mercoledì 16 luglio 2025

Io Meteo di legno Friuli 17/07


 Meteo di legno 17 luglio  ecosostenibile 🟡🤣

🌡️Ancora  temperature gradevoli   🟡

 🎯 ,luna calante 🌖

🔔ATTTENZIONE 

oggi NO rischio pioggia t🎯 fresco in friuli notte e primo mattino causa vortice retrogrado . 

🆕 anticiclone africano in consolidamento ma non troppo 

🟡Bel tempo fino a domenica 


🎯🔴 oggi zero termico a 3.200 MT. 😱

H 6:30  temp. + 17,00

Barometro in Abete/betulla : oggi pressione 1.060 Hpa 🔴 umidità 51% - , temperatura da +15,8.delle h 5,30 a + 32 alle 14,30 caldo secco/,umido

🔔In aumento moderato

Mejo no sudár 🤣 

Il cane 🐶 ....oggi è inattivo 🔴, comunque  dorme , gode e cacca al fresco 💩   🚂🚋 particolarmente  soddisfatto 🎯🤣🐷🐷🐷😱🌞⚡

Mejo  alcool medio/moderato  🎯 con questo fresco  birra RADLER da 66 cc  🍻 🌞

martedì 15 luglio 2025

Santi del giorno Mondo d'amore Medjugorje 🇮🇹 It TV



 BEATA VERGINE DEL CARMELO                  

La ricorrenza della Madonna del Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, è legata alla storia ed ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, detti semplicemente Carmelitani. Si racconta che il profeta Elia avesse raccolto una comunità di uomini proprio sul Monte Carmelo (in ebraico «giardino di Dio»), in Terrasanta, per operare in difesa della purezza della fede in Dio e che, in seguito vi si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. Più tardi, questi religiosi edificarono, nel luogo, una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine, gesto significativo in quanto la scelta del titolo della chiesa comportava l’orientamento spirituale, cioè essere al servizio del santo cui la chiesa era dedicata. I religiosi presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. L’Ordine non ha avuto un fondatore vero e proprio, ma considera il profeta Elia come suo patriarca e modello. Il 16 luglio del 1251, la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine, san Simone Stock, al quale consegnò lo “scapolare” col “privilegio sabatino” e spiegandogli tutti i privilegi legati al culto. La Beata Vergine del Monte Carmelo è stata sempre rappresentata con Gesù Bambino in braccio o in grembo che porge lo “scapolare”, segno che tutto porta a Gesù e con la stella sul manto per affermare la sua verginità.

lunedì 14 luglio 2025

Mondo d'amore Il Santo del giorno


 SAN BONAVENTURA vescovo dottore della Chiesa                       

San Bonaventura si chiamava Giovanni di Fidanza e nacque a Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel 1217. Egli stesso narra che da bambino si ammalò gravemente, ma fu risanato da san Francesco in persona il quale, facendo su di lui un segno di Croce, pronunciò queste parole: “Bona ventura”. Fu guarito e da allora fu chiamato Bonaventura. Entrò nell’Ordine francescano. San Bonaventura affermò chiaramente che Dio è l’essere assoluto, eterno, provvidente e illuminante, perché la vita, la sapienza, la bontà di Dio sono la luce stessa di Dio impressa nelle cose al momento della creazione. Egli, cioè riconosce uno stretto legame tra Creatore e realtà creata. Infatti, san Bonaventura è convinto che solo così si possa spiegare il continuo intervento provvidente di Dio nel creato. L’uomo arriva a Dio partendo dalle sue cose della sua vita quotidiana. Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico, tra queste importante fu la “Legenda maior”, biografia ufficiale di san Francesco. In lui pienezza di fede, di pietà, di lavoro, di azione, fu tutto permeato dell’amore di Dio. Cose che lo aiutarono a conservare la vita spirituale insieme ad altre virtù: la purezza, l’umiltà, la speranza, la carità. Una grande potenza d’amore semplice e affettuosa, un senso d’equilibrio morale lo distinsero in mezzo ai suoi frati. Tutto questo, oltre alla profonda capacità di rinuncia di se stesso fa di lui un santo.

