venerdì 20 settembre 2024

Il Santo del giorno


 


21 SETTEMBRE

 

SAN MATTEO APOSTOLO

 

San Matteo apostolo ed evangelista, nato Levi (Cafarnao, 4/2 a. C. – Etiopia, 24 gennaio 70), di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Gesù ad essere uno dei dodici apostoli. Viene tradizionalmente indicato quale autore del Vangelo secondo Matteo, in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano.

 

 

PREGHIERE A SAN MATTEO APOSTOLO E EVANGELISTA

 

Per quell'ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso san Matteo, abbandonaste l'impiego, la casa e la famiglia, per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittare sempre con giubilo di tutte le divine ispirazioni. Per quell'ammirabile umiltà, con cui voi, o glorioso san Matteo, scrivendo prima d'ogni altro il Vangelo di Gesù Cristo, non vi qualificaste altrimenti che con il nome di pubblicano, impetrate a noi tutti la grazia divina e tutto quello che serve a conservarcela.

Il Santo del giorno


 

Liturgia del giorno 

SANTI ANDREA KIM TAEGON, SACERDOTE E PAOLO CHONG HASANG E COMPAGNI, MARTIRI


Memoria

Liturgia del Giorno


Colore Liturgico Rosso


Prima lettura


1Cor 15,12-20

  Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi


Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.

Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.

Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.

Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.


   Parola di Dio


Salmo responsoriale


Sal 16


Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,

sii attento al mio grido.

Porgi l’orecchio alla mia preghiera:

sulle mie labbra non c’è inganno.


Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;

tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,

mostrami i prodigi della tua misericordia,

tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.


Custodiscimi come pupilla degli occhi,

all’ombra delle tue ali nascondimi.

Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,

al risveglio mi sazierò della tua immagine.


Canto al Vangelo


(Mt 11,25)

   Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,

Signore del cielo e della terra,

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.


Vangelo


Lc 8,1-3

  C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.


                           Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.


   Parola del Signore


mercoledì 18 settembre 2024

IL Santo del giorno


 

GIOVEDÌ 

1️⃣9️⃣🅢🅔🅣🅣🅔🅜🅑🅡🅔 

SAN GENNARO.

𝑩𝒖𝒐𝒏 𝒐𝒏𝒐𝒎𝒂𝒔𝒕𝒊𝒄𝒐. 🌺             Gennaro nato a (Benevento, 272 –

 morto a  Pozzuoli, 19 settembre 302) 

È stato un vescovo romano  martire cristiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che ne celebra il culto il 1️⃣9️⃣ settembre, e da quella ortodossa.      Patrono principale di Napoli, nel cui duomo si ritiene che alcune ossa del suo scheletro giacciano insieme a due ampolle che contengono quello che la tradizione popolare ritiene sia il suo sangue, la sua figura è storicamente oggetto di culto e folklore. V'è chi ritiene che il fenomeno dello scioglimento del sangue, rappresentato ritualmente il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, sia da attribuire a miracolo e foriero di buona sorte.

Ancora, la credenza popolare considera la figura di Gennaro fondamentale nell'arresto dell'eruzione del Vesuvio del 1631, avvenuto in coincidenza di una processione in cui le sue reliquie furono portate in processione ed esposte di fronte al vulcano attivo.  ATTRIBUTI

abito vescovile, bastone pastorale, palma, ampolle contenenti il suo sangue, leoni del circo

PATRONO di

Napoli, Afragola, Caroniti, Cercola, Folignano, Gorga Cilento, Notaresco, San Gennaro Vesuviano, Somma Vesuviana, Torre del Greco, Trecase, Vettica Maggiore, Little Italy, Cervinara, orafi,  e donatori di sangue.


