giovedì 26 settembre 2024

IL Santo del giorno


 27 SETTEMBRE

 

SAN VINCENZO DE' PAOLI

 

Vincent Depaul nacque a Pouy in Aquitania nel 1581 da una famiglia povera, di contadini. Ordinato prete a diciannove anni, cercò dapprima una buona sistemazione ecclesiastica e arrivò ad entrare nella corte di Francia come elemosiniere della regina madre. Ma a un certo momento, illuminato dalla grazia, segnato dall’incontro con il card. De Bérulle, si volse a cercare Cristo nei tribolati e nei piccoli. Con santa Luisa de Marillac nel 1633 diede vita alla Congregazione delle Figlie della Carità, religiose che in certo modo innovavano, rispetto alla forma monastica, la figura della donna consacrata nella Chiesa. A loro offrì come convento l’ospizio dei malati, per cella una camera d’affitto, per cappella la chiesa parrocchiale, per chiostro le vie della città e le sale d’ospedale. Chiamato a far parte del Consiglio di Reggenza, si adoperò perché fossero posti a capo delle diocesi e dei monasteri dei candidati più degni. Morì a Parigi il 17 settembre 1660, amato e venerato come il padre dei poveri.

 

 

NOVENA A SAN VINCENZO DE' PAOLI

(clicca)

 

 

PREGHIERA A SAN VINCENZO DE' PAOLI

 

O cuore di san Vincenzo, che hai tratto dal Sacro Cuore di Gesù la carità che tu hai riversato sopra tutte le miserie morali e fisiche del tuo tempo, ottienici di non lasciare passare mai una miseria accanto a noi senza soccorrerla. Fa’ che la nostra carità sia rispettosa, delicata, comprensiva ed effettiva come la tua. Metti nei nostri cuori una fede viva che ci faccia scoprire Cristo sofferente nei nostri fratelli sfortunati. Riempici di zelo ardente, luminoso e generoso, che non incontri nessuna difficoltà a servirli. Te lo chiediamo, o Cuore di Gesù, per l’intercessione di colui il cui cuore non batteva e né agiva se non per impulso del tuo. Amen.

mercoledì 25 settembre 2024

IL Santo del giorno


 

Il  SANTO DEL 26 SETTEMBRE 

SAN PAOLO VI PAPA 

Giovanni Battista Montini nasce a Concesio, un piccolo paese del Bresciano, il 26 settembre 1897 in una famiglia cattolica molto impegnata sul piano politico e sociale. Nell’autunno del 1916 entra nel seminario di Brescia e quattro anni dopo riceve in cattedrale l’ordinazione sacerdotale, quindi si trasferisce a Roma per seguire i corsi di filosofia della Pontificia Università Gregoriana e quelli di lettere dell’università statale, laureandosi poi in diritto canonico nel 1922 e in diritto civile nel 1924.


L’ingresso in Vaticano

Nel 1923 riceve il primo incarico dalla Segreteria di Stato vaticana, che lo destina alla nunziatura apostolica di Varsavia; l’anno successivo viene nominato minutante. In quel periodo partecipa da vicino all’attività degli studenti universitari cattolici organizzati nella Fuci, della quale fu assistente ecclesiastico nazionale dal 1925 al 1933. Stretto collaboratore del cardinale Eugenio Pacelli, gli resterà accanto anche quando questi viene eletto Papa nel 1939 prendendo il nome di Pio XII: è Montini, infatti, a preparare l’abbozzo dell’estremo ma inutile appello di pace che Papa Pacelli lancia per radio il 24 agosto 1939, alla vigilia del conflitto mondiale: “Nulla è perduto con la pace! Tutto può esserlo con la guerra!

martedì 24 settembre 2024

Il Santo del giorno


 

25 SETTEMBRE

 

SAN CLEOFA

 

Discepolo di Gesù - sec. I

 

