perché possiamo glorificarti ed essere, dinanzi ai fratelli, profeti credibili di Cristo Gesù. Amen.
PREGHIERA DELL'EDUCATRICE
Beata Maddalena Morano, tu che sei stata chiamata con speciale vocazione a prenderti cura dei bambini e delle giovani e li hai aiutati a maturare in sapienza e grazia, sostieni la mia missione educativa e ottienimi le grazie necessarie per compierla. Tu che hai amato Gesù con cuore ardente e gioioso e hai saputo trovare le vie più adatte per annunciarlo e farlo incontrare, fa' che anch'io manifesti a tutti la gioia di appartenergli e sia per i giovani che mi sono affidati un segno credibile del suo amore che salva. Amen.
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Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:57 e tramonta alle ore 18:27
la Luna sorge alle ore 04:20 e tramonta alle ore 13:22
⚪ 13-04-2025
⚫ 29-03-2025
IL PROVERBIO FRIULANO DI OGGI
Miei vin turbit che āghe clare.[20]
Meglio vino torbido che acqua limpida.
Santi e Feste 25 MARZO
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
PREGHIERA
O Vergine santa, che l'angelo Gabriele salutò "piena di grazia" e "benedetta tra tutte le donne", noi adoriamo il mistero ineffabile dell'Incarnazione che Dio ha compiuto in te. L'amore ineffabile che porti al frutto benedetto del tuo seno, ci è garanzia dell'affetto che nutri per noi, per i quali un giorno il Figlio tuo sarà vittima sulla Croce. La tua annunciazione è l'aurora della redenzione e della salvezza nostra. Aiutaci ad aprire il cuore al Sole che sorge e allora il nostro tramonto terreno si muterà in alba immortale. Amen.
PREGHIERA IN ONORE DELL'ANNUNCIAZIONE
I. Sia benedetto, o Maria, quel saluto celeste, che vi diede nell'annunziarvi l'Angelo di Dio. Ave, Maria..
II. Sia benedetto, o Maria, quella grazia sublime di cui piena vi predicò l'Angelo di Dio. Ave, Maria..
III. Sia benedetto, o Maria, quell'annunzio felice, che dal cielo vi recò l'Angelo di Dio. Ave, Maria..
IV. Sia benedetta, o Maria, quella profonda umiltà, con cui vi dichiaraste Ancella di Dio. Ave, Maria..
V. Sia benedetta, o Maria, quella perfetta rassegnazione, con cui v'assoggettaste al volere di Dio. Ave, Maria..
VI. Sia benedetta, o Maria, quell'Angelica purità, con cui riceveste nel vostro seno il Verbo di Dio. Ave, Maria..
VII. Sia benedetto, o Maria, quel beato momento, in cui della vostra carne vestiste il Figliuolo di Dio. Ave, Maria..
VIII. Sia benedetto, o Maria, quel fortunato momento in cui diveniste madre del Figliuolo di Dio . Ave, Maria..
IX. Sia benedetto, o Maria, quel sospirato momento, in cui cominciò l'umana salut
e con l'Incarnazione del Figliuolo di Dio. Ave, Maria..
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 05:59 e tramonta alle ore 18:25
la Luna sorge alle ore 03:47 e tramonta alle ore 12:05
⚪ 13-04-2025
⚫ 29-03-2025
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A mangiā fritae e polente l'è come balā cu la sō femmine.[3]
Traduzione 🇮🇹👇
Mangiare frittate e polenta è come ballare con la propria donna.
SANTO OSCAR ARNULFO ROMERO GALDAMEZ
Vescovo e martire
Ciutad Barrios, El Salvador, 15 agosto 1917- San Salvador, El Salvador, 24 marzo 1980
Arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador, è stato ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa. Ha difeso i poveri, gli oppressi, denunciando in chiesa e con la radio emittente della diocesi le violenze subite dalla popolazione. Pochi giorni prima di morire aveva invitato i soldati e le guardie nazionali a disubbidire all’ordine ingiusto di uccidere. La sua figura di “borghese” convertito in schierato per gli oppressi fa appello a ciascuno di noi per invitarci a non stare “al di sopra delle parti” ma a prendere le parti di chi non ha nessuno dalla sua parte.Papa Francesco in data 3 febbraio 2015 ha promulgato il decreto che riconosce il martirio in odio alla fede di Mons. Romero.
PREGHIERA A MONSIGNOR ROMERO
Noi t’invochiamo, vescovo dei poveri, intrepido assertore della giustizia, martire della pace: ottienici dal Signore il dono di mettere la sua Parola al primo posto e aiutaci a intuirne la radicalità e a sostenerne la potenza, anche quando essa ci trascende.
Liberaci dalla tentazione di decurtarla per paura dei potenti, di addomesticarla per riguardo di chi comanda, di svilirla per timore che ci coinvolga.
Non permettere che sulle nostre labbra la Parola di Dio si inquini con i detriti delle ideologie. Ma dacci una mano perché possiamo coraggiosamente incarnarla nella cronaca, nella piccola cronaca personale e comunitaria, e produca così storia di salvezza.
Aiutaci a comprendere che i poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto ardente e in consumabile da cui egli ci parla.
Prega, vescovo Romero, perché la Chiesa di Cristo, per amore loro, non taccia. Implora lo Spirito perché le rovesci addosso tanta paresia da farle deporre, finalmente, le sottigliezze del linguaggio misurato e farle dire a viso aperto che la corsa alle armi è immorale, che la produzione e il commercio degli strumenti di morte sono un crimine, che gli scudi spaziali sono oltraggio alla miseria dei popoli sterminati dalla fame, che la crescente militarizzazione del territorio è il distorcimento più barbaro della vocazione naturale dell’ambiente.
Prega, vescovo Romero, perché Pietro che ti ha voluto bene e che due mesi prima della tua morte ti ha incoraggiato ad andare avanti, passi per tutti i luoghi della terra pellegrino di pace e continui audacemente a confermare i fratelli nella fede, nella speranza, nella carità e nella difesa dei diritti umani la dove essi vengono calpestati.
Prega, vescovo Romero, perché tutti i vescovi della terra si facciano banditori della giustizia e operatori di pace, e assumano la nonviolenza come criterio ermeneutica del loro impegno pastorale, ben sapendo che la sicurezza carnale e la prudenza dello spirito non sono grandezze commensurabili tra loro.
Prega, vescovo Romero, per tutti i popoli del terzo e del quarto mondo oppressi dal debito. Facilita, con la tua implorazione presso Dio, la remissione di questi disumani fardelli di schiavitù. Intenerisci il cuore dei faraoni. Accelera i tempi in cui un nuovo ordine economico internazionale liberi il mondo da tutti gli aspiranti al ruolo di Dio. E infine, vescovo Romero, prega per noi qui presenti, perché il Signore ci dia il privilegio di farci prossimo, come te, per tutti coloro che faticano a vivere. E se la sofferenza per il Regno ci lacererà le carni, fa che le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, siano feritoie attraverso le quali possiamo scorgere fin d’ora cieli nuovi e terre nuove.
Sole e Luna
Palmanova (UD)
il Sole sorge alle ore 06:01 e tramonta alle ore 18:24
la Luna sorge alle ore 03:05 e tramonta alle ore 10:53
⚪ 13-04-2025
⚫ 29-03-2025
“Al mene la code il cjan, no par te ma pal pan
Vangelo
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Lc 13,1-9
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
SAN LEOPOLDO MANDIC’ francescano Ultimo di dodici figli, nacque nel 1866 sulla costa dalmata da una famiglia nobile, ridotta in ...