IL Santo del giorno


 

#18settembre

Giuseppe da Copertino

(di Matteo Liut)

Ciò che possediamo, i nostri carismi, le nostre abilità sono dei doni, che vanno messi a servizio di un bene più grande, quello della comunità. E così fece san Giuseppe da Copertino, illetterato, mistico e religioso, che divenne una guida per le donne e gli uomini del suo tempo. Giuseppe Maria Desa era nato il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce) e aveva dovuto abbandonare la scuola a causa della povertà e della salute cagionevole. Alcuni ordini religiosi, presso i quali si era presentato, lo rifiutarono per la sua “poca letteratura”, ma alla fine venne accettato dai Cappuccini, dove rimase per un anno. Dopo essere stato dimesso per “inettitudine”, infatti, divenne terziario e inserviente nel conventino della Grotella. Con impegno e costanza riuscì a farsi ordinare sacerdote. Le sue esperienze mistiche, assieme alla sua vita di preghiere e penitenze, oltre ad alcuni segni prodigiosi, come la levitazione. A tutto ciò si aggiunse il dono della scienza infusa, tanto che a lui si rivolgevano anche i teologi: tutto ciò accrebbe la sua fama di santità. Per questo, anche su decisione del Sant'Uffizio, fu trasferito di convento in convento fino ad arrivare a quello di San Francesco a Osimo: qui morì il 18 settembre 1663. È santo dal 1767.


Altri santi. Sant'Eustorgio I di Milano, vescovo (IV sec.); beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire (1905-1942).

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lunedì 16 settembre 2024

Il Santo e Solennità

 



17 SETTEMBRE

 

IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

 

Il serafico Padre san Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una tenerissima devozione a Cristo crocifisso; devozione che diffuse sempre con le parole e la vita. Nel 1224, mentre sul monte della Verna era immerso nella meditazione, il Signore Gesù, con un prodigio singolare, gli impresse nel corpo le stimmate della sua passione. Benedetto XI concesse all’Ordine francescano di celebrare annualmente il ricordo di questo privilegio, che rese il Poverello «mirabile segno» di Cristo.

 

 

PREGHIERA

 

O Dio che, per infiammare il nostro spirito con il fuoco del tuo amore, hai impresso nel corpo del serafico Padre san Francesco i segni della passione del tuo Figlio, concedi a noi, per sua intercessione, di conformarci alla morte del Cristo per essere partecipi della sua risurrezione.

 

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

 

INNO CRUCIS CHRISTI

 

si canta per la festa dell'Impressione delle Stimmate di San Francesco 

 

Crucis Christi mons Alvérnae *
Recénset mystéria,
Ubi salútis aetérnae
Dantur privilégia:
Dum Francíscus dat lucérnae
Crucis sua stúdia.

 

Hoc in monte vir devótus,
Specu solitária,
Pauper, a mundo semótus,
Condénsat ieiúnia:
Vigil, nudus, ardens totus,
Crebra dat suspíria.

 

Solus ergo clasus orans,
Mente sursum ágitur;
Super gestis Crucis plorans
Maeróre confícitur:
Crucísque fructum implórans
Animo resólvitur.

 

Ad quem venit Rex e caelo
Amíctu Seráphico,
Sex alárum tectus velo
Aspéctu pacífico:
Affixúsque Crucis telo,
Porténto mirífico.

 

Cernit servus Redemptórem,
Passum impassíbilem:
Lumen Patris et splendórem,
Tam pium, tam húmilem:
Verbórum audit tenórem
Viro non effábilem.

 

Vertex montis inflammátur,
Vicínis cernéntibus:
Cor Francísci transformátur
Amóris ardóribus:
Corpus vero mox ornátur
Mirándis Stigmátibus.

 

Collaudétur Crucifíxus,
Tollens mundi scélera,
Quem laudat concrucifíxus,
Crucis ferens vúlnera:
Francíscus prorsus inníxus
Super mundi foédera. Amen

 

Il Santo del giorno


 

16 SETTEMBRE

 

SANTI CORNELIO e CIPRIANO

 

Cornelio fu eletto vescovo della chiesa di Roma nel 251. Combatté gli eretici novaziani e rinsaldò la sua autorità con il sostegno di san Cipriano. L’imperatore Gallo lo mandò in esilio presso Civitavecchia, dove morì nel 253. Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di Callisto.