Cleofa, o Cleofe, o Alfeo (tali nomi sono la trascrizione del nome ebraico Halphai), marito di Maria di Cleofa e forse fratello di San Giuseppe, era padre di Giacomo il Minore, di Giuseppe e di Simone. Fu tra i primi discepoli a rivedere il Signore dopo la risurrezione, come San Luca ci riferisce. Cleofa ed un suo condiscepolo erano sulla strada di Emmaus e Gesù si avvicinò spiegando loro le Scritture. Essi lo riconobbero solo quando, sedutisi a mensa con lui, Gesù prese del pane, lo benedisse e lo spezzò. Non si hanno altre informazioni sicure su di lui. Secondo la tradizione Cleofa venne trucidato in Emmaus per mano di Giudei, nella casa di compatrioti che lo detestavano perché andava predicando la Risurrezione di Cristo.

 

 

PREGHIERA

 

O Dio, Padre nostro, che nel Tuo Figlio Gesù hai voluto farti compagno dei discepoli sulla strada di Emmaus per sciogliere i loro dubbi e incertezze e rivelare la Tua presenza nel pane spezzato, apri i nostri occhi perché sappiamo vedere la Tua presenza, illumina la nostra mente perché riusciamo a comprendere la Tua Parola e accendi nei nostri cuori il fuoco del Tuo Spirito perché troviamo il coraggio di diventare testimoni gioiosi del Risorto, Gesù Cristo, Tuo Figlio e nostro Signore. Amen”


Il Santo del giorno


 

#24settembre

Vergine Maria della Mercede

(di Matteo Liut)    

Cosa vuol dire essere liberi? A questa domanda, che di fatto sta alla base della convivenza civile, il Vangelo risponde mostrando un progetto, facendoci conoscere una persona e la sua storia, Gesù e la sua vicenda. Essere liberi per i cristiani, significa poter rispondere a quella chiamata che ognuno porta dentro di sé. Ecco perché celebrare la Beata Vergine Maria della Mercede, protettrice dei Mercedari, fondati da san Pietro Nolasco (1180-1245), oggi ha un valore profetico: ci ricorda che il Vangelo dona la libertà autentica. La notte tra il 1° e il 2 agosto 1218 la Vergine apparve a Nolasco, che decise di fondare una congregazione impegnata nella liberazione degli schiavi, che a quel tempo erano soprattutto i cristiani finiti in mano dei saraceni. Ne parlò, quindi, con il re d’Aragona e con il vescovo di Barcellona: il 10 agosto 1218 Nolasco costituì il nuovo «Ordine Religioso Redentore». Il vescovo consegnò ai membri dell’Ordine la veste di lana bianca in omaggio alla purezza immacolata della Vergine Maria. La congregazione diventò il cuore di un movimento a favore della libertà dei cristiani tratti in schiavitù. Il rischio che correvano non era solo quello di rimanere tutta la vita in catene, ma anche di dover rinunciare alla propria fede sotto le pressioni degli stessi saraceni. L’opera di Nolasco e dei Mercedari - ordine che fu approvato da papa Gregorio IX nel 1235 - appare ancora oggi attuale: sono ancora tante, infatti, le forme di schiavitù che minano la dignità umana.


Altri santi. Sant’Anatalone di Milano, vescovo (III sec.); beata Colomba Gabriel, religiosa (1858-1926).

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domenica 22 settembre 2024

Il Santo di oggi

 


Questa sera sui nostri canali trasmettiamo il film completo 

PADRE PIO 


Santo del giorno

San Pio da Pietrelcina

23 settembre 

Liturgia del giorno:


Prv 3, 27-35; Sal 14; Lc 8, 16-18.    