domenica 13 luglio 2025

15 luglio serale Tele Mater Dei Cristian web Friuli


Diretta da Terra Santa clicca qui 🔴 


20:30 dalla Basilica dell’Annunciazione in Nazareth: ADORAZIONE EUCARISTICA


🎯CLICCARE QUI PER LA DIRETTA 👇🇮🇹


Tele Mater Dei Cristian web TV friuli 








14 luglio 🌈 il Santo del giorno


 🩵 14 luglio 🇮🇹 

SAN CAMILLO DE LELLIS religioso               

Camillo (1550-1614) nacque in Abruzzo da nobile famiglia. Al seguito del padre, che era un ufficiale al servizio della Spagna, intraprese la vita militare e si diede poi al gioco. Fu così che perse tutti i suoi averi e fu costretto a chiedere l’elemosina. Una crisi spirituale profonda cambiò la sua vita. Costretto a un ricovero in ospedale a Roma, osservò lo stato di abbandono dei malati, a causa del personale indifferente e insufficiente. Egli stesso si mise a servire i sofferenti ed ebbe l’ispirazione di convocare un gruppo di amici che, consacratisi a Cristo Crocifisso, si dedicassero totalmente alle prestazioni verso gli ammalati. Essi formeranno la Compagnia dei Ministri degli Infermi con il permesso di portare l’abito nero di cui elemento distintivo e privilegio è una croce di panno rosso sul petto. Nel frattempo, Camillo studiò e venne ordinato sacerdote, continuando a occuparsi dell’assistenza ai malati e ai poveri.🩵

Santo del giorno ❤️


 La Madonna di Monte Santo 

Svjeta Gora in Slovenia confine con Gorizia 


venerdì 11 luglio 2025

Santi patroni SS Ermagora e Fortunato


 Oggi, 12 luglio, l’Arcidiocesi di Udine celebra con solennità la memoria dei suoi Santi Patroni, il vescovo Ermacora e il diacono Fortunato. Alle ore 10.30, in Cattedrale, l’Arcivescovo mons. Riccardo Lamba presiederà l’Eucaristia e, al termine della liturgia, alle 11.30, si terrà la benedizione della città. Attorno alle reliquie dei Santi Patroni, le parrocchie della città saranno rappresentate dalle croci astili addobbate.


Recentemente, visitando la cattedrale di Lubiana in Slovenia, ho potuto ammirare le loro statue ( foto in basso ) collocate all’esterno dell’edificio, custodite in due eleganti nicchie. Queste sculture, risalenti al 1872, testimoniano la devozione che anche oltre confine si mantiene viva verso questi due santi martiri, venerati come copatroni dell’Arcidiocesi di Lubiana.


La presenza di Ermacora e Fortunato a Lubiana racconta una storia antica di fede condivisa, che lega indissolubilmente l’eredità spirituale dell’antica Aquileia ai territori friulani e sloveni, ricordandoci le radici cristiane comuni che attraversano i confini di oggi.


Bruno Temil

Santo di oggi 11 luglio


 Le reliquie di san Benedetto da Norcia, insieme a quelle di sua sorella gemella santa Scolastica, riposano nel luogo spirituale che egli stesso fondò: l’abbazia di Montecassino. 


Dopo il bombardamento del 1944, queste spoglie vennero meticolosamente riesumate nel 1950, confermate come autentiche da esperti archeologi e medici, e ricollocate con solenne cerimonia sotto l'altare maggiore nella nuova cattedrale ricostruita del monastero.


Le reliquie attuali sono custodite all’interno di un’urna di bronzo, che contiene al suo interno contenitori in argento dove si trovano i resti che testimoniano l’unione tra i due santi, così come espresso da un’epigrafe in marmo nero visibile dietro l’altare.

mercoledì 9 luglio 2025

Santo del giorno


 

Vangelo del giorno 10 luglio


 Vangelo


Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.


Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 10,7-15


In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».


Parola del Signore.

domenica 6 luglio 2025

Il Santo del giorno


 🕯 ✨IL SANTO DEL GIORNO 🕯 ✨

BEATO BENEDETTO XI

7 Luglio


Niccolò di Bocassio nacque probabilmente nel 1240 a Treviso da una famiglia assai modesta, ma lo zio, prete presso la chiesa di S. Andrea della città natale, può aver influenzato le sue scelte successive. Pare sia entrato nel 1257 nell'Ordine domenicano, dove acquisì la normale cultura dei membri dell'Ordine, completando poi gli studi teologici e divenendo lector, cioè insegnante di teologia, nelle scuole conventuali di Venezia e Genova, senza per questo interrompere i suoi legami con la sua città (come è provato dalla sua menzione in testamenti trevigiani di quegli anni). Della sua attività di insegnante è sopravvissuto solo un Commento al Vangelo di Matteo, pubblicato nel 1603.