 

   Cipriano nacque a Cartagine verso il 210, da genitori pagani. Convertitosi alla fede e ordinato sacerdote, fu eletto vescovo della città nel 249. Governò egregiamente la chiesa con gli esempi e con gli scritti, in tempi assai difficili. Nella persecuzione di Valeriano, prima fu condannato all’esilio, quindi, il 14 settembre del 258, morì martire

 

domenica 15 settembre 2024

Il Santo del giorno


 

✨🙏❤️La devozione privata ai sette dolori della Vergine ha preceduto di molto la festa liturgica. Questa devozione venne di moda soprattutto a partire dal secolo XV; ricordiamo, per esempio, le innumerevoli immagini chiamate “Pietà” che rappresentano Maria che sostiene sulle ginocchia il Figlio deposto dalla croce. I dolori della Vergine, che furono poi fissati in numero di sette, corrispondono ad altrettanti momenti del Vangelo particolarmente dolorosi per la madre del Redentore: 1. La profezia del vecchio Simeone; 2. La fuga in Egitto; 3. La scomparsa di Gesù per tre giorni fino al suo ritrovamento nel tempio; 4. Gesù che porta la croce al Calvario; 5. La crocifissione e l’addio di Gesù dalla croce; 6. Gesù viene staccato dalla croce; 7. La deposizione nel sepolcro. Dal secolo XV in poi, alcune Chiese incominciarono a celebrare nella liturgia la “compassione” di Maria ai piedi della croce. I religiosi Servi di Maria (Serviti) – ottennero nel 1667 l’approvazione della celebrazione dei sette Dolori; la festa, sotto il pontificato di Pio VII, entrò a far parte del calendario romano e san Pio X, nel 1913, ne fissò la data al 15 settembre. Nei periodi tardomedioevale e moderno emerge il fenomeno delle lacrimazioni mariane; nel 1489 Pennabilli, nelle Marche; nel 1494 ad Assisi, nel 1522 a Treviglio, nel 1553 a Dongo, dove le immagini di Maria che lacrima danno origine a santuari. Non occorrerà attendere molto per trovare le prime lacrimazioni di sangue: quella di una immagine a Ponte Nossa (Bergamo) nel 1511, quella di Rho (Milano) nel 1583 e quella avvenuta nel 1598 a Mesagne (Brindisi). Nei secoli seguenti si alternano apparizioni della Madonna piangente e lacrimazioni di statuette: le più note, anche perché approvate dall’autorità ecclesiastica, sono l’apparizione di La Salette, sulle Alpi francesi nel 1846, e l’evento di Siracusa, dove un quadretto del Cuore immacolato di Maria ha pianto per 4 giorni nel 1953.✨🙏❤️ "Famiglia Cristiana"

venerdì 13 settembre 2024

Il Santo del giorno


 


Santo del giorno

Esaltazione della Croce

14 settembre 

Liturgia del giorno:


Nm 21, 4-9; Sal 77; Fil 2, 6-11; Gv 3, 13-17.  