Attorno all’itinerario umano e spirituale di Padre Pio da Pietrelcina si è realizzata una delle più popolari e sconvolgenti esperienze di devozione popolare: per un cinquantennio, dal 1918 al 1968, senza mai spostarsi dal convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, questo frate stigmatizzato ha attratto generazioni di italiani e di stranieri soprattutto attorno al suo confessionale, dove il dono che più colpiva era quello dell’introspezione, cioè della capacità di leggere nelle coscienze e di rivelarne anche gli aspetti più segreti. Nato il 25 maggio 1887 a Pietrelcina (Benevento) in una famiglia di contadini, nel 1906 entrò fra i Cappuccini e venne ordinato sacerdote nel 1910. Il 20 settembre 1918 gli comparvero le stimmate (cinque ferite, alle mani, ai piedi e al costato) che avrebbero procurato al religioso fama, seguito, dolore e polemiche. Un giudizio critico su di esse (senza averle viste) di padre Agostino Gemelli, e le accuse false di alcuni detrattori guidati dall’arcivescovo di Manfredonia, Gagliardi, spinsero il Sant’Uffizio ad imporre al frate una serie di misure restrittive: dovette cambiare direttore spirituale, gli fu impedito di scrivere lettere e di mostrare le stimmate o di parlarne e gli imposto di celebrare messa da solo. Lui accettò sempre in piena obbedienza tutte le misure, mentre cresceva la fama della sua santità, supportata da episodi miracolosi come previsioni del futuro, guarigioni improvvise e inspiegabili, clamorose bilocazioni. Ritenendo sua missione condividere la sofferenza del Crocifisso e alleviare il dolore della gente riavvicinandola a Dio, padre Pio realizzò a San Giovanni Rotondo un ospedale di eccellenza (la Casa Sollievo della Sofferenza), mentre in tutti i continenti sorsero gruppi di preghiera ispirati da lui. Quando morì, il 23 settembre 1968, le stimmate erano scomparse, lasciando le parti interessate completamente sane. Giovanni Paolo II lo ha canonizzato il 16 giugno 2002.

sabato 21 settembre 2024

Il Santo del giorno

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22 SETTEMBRE


 


SANT'IGNAZIO DA SANTHIA'


 


Santhià, Vercelli, 5 giugno 1686 - Torino, 22 settembre 1770


 


Lorenzo Maurizio Belvisotti, nato a Santhià (Vercelli) nel 1686, viene ordinato prete nel 1710. Entra in contatto con i Gesuiti, ma nel 1716 entra nei Cappuccini di Chieri con l'intenzione di partire missionario. Dopo un servizio di 13 anni come maestro dei novizi a Mondovì e un periodo al convento di Torino, Ignazio, questo il suo nome da religioso, viene mandato dai superiori a confortare i militari dell'esercito sabaudo feriti dai franco-spagnoli negli ospedali di Asti, Alessandria e Vinovo. Finita la guerra, il convento del Monte dei Cappuccini di Torino lo accoglie nuovamente per l'ultimo lungo periodo della sua vita (1747-1770). Qui spenderà 23 anni confortando spiritualmente sia poveri che personaggi in vista del Regno. Muore il 22 settembre 1770, festa di san Maurizio, patrono dei Cappuccini piemontesi. È stato canonizzato il 19 maggio 2002 da Giovanni Paolo II. (Avvenire)


 



 


PREGHIERA PER OTTENERE GRAZIE


(composta quando era venerabile - la parte finale in corsivo può essere omessa essendo oggi santo)


 


 Pietosissimo Salvatore nostro Gesù Cristo, che durante la vostra vita mortale vi mostraste tutto compassione verso i miseri e languenti di ogni infermità, e ora glorioso in Cielo nutrite pur sempre viscere di pietà per le tante miserie che quaggiù ci affliggono nell'animo e nel corpo, deh! volgete benigno lo sguardo sopra di noi, che umilmente prostrati ai vostri piedi vi domandiamo la grazia...


 


Non guardate, o Signore, la nostra indegnità: ma per i vostri meriti infiniti e per l'intercessione del vostro fedelissimo servo P. Ignazio, concedeteci la grazia della quale con tutta fiducia vi supplichiamo.


 


(O Gesù dolcissimo, degnatevi di glorificare l'umile vostro Servo: fate sentire sempre più a coloro che la invocano la sua speciale protezione e accordateci i miracoli che la vostra Chiesa richiede per la di lui beatificazione )

venerdì 20 settembre 2024

Il Santo del giorno


 


21 SETTEMBRE

 

SAN MATTEO APOSTOLO

 

San Matteo apostolo ed evangelista, nato Levi (Cafarnao, 4/2 a. C. – Etiopia, 24 gennaio 70), di professione esattore delle tasse, fu chiamato da Gesù ad essere uno dei dodici apostoli. Viene tradizionalmente indicato quale autore del Vangelo secondo Matteo, in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano.