Nel 1286 veniva eletto provinciale di Lombardia, la più potente e prestigiosa delle province domenicane e, dieci anni più tardi, nel 1296, ministro generale dei Predicatori. Erano gli anni difficili seguiti all'abdicazione di Celestino V e all'elezione di Bonifacio VIII. Quando, nel 1297, scoppiò il conflitto aperto tra papa Caetani e i cardinali Colonna, che contestavano la sua elezione, il generale domenicano si schierò nettamente a favore di Bonifacio, assicurandogli la fedeltà del suo Ordine. Venne scelto dal papa, insieme al generale dei francescani, per negoziare la pace tra i re di Francia e di Inghilterra, in guerra ormai da anni. La missione ebbe buon esito e nel 1298 fu conclusa una tregua.


La sua personale fedeltà e l'abilità diplomatica gli valsero la nomina a cardinaldiacono di S. Sabina (1298) e, nel 1300, la promozione a cardinalvescovo di Ostia e Velletri, con la conseguente funzione di decano del Sacro Collegio. Nel 1301 Bonifacio lo scelse quale legato in Ungheria, dove il Caetani favoriva l'elezione a re di Cariberto d'Angiò; ma questa volta non ebbe successo e gli ungheresi ratificarono la scelta, già compiuta al momento del suo arrivo, in favore di Venceslao di Boemia.


Rientrato in Italia, Niccolò era ad Anagni nel settembre del 1303, al momento dell'attentato contro Bonifacio, ma non pare essersi esposto in alcun modo. Morto poco dopo Bonifacio, il generale domenicano venne eletto papa il 22 ottobre 1303 con il nome di Benedetto XI, in omaggio a Benedetto Caetani/Bonifacio VIII.


La sua elezione, più che premiare meriti speciali, si poneva come scelta di compromesso, essendo egli cardinale bonifaciano ma molto legato agli Angioini di Napoli, cugini del re di Francia.


Privo di appoggi in Curia, Benedetto XI cercò un qualche sostegno nelle grandi famiglie aristocratiche della sua terra di origine, il Veneto, nominando alcuni grandi esponenti della nobiltà alle più alte cariche dello Stato pontificio: il suo «nepotismo», cioè il favorire politicamente e finanziariamente un determinato gruppo di persone, inizialmente i nipoti del papa regnante, rappresenta una variante regionale, ed originale, di un fenomeno inizialmente legato alla più stretta parentela.


La sua debolezza si rivelò nella sua politica nei confronti della Francia; fedele a Bonifacio, non accettò di reintegrare i cardinali Colonna nelle loro cariche, ma li assolse dalla scomunica, così come assolse, per venire incontro ai desideri di Filippo il Bello, tutti i colpevoli francesi dell'attentato di Anagni, ad esclusione di Nogaret. Sul piano diplomatico continuò ad appoggiare gli Angioini in Ungheria; con un clamoroso insuccesso si concluse il tentativo del suo legato, il domenicano cardinale Niccolò Albertini da Prato, di far richiamare a Firenze Bianchi e Ghibellini banditi dai Neri.


In un solo caso si distinse dalla politica del suo predecessore, quando, nel luglio 1304, abolì le restrizioni all'attività pastorale degli ordini mendicanti, voluta da Bonifacio. Morì a Perugia, dove si era rifugiato perché Roma era agitata da tumulti fomentati dai Colonna, il 7 luglio 1304 e fu sepolto nella chiesa di S. Domenico. L'austerità personale di Benedetto e il suo desiderio di pace, nonché, forse, l'iniziativa del suo Ordine, fecero diffondere la fama di miracoli avvenuti sulla sua tomba, cosa che portò alla sua tardiva beatificazione nel 1736.


Benedetto XI è generalmente raffigurato nell'abito bianco e nero dei domenicani, spesso recante gli attributi pontificali (il triregno e le chiavi).



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