Il 13 settembre del 335 avvenne a Gerusalemme la dedicazione delle due basiliche costantiniane: quella del Martyrion, sul Golgota, chiamata pure ad Crucem, e quella della Anàstasis, cioè della risurrezione. Il giorno seguente, il 14, venne esposta la reliquia della Croce, che era stata trovata, secondo quanto si dice, pure un 14 settembre. La partecipazione della regina Elena, madre di Costantino, a questa “Invenzione” è considerata leggendaria, anche se ne parlano Socrate Scolastico, nato nel 380 circa, e Sozomeno, morto nel 450 circa, ciascuno nella propria Storia ecclesiastica. Secondo questo racconto Macario, vescovo di Gerusalemme, fece porre le tre croci una per volta sopra il corpo di una donna gravemente malata, la quale guarì perfettamente al tocco della terza croce, che venne identificata come quella di Cristo. Nel secolo VII troviamo questa festa in Occidente, dove il termine greco hypsòsis venne tradotto con exaltatio, esaltazione. In Occidente, questa exaltatio viene messa in relazione con il recupero della preziosa reliquia che era stata trafugata nel 614, dopo la conquista di Gerusalemme, da Cosroe II, re persiano, ed era stata poi riportata a Costantinopoli dall’imperatore bizantino Eraclio il 3 maggio del 628. La croce venne persa definitivamente nel 1187, quando l’esercito cristiano fu messo in rotta dal Saladino, non senza però che prima alcune parti di essa si diffondessero per il mondo cristiano. Sicuramente fu presa dai musulmani e nelle cronache islamiche si ricorda che il Saladino ne rifiutò la restituzione ai rappresentanti cristiani che gliela chiedevano, sostenendo che Gesù nell’Islam è considerato un grandissimo profeta, degno di essere ricordato. Con la festa odierna, la Chiesa ci ricorda che, attraverso la follia della Croce, il dolore, la morte, la malattia, le avversità possono diventare sapienza e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desiderano seguirlo.

giovedì 12 settembre 2024

IL Santo del giorno


 


13 SETTEMBRE


 


SAN GIOVANNI CRISOSTOMO


 


Antiochia, c. 349 – Comana sul Mar Nero, 14 settembre 407


 


Giovanni, nato ad Antiochia (probabilmente nel 349), dopo i primi anni trascorsi nel deserto, fu ordinato sacerdote dal vescovo Fabiano e ne diventò collaboratore. Grande predicatore, nel 398 fu chiamato a succedere al patriarca Nettario sulla cattedra di Costantinopoli. L'attività di Giovanni fu apprezzata e discussa: evangelizzazione delle campagne, creazione di ospedali, processioni anti-ariane sotto la protezione della polizia imperiale, sermoni di fuoco con cui fustigava vizi e tiepidezze, severi richiami ai monaci indolenti e agli ecclesiastici troppo sensibili alla ricchezza. Deposto illegalmente da un gruppo di vescovi capeggiati da Teofilo di Alessandria, ed esiliato, venne richiamato quasi subito dall'imperatore Arcadio. Ma due mesi dopo Giovanni era di nuovo esiliato, prima in Armenia, poi sulle rive del Mar Nero. Qui il 14 settembre 407, Giovanni morì. Dal sepolcro di Comana, il figlio di Arcadio, Teodosio il Giovane, fece trasferire i resti mortali del santo a Costantinopoli, dove giunsero la notte del 27 gennaio 438. (A

vvenire)


 


mercoledì 11 settembre 2024

Solennità Santo nome di Maria


 

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12 SETTEMBRE

 

SANTISSIMO NOME DI MARIA

 

 

PREGHIERA PER FESTA DEL NOME DI MARIA

 

Preghiera in riparazione degli oltraggi al suo Santo Nome

 

1. O adorabile Trinità, per l'amore con cui scegliesti ed eternamente Ti compiacesti del Santissimo Nome di Maria, per il potere che gli desti, per le grazie che riservasti ai suoi devoti, fa' che esso sia anche per me fonte di grazia e di felicità. Ave Maria....

 

Benedetto sempre sia, il Santo Nome di Maria. Lodato, onorato e invocato sempre sia, l'amabile e potente Nome di Maria. O Santo, soave e potente Nome di Maria, possa sempre invocarti durante la vita e nell'agonia.

 

2. O amabile Gesù, per l'amore con cui pronunziasti tante volte il Nome della tua cara Madre e per la consolazione che a Lei procuravi nel chiamarla per nome, raccomanda alle sue speciali cure questo povero tuo e suo servo. Ave Maria....