 

 

PREGHIERE A SAN MATTEO APOSTOLO E EVANGELISTA

 

Per quell'ammirabile prontezza, con cui voi, o glorioso san Matteo, abbandonaste l'impiego, la casa e la famiglia, per conformarvi agli inviti di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di approfittare sempre con giubilo di tutte le divine ispirazioni. Per quell'ammirabile umiltà, con cui voi, o glorioso san Matteo, scrivendo prima d'ogni altro il Vangelo di Gesù Cristo, non vi qualificaste altrimenti che con il nome di pubblicano, impetrate a noi tutti la grazia divina e tutto quello che serve a conservarcela.

Il Santo del giorno


 

Liturgia del giorno 

SANTI ANDREA KIM TAEGON, SACERDOTE E PAOLO CHONG HASANG E COMPAGNI, MARTIRI


Memoria

Liturgia del Giorno


Colore Liturgico Rosso


Prima lettura


1Cor 15,12-20

  Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi


Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.

Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.

Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.

Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.


   Parola di Dio


Salmo responsoriale


Sal 16


Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,

sii attento al mio grido.

Porgi l’orecchio alla mia preghiera:

sulle mie labbra non c’è inganno.


Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;

tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,

mostrami i prodigi della tua misericordia,

tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.


Custodiscimi come pupilla degli occhi,

all’ombra delle tue ali nascondimi.

Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,

al risveglio mi sazierò della tua immagine.


Canto al Vangelo


(Mt 11,25)

   Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,

Signore del cielo e della terra,

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.


Vangelo


Lc 8,1-3

  C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.


                           Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.

C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.


   Parola del Signore


mercoledì 18 settembre 2024

IL Santo del giorno


 

GIOVEDÌ 

1️⃣9️⃣🅢🅔🅣🅣🅔🅜🅑🅡🅔 

SAN GENNARO.

𝑩𝒖𝒐𝒏 𝒐𝒏𝒐𝒎𝒂𝒔𝒕𝒊𝒄𝒐. 🌺             Gennaro nato a (Benevento, 272 –

 morto a  Pozzuoli, 19 settembre 302) 

È stato un vescovo romano  martire cristiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che ne celebra il culto il 1️⃣9️⃣ settembre, e da quella ortodossa.      Patrono principale di Napoli, nel cui duomo si ritiene che alcune ossa del suo scheletro giacciano insieme a due ampolle che contengono quello che la tradizione popolare ritiene sia il suo sangue, la sua figura è storicamente oggetto di culto e folklore. V'è chi ritiene che il fenomeno dello scioglimento del sangue, rappresentato ritualmente il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, sia da attribuire a miracolo e foriero di buona sorte.

Ancora, la credenza popolare considera la figura di Gennaro fondamentale nell'arresto dell'eruzione del Vesuvio del 1631, avvenuto in coincidenza di una processione in cui le sue reliquie furono portate in processione ed esposte di fronte al vulcano attivo.  ATTRIBUTI

abito vescovile, bastone pastorale, palma, ampolle contenenti il suo sangue, leoni del circo

PATRONO di

Napoli, Afragola, Caroniti, Cercola, Folignano, Gorga Cilento, Notaresco, San Gennaro Vesuviano, Somma Vesuviana, Torre del Greco, Trecase, Vettica Maggiore, Little Italy, Cervinara, orafi,  e donatori di sangue.


IL Santo del giorno


 

#18settembre

Giuseppe da Copertino

(di Matteo Liut)

Ciò che possediamo, i nostri carismi, le nostre abilità sono dei doni, che vanno messi a servizio di un bene più grande, quello della comunità. E così fece san Giuseppe da Copertino, illetterato, mistico e religioso, che divenne una guida per le donne e gli uomini del suo tempo. Giuseppe Maria Desa era nato il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce) e aveva dovuto abbandonare la scuola a causa della povertà e della salute cagionevole. Alcuni ordini religiosi, presso i quali si era presentato, lo rifiutarono per la sua “poca letteratura”, ma alla fine venne accettato dai Cappuccini, dove rimase per un anno. Dopo essere stato dimesso per “inettitudine”, infatti, divenne terziario e inserviente nel conventino della Grotella. Con impegno e costanza riuscì a farsi ordinare sacerdote. Le sue esperienze mistiche, assieme alla sua vita di preghiere e penitenze, oltre ad alcuni segni prodigiosi, come la levitazione. A tutto ciò si aggiunse il dono della scienza infusa, tanto che a lui si rivolgevano anche i teologi: tutto ciò accrebbe la sua fama di santità. Per questo, anche su decisione del Sant'Uffizio, fu trasferito di convento in convento fino ad arrivare a quello di San Francesco a Osimo: qui morì il 18 settembre 1663. È santo dal 1767.


Altri santi. Sant'Eustorgio I di Milano, vescovo (IV sec.); beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire (1905-1942).

#santodelgiorno #ilsantodelgiorno #unsantoalgiorno

lunedì 16 settembre 2024

Il Santo e Solennità

 



17 SETTEMBRE

 

IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

 

Il serafico Padre san Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una tenerissima devozione a Cristo crocifisso; devozione che diffuse sempre con le parole e la vita. Nel 1224, mentre sul monte della Verna era immerso nella meditazione, il Signore Gesù, con un prodigio singolare, gli impresse nel corpo le stimmate della sua passione. Benedetto XI concesse all’Ordine francescano di celebrare annualmente il ricordo di questo privilegio, che rese il Poverello «mirabile segno» di Cristo.

 

 

PREGHIERA

 

O Dio che, per infiammare il nostro spirito con il fuoco del tuo amore, hai impresso nel corpo del serafico Padre san Francesco i segni della passione del tuo Figlio, concedi a noi, per sua intercessione, di conformarci alla morte del Cristo per essere partecipi della sua risurrezione.

 

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

 

INNO CRUCIS CHRISTI

 

si canta per la festa dell'Impressione delle Stimmate di San Francesco 

 

Crucis Christi mons Alvérnae *
Recénset mystéria,
Ubi salútis aetérnae
Dantur privilégia:
Dum Francíscus dat lucérnae
Crucis sua stúdia.

 

Hoc in monte vir devótus,
Specu solitária,
Pauper, a mundo semótus,
Condénsat ieiúnia:
Vigil, nudus, ardens totus,
Crebra dat suspíria.

 

Solus ergo clasus orans,
Mente sursum ágitur;
Super gestis Crucis plorans
Maeróre confícitur:
Crucísque fructum implórans
Animo resólvitur.

 

Ad quem venit Rex e caelo
Amíctu Seráphico,
Sex alárum tectus velo
Aspéctu pacífico:
Affixúsque Crucis telo,
Porténto mirífico.

 

Cernit servus Redemptórem,
Passum impassíbilem:
Lumen Patris et splendórem,
Tam pium, tam húmilem:
Verbórum audit tenórem
Viro non effábilem.

 

Vertex montis inflammátur,
Vicínis cernéntibus:
Cor Francísci transformátur
Amóris ardóribus:
Corpus vero mox ornátur
Mirándis Stigmátibus.

 

Collaudétur Crucifíxus,
Tollens mundi scélera,
Quem laudat concrucifíxus,
Crucis ferens vúlnera:
Francíscus prorsus inníxus
Super mundi foédera. Amen

 

DIRETTA MATER DEI WEB TV

🌥️☀️🌈 Meteo Friuli carnico Ecosostenibile 🇮🇹 previsioni. Par Furlân 🦅

 Un ni nin mjōr.  Da venerdì pomeriggio in quota affluiranno correnti più secche mentre nei bassi strati e al suolo persisteranno venti nord...