 

Benedetto sempre sia, il Santo Nome di Maria.  Lodato, onorato e invocato sempre sia,  l'amabile e potente Nome di Maria.  O Santo, soave e potente Nome di Maria, possa sempre invocarti durante la vita e nell'agonia.

 

3. O Angeli Santi, per la gioia che vi procurò la rivelazione dei Nome della vostra Regina, per le lodi con cui lo celebraste, svelatene anche a me tutta la bellezza, la potenza e la dolcezza e fate che io lo invochi in ogni mio bisogno e specialmente in punto di morte. Ave Maria....

 

Benedetto sempre sia, il Santo Nome di Maria.  Lodato, onorato e invocato sempre sia,  l'amabile e potente Nome di Maria.  O Santo, soave e potente Nome di Maria, possa sempre invocarti durante la vita e nell'agonia.

 

4. O cara Sant'Anna, buona mamma della Madre mia, per la gioia da te provata nel pronunciare tante volte con devoto rispetto il Nome della tua piccola Maria o nel parlarne con il tuo buon Gioacchino, fa' che il dolce nome di Maria sia continuamente anche sulle mie labbra. Ave Maria....

 

Benedetto sempre sia, il Santo Nome di Maria.  Lodato, onorato e invocato sempre sia,  l'amabile e potente Nome di Maria.  O Santo, soave e potente Nome di Maria, possa sempre invocarti durante la vita e nell'agonia.

 

5. E Tu, o dolcissima Maria, per il favore che Dio Ti fece nel donarti Egli stesso il Nome, come a sua diletta Figlia; per l'amore che Tu sempre ad esso mostrasti concedendo grandi grazie ai suoi devoti, concedi anche a me di rispettare, amare ed invocare questo soavissimo Nome. Fa' che esso sia il mio respiro, il mio riposo, il mio cibo, la mia difesa, il mio rifugio, il mio scudo, il mio canto, la mia musica, la mia preghiera, il mio pianto, il mio tutto, con quello di Gesù, affinché dopo essere stato pace del mio cuore e dolcezza delle mie labbra durante la vita, sia la mia gioia in Cielo. Amen. Ave Maria....

 

Benedetto sempre sia, il Santo Nome di Maria.  Lodato, onorato e invocato sempre sia,  l'amabile e potente Nome di Maria.  O Santo, soave e potente Nome di Maria, possa sempre invocarti durante la vita e nell'agonia.

 

martedì 10 settembre 2024

Il Santo del giorno


 


11 SETTEMBRE


 


BEATO BONAVENTURA DA BARCELLONA


 


Riudoms, Spagna, 24 novembre 1620 - Roma, 11 settembre 1684


 


Michele Battista Gran, nato a Riudomes (Spagna) nel 1620, rimasto vedovo era divenuto frate col nome di Bonaventura di Barcellona. Fu in diversi conventi spagnoli, dimostrando una profonda spiritualità, ubbidisce allegramente, vive una vita ritirata e mortificata. Chi gli vive accanto è testimone di fatti che hanno del miracoloso e che lasciano intravedere la sua vicinanza a Dio. Sente che il Signore vuole da lui un impegno particolare per rinnovare lo spirito francescano con l'istituzione dei «Ritiri», un ritorno alla spiritualità e alla povertà francescana delle origini. Si reca a Roma e qui trova un'umanità sofferente e bisognosa. Da vero figlio di san Francesco aiuta tutti come può e viene ribattezzato «l'apostolo di Roma». La riforma francescana che sta attuando gli attira i consensi delle autorità ecclesiastiche e dagli stessi Papi Alessandro VII e Innocenzo XI, dai quali arriva l'approvazione pontificia agli statuti dei suoi «Ritiri». Morì in San Bonaventura al Palatino nel 1684. (A

vvenire)


 


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IL Santo del giorno

  06 OTTOBRE   SANTA MARIA FRANCESCA   DELLE CINQUE PIAGHE DI GESU'   Santa Maria Francesca delle cinque piaghe, al secolo Anna Maria Ro...